Carmen Consoli 6 anni dopo
La si aspettava da tempo Carmen Consoli. Con quella aspettativa che ti fa sperare che domani ci sia il sole dopo un giorno di pioggia, con quella voglia di caramelle che i bambini hanno sempre ma che a Natale diventa quasi spasmodica. La si aspettava come un dono, come un regalo. Perché a tutti mancava quella intensa dolcezza, quella malinconia struggente, quella voce unica.
E finalmente è tornata. Carmen Consoli, dopo 6 anni dall’uscita del suo ultimo album è di nuovo in scena con il suo ultimo lavoro: Volevo fare la rockstar, un disco dalle armonie raffinate, ricco di immagine fiabesche in cui ricorrono sogni, paure e ricordi.
Il tour che la sta portando in giro per l’Italia e ha fatto tappa anche sul palco dell’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino è un live strutturato come fosse uno spettacolo teatrale. La cantautrice siciliana nella splendida cornice sabauda ha cantato per il suo pubblico donando con intensa emozione molti degli inediti contenuti nel suo ultimo lavoro insieme ai suoi brani più noti come Confusa e felice, Ultimo Bacio, Besame Giuda, Geisha, Contessa miseria, Venere e molti altri.
Durante lo show, l’artista catanese che vanta concerti soldout a New York, che ha saputo mescolare nelle sue canzoni la realtà la mitologia e la poesia della terra siciliana raccontata da Verga, ha emozionato alla chitarra, ha regalato armonie e poesia che mancavano da tempo, ha usato la voce per stregare e conquistare regalando ad ogni passaggio una nuova vena di poesia.
Nella serata di Torino, che ha visto come guest alla batteria Marina Rey (che ha anche cantato “Donna che parla in fretta” insieme alla Consoli), la “Cantantessa” ha voluto inoltre omaggiare il suo grande amico Battiato, con il quale ha inciso la splendida “Tutto l’universo obbedisce all’amore”.
Applausi.