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ALL THAT JAZZ! LO SPETTACOLO … A MONCALIERI

È un calendario ricco di eventi quello della XXVII edizione del Moncalieri Jazz Festival, in scena, fino al 17 novembre 2024. Un palcoscenico vibrante con brani che spaziano dai repertori standard alle espressioni più innovative.
Il programma di quest’anno, come da tradizione, si articola in tre sezioni principali: “La Notte Nera – Jazz a Corte”, “Aspettando il Festival”, e il festival stesso, offrendo al pubblico un’esperienza unica che fonde musica, arte, e riflessioni sociali.

Il Jazz a Moncalieri: occasioni di grande musica

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Moncalieri di notte

Moncalieri, alle porte di Torino, è un borgo risalente al 1228 e vanta l’antico appellativo di “Città del Proclama” dal nome del celebre documento che fu episodio del Risorgimento italiano (1849), tappa fondamentale per la pace con l’Austria.
Attraversato dal fiume Po, si estende in parte in pianura e in parte in collina ed è dominato dal Castello Reale, Patrimonio dell’Umanità.
Il borgo antico si sviluppa ai suoi piedi e conserva importanti edifici religiosi come la chiesa parrocchiale gotica di Santa Maria della Scala e imponenti palazzi nobiliari tra cui il Palazzo del Comune e il palazzo Duck che incorniciano piazza Vittorio Emanuele II, donandole un suggestivo aspetto medievale.

Il Castello di Moncalieri, edificato nel corso del Medioevo per scopi difensivi, ha subito nel tempo trasformazioni che lo hanno reso una dimora regale di straordinaria bellezza, simbolo dell’eleganza e del potere dei Savoia. Questa magnifica struttura apre una finestra sulla storia attraverso le sue mura, testimoniando gli eventi e le vite delle figure storiche che l’hanno abitata.

Amato e valorizzato da figure di spicco della famiglia sabauda, teatro di eventi che si intrecciano alla storia del Paese, oggi il Castello continua a rappresentare un punto di riferimento storico e culturale, testimone di un legame tangibile con il passato e centro pulsante del presente della città, aprendo le sue porte per iniziative speciali e visite guidate. Cornice perfetta per visitare Moncalieri durante il Jazz festival, dove verranno anche eseguiti parecchi eventi, proprio per l’occasione.

Il Festival entrerà nel vivo dal 14 al 17 novembre con i concerti principali alle Fonderie Teatrali Limone e all’Auditorium Rai “A. Toscanini” di Torino.
Giovedì 14 novembre, la serata “Cine & Jazz” renderà omaggio ai centenari di Marcello Mastroianni, Marlon Brando e Henry Mancini, con l’Orchestra Magister Harmoniae diretta da Andrea Ravizza e la speciale partecipazione di Carola Cora.

Venerdì 15, l’evento “Il Cielo è Pieno di Stelle” celebrerà la musica di Pino Daniele, con Fabrizio Bosso alla tromba e Julian Oliver Mazzariello al pianoforte.

Sabato 16, in onore del settecentenario di Marco Polo, il pubblico potrà assistere al doppio concerto “Shades of China” del quintetto di Furio Di Castri e all’esclusivo progetto vocale “Orizzonte” di Albert Hera. I

Il festival culminerà domenica 17 novembre all’Auditorium Rai con una celebrazione dei 100 anni della radio, che vedrà in scena l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Steven Mercurio, con la partecipazione straordinaria di Tosca e Fabrizio Bosso.
Un evento con la partnership di Rai Radio Techeté. In pratica non solo jazz come genere musicale, ma integrazioni con riflessioni storiche, tematiche sociali e altre arti: un evento multiforme e accessibile a tutti.

Moncalieri, un borgo che ha anche una sua leggenda, ancora oggi viva e presente. Fra Fiusch: la storia del “frate fosco”. Al secolo Filippo Parpaglia dei conti di Revigliasco, è una delle figure più affascinanti e misteriose della storia di Moncalieri e di Revigliasco. Nella sua vita si è distinto come guerriero di valore e talento, meriti che gli sono valsi il titolo di Cavaliere dell’Ordine di Malta.

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Frati e alchimia: un binomio indissolubile

Sono altri, però, i motivi per cui è entrato nella leggenda. Il conte Parpaglia si appassionò infatti all’alchimia e, in particolare, alla ricerca della pietra filosofale, il leggendario artefatto capace di curare le malattie, di trasformare qualsiasi metallo in oro e di numerosi altri prodigi.

Si tramanda, infatti, che il conte, dopo aver sviluppato un acceso interesse per l’alchimia, si aggirasse di notte per i boschi e le colline di Moncalieri a caccia di fiori, erbe rare e altri ingredienti per i suoi studi ed esperimenti per ottenere la pietra filosofale. I pochi viandanti che lo incontravano, avvolto in un grande mantello scuro, iniziarono a chiamarlo “Fra Fiusch”, un soprannome che in dialetto piemontese equivale a “frate fosco”, o “torbido”.

Oggi, il mago di origine nobiliare continua a vivere nelle feste e nelle tradizioni popolari, e non solo.
Un noto ristorante di Revigliasco, segnalato sulla Guida Michelin, ha scelto di chiamarsi proprio come il frate fosco. Parliamo della Taverna di Fra’ Fiusch, un luogo perfetto per assaporare la cucina piemontese in chiave moderna nell’incantevole contesto del borgo. Lo chef Ugo Fontanone riesce a coniugare le ricette classiche con intuizioni contemporanee. È proprio lui che ogni autunno, nel corso di Gusto Festival, prepara la cena del Gran Fritto Misto alla Piemontese, una specialità unica nel suo genere che unisce carne, frutta, amaretti, verdura e altri ingredienti, tutti panati e fritti singolarmente.

Leggende, castello, buon cibo e jazz…. Cosa volere di più?

elena volpato

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