Il New England, per gli Stati Uniti, è la culla della Nazione. A Boston nel 1773 iniziarono le rivolte delle 13 colonie britanniche contro la madre patria che portarono alla dichiarazione di indipendenza del 1776.
Oggi Boston è una bellissima città piena di storia, porta di ingresso agli stati della Nuova Inghilterra, (Massachusetts Maine, Vermont, New Hampshire, Rhode Island, Connecticut) moderna e conservatrice allo stesso tempo, che piace tanto al viaggiatore italiano, anche se spesso non è la prima scelta.
Una destinazione è privilegiata quando dispone di voli diretti e, con l’inserimento del nuovo volo diretto Delta, Malpensa – Boston, dal 24 maggio con frequenza di 4 volte la settimana, operato dal nuovo A330-900neo, la città è più vicina
Chi visita Boston è un turista conscio e che la sceglie per le mille attrattive e così per rinnovare il legame con l’Italia una delegazione della città, guidata da Marta Sheridan, presidente e ceo , è giunta in Italia per presentare la squadra americana ed italiana di Meet Boston (in Italia la rappresentanza è affidata a Olga Mazzoni, Thema Nuovi Mondi di Milano) con un format interessante, basato su tre eccellenti chef e alcuni story-teller.
La nuova Boston
È una città che supera la tradizione, da sempre orientata all’innovazione, al cambiamento, al progresso ma, anche e, soprattutto all’accoglienza, alla condivisione e alla creazione in un costante dialogo con il mondo, che è di casa a Boston, con oltre 160mila studenti internazionali che frequentano i 60 college, università e laboratori delle migliori istituzioni mondiali in campo educativo; 76 lingue straniere parlate nei suoi 23 diversi quartieri che da circa 400 anni accolgono persone che sperano in una nuova vita.

Sono solo 750 mila gli abitanti del suo nucleo urbano storico, ma 4 milioni nella Greater Boston, vivono un ambiente pulito, sicuro, sostenibile, che si percorre anche a piedi, affacciato sull’acqua dell’Atlantico e del Charles river.
La presenza di tanti studenti la rende giovane e dinamica, “stressless”, che non segue la moda ma la crea, ricca di parchi e giardini, di tante occasioni sportive che riempie campi da gioco e stadi. Boston è una città sempre in movimento.
Una destinazione dove il patrimonio di attrazioni storiche e dinastie sportive si trova accanto a quartieri vivaci ed esperienze culinarie inventive. È una storia di spazi verdi e costruzione della comunità. È una storia di arte e cultura e intrattenimento dinamico e vita notturna.
La buona tavola: un “must” per Boston

Un aspetto primario della cultura è la gastronomia, costantemente in evoluzione, che parte dalla classica clam chowder, lobster e seafood, cibo presente in abbondanza in natura, colma di sapori nelle quattro stagioni e si evolve creando tendenza importanti rendendo Boston destinazione culinaria perfetta.
Tre chef imprenditori nella ristorazione contemporanea sono gli ambasciatori della scena gastronomica in città, che spazia attraverso incursioni culturali tra fornelli a tavola, usando ingredienti locali in un mix accattivante e coinvolgente.
Tracy Chang nativa di Taiwan ha girato il mondo con la sua famiglia, poi si è fermata a Cambridge, Massachusetts. È la chef/proprietaria del ristorante PAGU a Cambridge.
Oltre ai diplomi e ai premi della James Beard Foundation, è docente e conferenziera ospite presso l’ Harvard Science & Cooking Program, ha ospitato chef come Ferran Adria di El Bulli, Jose Andres di World Central Kitchen e Joanne Chang di Flour Bakery. Chang ha co-fondato due iniziative senza scopo di lucro, Off Their Plate (OTP) e Project Restore Us (PRU) per fornire alle comunità dei lavoratori essenziali cibo e generi alimentari. Il lavoro di Chang con entrambe le organizzazioni ha ottenuto il riconoscimento internazionale (il Centro Culinario Basco l’ha nominata tra i primi 10 candidati del Premio Mondo Culinario Basco) e l’invito alla Conferenza della Casa Bianca 2022 su Fame, Nutrizione e Salute.
Douglass Williams è lo chef/proprietario di quattro ristoranti MIDA Boston, Newton, East Boston e Fenway e anche di APIZZA Boston. Premiato come Food & Wine Best New Chef, Best Chef, General Excellence, con nomination per Best Chef Northeast e la nomina da parte della James Beard Foundation per il 2025 quale miglior ristoratore del paese per il talento e la leadership nel mondo culinario. Nativo di Atlantic City, NJ, Williams da adolescente è stato diagnosticato con la malattia di Crohn e si è trovato in cucina in tenera età, imparando a guarire se stesso attraverso il cibo.
«Essere uno chef/proprietario qui a Boston è un onore e una responsabilità che prendo molto sul serio – afferma Williams – Sono fortunato ad avere un team incredibile, e la comunità che mi sostiene. Ho tante cose da dire e condividere; cerco di farlo ogni sera attraverso i piatti al MIDA., devolvendo il mio tempo ed energia al quartiere e quelli intorno a me. Credo veramente nella costruzione di ponti nella comunità sedendomi a tavola».
Tom Schlesinger-Guidelli, invece, si è guadagnato una reputazione in tutto il mondo per il suo impegno e la sua passione per il cibo, il vino e l’ospitalità che ha nel dna. Tom ha anche guadagnato l’ambito premio “Wine Spectator” in ogni ristorante ove ha lavorato e con il suo primo locale sul lungomare a Boston, Alcove. Qui lo si può incontrare mentre seleziona un nuovo abbinamento di vino per i suoi ospiti. «Ogni giorno ho l’opportunità di incontrare straordinari produttori di vino in tutto il mondo, visitare i loro vigneti, imparare le loro pratiche, cenare con gli amici e la famiglia, e poi condividere le loro storie con il mio team e gli ospit».
Ritiene che il mondo sarebbe un posto migliore se potessimo tutti rilassarci e condividere una buona bottiglia di vino.
Boston community
«Il concetto di “comunità” è la colonna dorsale e lo spirito sociale a Boston: nel lavoro, nel tempo libero, nello sport e nell’arte – spiega Alia Hamada Forrest direttore della Strategia Aziendale per l’Ufficio del Sindaco per Opportunità Economiche e Inclusione – ed è il nostro motto, nel gruppo di manager del settore che forma il suo team, il cui compito è attrarre nuove imprese, mantenere e far crescere quelle esistenti, e coinvolgere la comunità imprenditoriale della città per costruire una realtà resiliente e vibrante che concentri le persone e crei opportunità per costruire ricchezza generazionale per tutti».
Julie Duffy, Chief Marketing & Communications Officer, FIFA World Cup Boston, esalta la Coppa del Mondo di calcio, che sarà anche a Boston in luglio- agosto 2026.«Ospiteremo sette partite al Boston Gillette Stadium, sede dei New England Pats della NFL, che sta attualmente subendo un importante progetto di ristrutturazione in vista del torneo».
Kate Gilbert è curatrice, artista e stratega culturale che si dedica alla trasformazione degli spazi pubblici attraverso l’arte contemporanea. Vincitrice del NEFA’s Newell Flather Award for Leadership in Public Art, continua a spingere i confini di come l’arte modella le città e la vita pubblica. Ha fondato la Boston Public Art Triennial, una mostra a livello cittadino che mette in mostra l’arte pubblica rivoluzionaria e amplifica lo spirito creativo di Boston su un palcoscenico globale.
Con un background in programmazione, partnership e creazione di luoghi creativi, il suo lavoro promuove l’impegno della comunità e il dialogo culturale. Dal 22 maggio al 31 ottobre 2025 la prima edizione di The Triennial 2025 ha come tema The Exchange, una mostra guidata da artisti e supportata da esperti di straordinari progetti artistici pubblici interdisciplinari, che abbattono le barriere sociali e professionali per promuovere la collaborazione e rafforzare la resilienza della comunità.

Per evidenziare questo impegno sociale in questa visita a Milano, Boston ha fatto una donazione a VIDAS un’associazione senza scopo di lucro che dal 1982 difende il diritto del malato a vivere anche gli ultimi momenti di vita con dignità, offrendo assistenza socio-sanitaria completa e gratuita ad adulti e bambini malati inguaribili a domicilio, nell’hospice Casa VIDAS, per la degenza e day-hospice, e in Casa Sollievo Bimbi.
Boston resta sempre un luogo dove la storia si mescola alla modernità, all’inventiva, alla capacità di vivere assieme e un eccellente specchio di un’America che non ti lascia mai a corto di sorprese, assolutamente positive!
massimo terracina
Photocredit Gisella Motta e Meet Boston