Bellinzona
Castelgrande

Bellinzona: natura, cultura, gastronomia e castelli

Bellinzona, Canton Ticino, Svizzera: una città da scoprire, muniti di macchina fotografica, tra mura merlate, torri e persino un ponte tibetano, anche in maniera ecosostenibile, con la “Bellinzona Car”, un piccolo veicolo 100%  elettrico ispirato alle “Bubble cars” degli anni 50. L’auto è dotata di un sistema di audioguida che permette di conoscere la storia e gli aspetti culturali della città, dalla sua fortezza, patrimonio dell’Umanità, ai suoi caratteristici dintorni. A disposizione, inoltre quattro differenti tour gratuiti da scegliere e ascoltare guidando, green, tra i panorami della regione.

Bellinzona e le sue valli

Bellinzona vanta una posizione strategica in una valle incassata che costeggia i passi alpini del San Gottardo, del San Bernardo e del Lucomagno. La città costituisce allo stesso tempo un passaggio verso l’Italia venendo da nord e l’accesso alle Alpi da sud. I suoi angoli caratteristici e le sue piazze, le sue vie, il teatro neoclassico e le antiche dimore perfettamente restaurate testimoniano ai visitatori la storia di questa città di cultura lombarda.

Il passato medievale di Bellinzona è testimoniato dai suoi 3 castelli.

Il Castello di Sasso Corbaro situato su una roccia scura come le piume dei corvi (dal dialetto “corbatt”, da cui il nome), è una tipica fortezza sforzesca: nella corte quadrata chiusa tra alte muraglie vi sono il mastio e la torre di vedetta. È l’unico dei 3 castelli ad avere una data precisa di costruzione: il 1479. Fu realizzato in poco più di 6 mesi dall’architetto sforzesco Benedetto Ferrini, per completare la barriera difensiva atta a impedire il passaggio dei Confederati verso Milano. Durante la dominazione svizzera fu chiamato Castello di Unterwalden e nel 1818 Castello di Santa Barbara. Gli interventi di restauro diretti dall’architetto Paola Piffaretti dal 2004 al 2006 hanno permesso di valorizzare al massimo le potenzialità offerte dal maniero, la sua fruibilità e, con uno sguardo attento al paesaggio, di ripristinare la rete di sentieri nella natura circostante.

Bellinzona
Castello di Sasso Corbaro

Il Castello di Montebello è, in ordine cronologico, il secondo castello di Bellinzona, spesso denominato, in epoca tardomedievale, “castello piccolo”, “nuovo” o “di mezzo”.
Successivamente nominato castello di Svitto, nel 1506 e, dopo il 1818, di San Martino si trova sul colle di Montebello, circa 90 metri sopra il livello del borgo cittadino, il maniero è costituito da un nucleo primitivo eretto alla fine del XIII secolo dalla famiglia ghibellina comasca dei Rusca a fini residenziali. Nel 1335, con l’avvento del dominio visconteo su Como, divenne proprietà della signoria milanese, la quale lo potenziò per le sue nuove necessità strategico-militari.

La rocca venne infatti protetta da un’elevata cinta muraria coronata da merli ghibellini e dotata di torri angolari. Sul fronte orientale, invece, si rivelò necessario sterrare un profondo fossato, sopra il quale venne collocato un ponte levatoio in legno. Sorvegliato da almeno un castellano nominato dal Duca, il castello di Montebello va inteso come parte essenziale del composito sistema difensivo di Bellinzona, basti pensare che dal fortilizio a forma di rombo si dipartivano due prolungamenti di mura a nord e a sud che, congiungendosi con Castel Grande, racchiudevano il borgo medievale in un perimetro difensivo.

Bellinzona
Castelo di Montebello

Castelgrande sorge su una rupe di altezza modesta, ma spicca grazie alle sue poderose mura difensive. Più ci si avvicina, e più si noteranno le due alte torri: quella più alta prende il nome di “torre bianca” e risale al XIII secolo, la seconda, più centrale, bassa e larga si chiama “torre nera”  ed è del XIV secolo. Passeggiando lungo le sue mura si può godere di una vista panoramica su tutta Bellinzona, abbracciata dalle Alpi. Al suo interno vi sono due zone museali, una dedicata ai reperti archeologici rinvenuti in questi luoghi e l’altra di carattere storico-artistico.

Questo castello fa parte di una serie di monumenti che raccontano, a distanza di secoli, la storia, l’arte e la cultura medievale della Svizzera. Azzurro cielo, verde montagna, giallo sole, arancione tramonto e blu lago: i colori del territorio regalano momenti unici, scatenando le più grandi emozioni, come una passeggiata sull’unico ponte tibetano in Ticino.

Bellinzona
Castelgrande

A 10 minuti da Bellinzona, ben collegata in bus, c’è la cabinovia che conduce sul Monte Carasso dove i più temerari possono affrontare i 270 metri del ponte tibetano Carasc collega Monte Carasso e Sementina: attraversarlo è facile, balla un pochino ed è un tantino alto (una gola profonda 130 m.)Riviera,
A soli 20 km,c’ è la mecca del canyoning con 5 gole spettacolari ma si può praticare anche il rafting e la canoa lungo il fiume Ticino, accompagnati sempre da guide esperte.

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Monte Carasso Ponte Tibetano . © Ti-Press / Samuel Golay

La curiosità: i Bissoli – i golosi dischetti di cioccolato della città di Bellinzona

Chi ama i dolci, non può assolutamente perdersi i Bissoli di Bellinzona: golosi dischetti di cioccolato con un ripieno di castagne, la cui forma si rifà a un’antica moneta risalente a 300 anni fa. Nella parte superiore della pralina, vi è raffigurata una biscia in cioccolato bianco, simbolo della città, che già nel 1503 era impressa sulle monete. Questo dolcetto è stato ideato alcuni anni fa in occasione del concorso “Un dolce per Bellinzona”. Accompagnati da un buon caffè, i Bissoli sono la pausa ideale per un dolcetto nel centro città di Bellinzona, per esempio nella Pasticceria Peverelli in Piazza Collegiata, dove potrete sempre trovare questa moneta di cioccolato.

Bellinzona a tavole nei grotti o stellati: Locanda Orico (1*)

Per gli amanti del vino e della buona cucina non vi è che l’imbarazzo della scelta. Tradizione e innovazione, grotti e ristoranti gourmet: Bellinzona, con le Valli ,è luogo per buongustai.
I “grotti”. furono inizialmente concepiti come sorta di cantine per conservare prodotti agricoli locali quali il vino o il formaggio, spesso ricavati da grotte naturali il cui elemento essenziale era la presenza al suo interno di una fonte d’aria fresca proveniente dal sottosuolo. Attualmente sono  il più delle volte piccoli ristoranti in edifici tradizionali di pietra con o senza una vera e propria grotta, ma quasi sempre con i caratteristici tavoli di granito, con cucina locale tradizionale.

Le pietanze più comuni nei grotti sono la formagella, i formaggini, il salame e altri tipi di affettato serviti con sottaceti, il pesce in carpione e, quando c’è cucina calda, il minestrone e la polenta. Le bevande tipiche sono il merlot, la grappa e la gassosa.
Per chi rimane in città,  il Food & Wine Tour Bellinzona è un’ottima occasione per una visita al centro storico e di sabato anche al pittoresco mercato, con diverse fermate per scoprire le varie specialità ticinesi: più che una passeggiata di assaggi, un vero e proprio menu… itinerante! Le varie tappe infatti compongono un menu completo.

Bellinzona
Locanda Orico, 1 stella Michelin, esterno

La Locanda Orico è situata nel cuore storico di Bellinzona, ai piedi di Castelgrande, a pochi passi da Piazza Governo. Vi accoglierà lo chef Lorenzo Albrici, già allievo del grande Fredy Girardet, con la sua cucina estremamente raffinata, per un delizioso connubio tra il gusto italiano e quello francese. Un’arte culinaria leggera e precisa, portata in tavola e presentata con competenza da un servizio distinto e garbato. Qualità tutte da apprezzare, premiate dalla soddisfazione dei clienti e da una stella Michelin, che da anni celebra il successo della locanda.

Lo sport a Bellinzona

Se amate lo sport e la vita all’aria aperta, è una costante delle città svizzere e anche Bellinzona non fa eccezione, è facile raggiungere facilmente corsi d’acqua e vette dove trascorrere qualche ora open air, praticando sport o, semplicemente, rigenerandosi a contatto con le bellezze naturalistiche.
Le offerte estive ed invernali spaziano dallo sci, alla mountain bike, all’escursionismo favorito dai comodi impianti di risalita del Ticino, trekking e tanto altro.

Funicolare del Ritom: una pendenza da capogiro

Bellinzona
Funicolare del Ritom

La funicolare del Ritom è stata realizzata nel 1917 per il trasporto di materiale e uomini in occasione dei lavori di costruzione della diga e dell’impianto idroelettrico delle FFS. Nel 1921 è poi stata aperta al pubblico e da sempre rappresenta un’attrazione particolare.

La pendenza massima dell‘87.8% la rende una delle più ripide funicolari del mondo aperte al servizio pubblico. Su un percorso di 1’369 metri supera un dislivello di 786 metri, arrivando in poco tempo alla stazione superiore a Piora a quota 1793 metri sul livello del mare.
Un viaggio sulla funicolare del Ritom è un’esperienza indimenticabile e conduce al punto di partenza di una serie di numerose incantevoli escursioni a piedi e in MTB.

Ci sono poi numerosi sentieri tematici come la Via dell’Acqua a Giubiasco o la strada dei formaggi del Lucomagno.

Bellinzona, un angolo vicino all’Italia, dove si parla anche Italiano, e che offre così tanto.

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