Anima Festival di Cervere: il calendario.
Ci sono luoghi della memoria, luoghi dello spirito, luoghi della poesia, luoghi della musica, luoghi dell’Anima: che è il posto dove tutti questi luoghi si incontrano per dare vita a un momento magico: il festival omonimo che da otto anni (e anche durante il Covid) è riuscito a crescere e conquistare pubblico ad ogni edizione.
Se nel cuneese fino a pochi anni fa si parlava una sola lingua musicale, si pensava a un solo posto dove mescolare musica e letteratura, oggi si può dire che Ivan e Natascia Chiarlo sono riusciti nel loro sogno e oggi Anima Festival è una delle realtà più belle a livello culturale e popolare al tempo stesso in Italia.
Un po’ come era stato Woodstock, anche Anima Festival nasce su un prato enorme di proprietà della famiglia Chiarlo e l’Anfiteatro dell’Anima, dove Germana Eucalpito ha potuto esprimere il suo genio in una scultura altra oltre sette metri che campeggia tra le rocce a chiudere idealmente uno dei palcoscenici più scenografici e iconici della scena non solo musicale italiana è un luogo magico.
Non scomodiamo Pompei e i Pink Floyd, ma suonare all’Anima Festival è una di quelle tappe che segnano gli artisti per il calore e la compostezza al tempo stesso del pubblico che assiste dalla platea aggettante verso il palco e per lo scenario naturale del “Re di Pietra”, il Monviso, che austero guarda i concerti e pare curvarsi per applaudire gli artisti.
Sarà anche per questo che ogni anno il Festival si arricchisce di grandi nomi difficili da perdere.
Il Festival comincia domani, con i Modà che seguiremo sulle pagine di 2morrow.it e sarà solo la prima di una serie di date memorabili che vedranno il 6 luglio Fiorella Mannoia insieme a Danilo Rea. I due hanno dato vita a un tour che unisce l’improvvisazione jazz di Danilo con la voce e i successi della Mannoia, in un candlelight concert intimo.

Ne avevamo già parlato a Sanremo come anticipazione, ed infatti l’11 luglio Renga e Nek festeggeranno in duo le loro carriere alternandosi sul palco e cantando insieme i loro successi.
Il 13 luglio, invece, ecco il Mannarino.
A seguire, la dolcezza e l’amore di Gigi D’Alessio, le sue ballate su cui molti hanno dato il primo bacio, animeranno la serata del 20 luglio.
E chiusura col botto con Giorgia, il 26 luglio. Ritmi blues, jazz, musica d’artista, atmosfere di rarefatta contemporaneità, voce r’n’b, canzoni ogni volta capaci di emozionare.
Poi, così come è iniziato, il Festival si chiuderà. Il Re di Pietra tornerà ad occuparsi di far scivolare a valle acqua pura e ricorderà le serate in cui la musica giungeva alle sue vette. La grande scultura si assopirà in attesa di svegliarsi nel 2024 e tornare a ballare e cantare.
Photogallery a cura di Renata Roattino @jhonninaphoto.













