Veneto
Tramonto a S. Giorgio Maggiore Canal Grande, Venezia

Come rugiada negli occhi: il secondo romanzo di Daniele Del Zotto

Daniele Del Zotto (Venezia, 1962), esperto di viaggi e turismo antropologico, critico gastronomico e divulgatore della cultura del cibo italiano nel mondo, giunge al secondo lavoro editoriale, dopo aver pubblicato i suoi primi articoli a 18 anni, affiancando la scrittura alla sua carriera alberghiera che lo ha portato a dirigere importanti alberghi in Italia e all’estero.

Come Rugiada negli occhi, è un racconto di 224 pagine, ambientato a Venezia.
Un uomo senza memoria, un orfanotrofio carico di segreti, una madre intrappolata nel silenzio della sua solitudine. Come rugiada negli occhi è un viaggio nei meandri della memoria e dell’anima, dove ogni personaggio porta con sé una ferita che il tempo non ha saputo guarire.

Del Zotto
La copertina del libro

Alfio fruga tra vecchi documenti in una soffitta polverosa, incapace di ricordare il proprio passato. Efisio, cresciuto tra le mura dure di un orfanotrofio, impara troppo presto la crudeltà del mondo. Magda scopre il peso dell’innocenza perduta, mentre sua madre Liliana sprofonda in un’apatia senza ritorno. E Palmira, chiusa in un convento, porta il segreto di una vita spezzata troppo presto.

Del Zotto
L’autore, Daniele del Zotto

Del Zotto, da anni, si dedica, come volontario autonomo, all’insegnamento della cultura linguistica italiana agli immigrati. Il suo precedente lavoro, Il ragazzo chiamato scimmia (La Gru, 2023) ha riscosso un discreto successo e ora ci riprova con questo nuovo libro.

Il suo primo lavoro, tratto da una storia vera, narra il viaggio di un giovane pakistano sulla Rotta Balcanica fino in Italia. Nonostante le innumerevoli difficoltà che il protagonista è costretto ad affrontare, il lettore non si sente mai angosciato, ma dall’inizio alla fine segue con vivido interesse le sue avventure.

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