Bad Moos

BAD MOOS: DA 51 ANNI UNA VACANZA SMART FRA SCI, SPA E TANTO ALTRO

Bad Moos è un centro termale sin dal lontano 1765, a ridosso del confine austriaco, in Alto Adige, al centro della Val Fiscalina, lunga poco più di 4 chilometri e, tuttavia, di una bellezza insuperabile. E’ un angolo di paradiso in Alta Pusteria, che parte da Moso, attraversa il Parco Naturale delle Tre Cime di Lavaredo e si spinge fino al rifugio di Fondovalle. L’estate si presenta con tappeti di fiori e tipiche malghe sui pendii boscosi e imponenti pareti rocciose ed è l’ideale punto di partenza per innumerevoli escursioni che offrono un fantastico panorama sulla Meridiana di Sesto.

Bad Moos
Direttamente sulle piste

Ma è d’inverno che s’ammanta di neve e si trasforma in un paradiso per sciatori e per chi desidera la soffice calma della montagna silente. Bad Moos, è un centro termale noto per le sue acque sulfuree, di cui si ha notizia già dal 1650, preziose e altamente mineralizzate: zolfo, fluoro, magnesio, calcio con tracce di ferro, arricchiscono l’elemento base della vita con proprietà salutari.

Erwin Lanzinger fu l’ideatore di un concetto per l’epoca (1971) avveniristico, utilizzando questo bene prezioso, incanalato nell’800 nelle terme, poi divenute l’attuale “Bad Moos Dolomiten spa resort” condito con tanto coraggio e fantasia.

Per chi ha avuto la fortuna di conoscere Erwin scomparso nel 2015, il ricordo è indelebile. Un uomo aperto, cordiale, ospite squisito, dotato di grande conoscenza pari solo alla passione che ha messo nel promuovere il turismo della salute, ha mantenuto il cuore pulsante di Termesana, l’acqua di Sesto, che può essere utilizzata per balneocosmesi e per via inalatoria con inenarrabili benefici a più livelli, dall’apparato digerente a quello respiratorio, dalla locomozione al benessere della pelle.
Insomma, qui, una vacanza non può che far bene.

Bad Moos
Camera del Bad Moos photo@Hannes Niederkofler

La parte sportiva è altrettanto interessante, essendo Moso in prossimità degli impianti del Monte Elmo e Croda Rossa, realizzati anche grazie alla perseveranza di Lanzinger, che partendo dal “vecchio” Bagni di Moso, ha saputo inventare e realizzare progetti che hanno fatto epoca: la prima discoteca, il primo centro benessere, la prima settimana bianca, eredità raccolta dall’attuale direttore Evi Oberhauser e da Cristina Floriani, direttore marketing, che ti accolgono con lo stesso calore di un gradito ospite a casa.

Dal Bad Moos Dolomiten spa resort si può iniziare la giornata di sci, partendo dagli impianti di risalita della Croda Rossa, che grazie al collegamento con il Monte Elmo offrono nuove piste e cabinovie per un totale di 100 km di aree sciabili. La stazione a valle è proprio a 20 metri dalla skiroom del resort.

Bad Moos
Piscina esterna photo@Hannes Niederkofler

La cabinovia “Tre Cime”, 8 posti, con una capacità di 1.800 persone l’ora, la stazione a arriva fino ai 2.032 metri. Il percorso poi prosegue con la cabinovia “Orto del Toro”, la cui stazione a valle si trova sulla pista “Sesto-M.Elmo”. Salendo con la cabinovia si arriva a 2.092 metri per poi finalmente scendere a valle lungo le ultime piste progettate: la “Tre Cime”, 2.355 metri, pendenza del 28%, e la “Orto del Toro”, 1.354 metri con pendenza simile.

Per chi non si accontenta, lo Ski Pustertal Express, è il collegamento ferroviario che mette in comunicazione l’area sciistica delle Dolomiti di Sesto a quella di Plan de Corones, offrendo agli ospiti più “viziati” oltre 200 km di sano divertimento, assicurato in un contesto naturale straordinario. Dal 2014, dopo 20 anni di lavoro il Carosello sciistico Croda Rossa-Monte Elmo-Plan de Corones è un tutt’uno per collegare “spa e sci” in un binomio vincente che attende solo di essere vissuto al meglio.

Bad Moos
Area sauna photo@Hannes Niederkofler

L’origine del Bad Moos ,e il nome stesso, affondano le radici nella storia dei Bagni di Moso, la cui acqua miracolosa sgorga ai piedi della montagna e ancora oggi scorre nei pressi della chiesetta vicina al Bad Moos. Da subito fu chiara l’importanza di quest’acqua, ricca di zolfo, fluoro, magnesio, calcio e altri rari sali minerali.

Nel secolo XIX, durante l’Impero Asburgico, fu costruito uno stabilimento di legno per i bagni. Allora la struttura era frequentata soprattutto da donne poiché si riteneva che la fonte sulfurea producesse benefici effetti sulla fertilità. All’inizio del XX secolo, all’interno di un imponente nuovo stabilimento, in pietra, si potevano già effettuare bagni e cure utilizzando l’acqua di tre diverse sorgenti: la sorgente sulfurea, ancor oggi in uso e riconosciuta come sorgente minerale, la sorgente Augenquelle (acqua per gli occhi) e la sorgente Magenwasser (acqua per lo stomaco). Purtroppo di quest’ultime due non si ha oggi più traccia.

La storia della sorgente è intrecciata a quella dello Sport & Kurhotel Bad Moos aperto nel 1971 da Lanzinger, imprenditore lungimirante, che ha ricoperto nel corso della sua vita numerose cariche nel mondo dell’ospitalità turistica altoatesina.

Anno dopo anno, il Bad Moos è stato costantemente rinnovato mantenendo vivo il legame con la salute che viene dalla sorgente e l’ambiente montano. Con questa sensibilità, nel tempo sono stati fatti numerosi ampliamenti alla struttura e continui restyling dalle camere, alla spa Termesana e agli altri ambienti comuni, per arrivare all’attuale prestigioso Bad Moos – Dolomites Spa Resort: un gioiello incastonato fra le Dolomiti, condotto con passione e competenza da Evi Oberhauser.

E con l’approssimarsi della primavera resta l’appeal termale, ma cambia quello “naturale”: non più  neve e per chi ama la natura qui si trova il punto di partenza ideale per passeggiate ed escursioni a piedi, in bicicletta e addirittura a cavallo.

Le Tre Cime (Drei Zinnen) sono le vere protagoniste, maestosamente stagliate, imponenti, che regalano uno spettacolo esaltante. Un sogno da realizzare è il Giro delle Tre Cime, un percorso circolare con partenza dal Rifugio Auronzo, situato a 2.320 metri di altitudine, che permette di ammirare questo capolavoro della natura da tutti i punti di vista. Da non perdere l’alba sulle Tre Cime, un’escursione emozionante e suggestiva che dal Rifugio Prato Piazza porta alla cima del Monte Specie a 2.307 m d’altitudine.

Bad Moos
Bagno fieno nella spa Termesana photo@ Hannes Niederkofler

Ma il regno del benessere è innanzitutto la spa Termesana, un luogo di rigenerazione che si fonda sull’acqua solfata, movimento, erbe alpine, equilibrio e alimentazione; elementi che se uniti assicurano il benessere psicofisico della persona. Oltre ai salutari trattamenti allo zolfo, la spa Termesana permette di abbandonarsi a caldi bagni e massaggi rilassanti, impacchi e peeling, fino a veri e propri rituali da condividere con il partner. Tra tutti gli ambienti, l’area sauna con le diverse tipologie di locali e le sale relax per il riposo, offre un’esperienza sensoriale unica, (consigliamo un bell’ aufguss) – gettata di vapore) dove corpo e spirito raggiungono la perfetta armonia. Il tutto su una enorme superficie divisa in due: l’area “free access” e quella riservata ai trattamenti.

La primavera è la stagione ideale per rimettersi in forma, magari non necessariamente perfetta, ma sicuramente sana ed equilibrata. Questo è l’obiettivo della Settimana Detox del Bad Moos, un programma a 360° che combina in modo armonioso aspetto fisico e salute, in una delle spa considerate fra le migliori d’Italia!

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