TOR DES GEANTS
photocredit: Josè Miguel Munoze

CON SCARPA AL TOR DES GEANTS: 330 KM DI TRAIL RUNNING IN VAL D’AOSTA

C’è una disciplina sportiva, il trail runing, che necessita doti incredibili, se svolta a livello agonistico. Un esempio? La Tor des Géants, gara podistica che mette a dura prova le qualità anche dei migliori atleti, è la quintessenza di questa sfida, detta TORX, una “eXtraordinary eXtreme eXperience” che vede atleti da tutto il mondo cimentarsi cu un circuito di 300 km, da percorrere senza sosta attorno alle vette della Val D’Aosta.

TOR DES GEANTS
Silvia Ainoha Trigueros Garrote, atleta SCARPA

La montagna è sempre stata ispiratrice di belle storie, umane, sportive, di costume.
Ed è sempre stata la palestra dove le persone si cimentano contro una natura selvaggia, aspra ma così attraente da non poterne fare a meno.

Per una volta, pur senza cimentarci in prima persona, abbiamo vissuto, tramite un’esperienza diretta la gara da dentro, grazie ad un partner ben radicato nell’ambiente montano.

Con SCARPA (acrostico di  Società Calzaturieri Asolani Riuniti Pedemontana Anonima) siamo entrati nei punti di ristoro, abbiamo visto il passaggio di questi incredibili atleti, che per 80/130 ore camminano e corrono per chiudere la Tor Des Gèants, questo massacrante percorso a piedi, dormendo 15 minuti ogni punti di ristoro e nutrendosi in maniera frugale per non viziare la prestazione.

TOR DES GEANTS
Pablo Criado, atleta SCARAP

Così abbiamo esplorato il mondo di questi atleti, alcuni dei quali supportati proprio dall’azienda di Asolo, una delle più storiche del settore, (1938). A Champoluc, nella splendida cornice di un hotel dedicato allo sport, il Camp Zero, SCARPA attraverso il direttore marketing Simone Rebeschini, e del brand manager, Marco de Gasperi, ha presentato la gara, i prodotti, la policy dell’azienda capace di produrre ben oltre 520 modelli di calzature il cui denominatore comune è l’aspetto tecnico, il riciclo di materiali e una assoluta qualità di base.

Ci è stata data la possibilità di vivere dal di dentro TORX, la Tor des Géants, o meglio il giro dei giganti nella lingua patois valdostana, che viene definita un trail di categoria XXL che ha per teatro la Valle d’Aosta nel mese di settembre.

TOR DES GEANTS
La suggestione dell’alba in quota

E’ giunta in questo 2022 alla tredicesima edizione con prova principale 330km, il cui tempo massimo concesso per percorrerla è di 130 ore. Ad essa sono affiancate altre gare fra cui la più incredibile, per normali esseri umani, è il TOR450 – Tor des Glaciers, giro dei ghiacciai, una gara di 450km aperta solamente a 100 atleti che abbiano già concluso il TOR330, e il TOR30 – Passage au Malatra, una gara da 30km e 2000D+ con partenza a Saint-Rhémy-en-Bosses e passaggio a 3000 metri di altitudine al Col Malatra prima di scendere verso Courmayeur.

Vedere questi camminatori salire e scendere le scoscese pendici di monti e valli, è la prova della differenza che possono fare un paio di calzature specifiche  studiate per questi percorsi. Il brand trevigiano partecipa in maniera fattiva e tecnica, non solo alla Tor des Gèants, supportando atleti di alto livello, di “trail running”, per i quali ha creato, basandosi sulle loro esperienze e la propria tradizione diversi modelli di calzature altamente tecnologiche. E in queste condizioni estreme l’affidabilità delle “gomme” è al primo posto.

E’ stato interessante avere la possibilità di camminare per qualche tratto assieme a questi atletii, verso il Grand Tournalin, che, non va dimenticato, percorrono 300 km in un lasso di tempo inferiore alle 136 ore su percorsi impervi con soste per ritemprarsi peri pochi minuti cercando un microsonno di 10/20 minuti e nutrendosi di cibi leggeri ed energetici.

TOR DES GEANTS

SCARPA, azienda specializzata nella produzione di calzature outdoor per alpinismo, arrampicata, trail running, trekking, hiking, urban outdoor, sci alpinismo, telemark, fondata nel 1938 ad Asolo, nel trevigiano, è partner Gold TORX 2022, ha scelto di organizzare per alcuni ospiti all’insegna della totale immersione nella gara, a stretto contatto con i corridori, una esperienza illuminante su questo mondo, per vivere in prima persona la competizione nella splendida cornice della Riserva Naturale del Mont Mars, in provincia di Aosta.

L’ultrarunner spagnola del team SCARPA, Silvia Ainoha Trigueros Garrote ha gareggiato per la sesta volta in questo trail, ed ha conquistato il podio con una prestazione eccezionale nel TOR330 – TOR DES GEANTS®, percorrendo i 330km di gara in 84 ore e 59 minuti, seconda dietro la britannica Sabrina Verjee che al temine ha fatto suo il trofeo.

TOR DES GEANTS
Marco de Gasperi

 «Vincere il TOR una volta è già un’impresa epica per un atleta, il coronamento di un sogno – sottolinea Marco De Gasperi – Brand Manager di SCARPA – conquistarne il podio 4 volte (su sei presenze) rappresenta qualcosa di straordinario. Non possiamo che essere orgogliosi che un’atleta come Silvia, insieme agli altri eroi del nostro team, rappresenti l’azienda nelle competizioni di trail running più importanti a livello mondiale»

L’occasione è stata propizia per la presentazione in anteprima dei nuovi modelli da trail running tra cui la calzatura innovativa Spin Planet che offre comfort fin dalla prima calzata, e che introduce un nuovo concept sostenibile nei prodotti di questo segmento. E’ realizzata con materiali riciclati: dalla fodera, in microfibra riciclata, alla tomaia composta da filati 100% riciclati, dall’intersuola in EVA al 45% al battistrada realizzato con il 30% di gomma riciclata.

TOR DES GEANTS
Simone Rebeschini

«L’esperienza di TORX è straordinaria: estrema e unica a livello sportivo ed anche emozionale. È per questo che siamo partner di questo evento esclusivo a livello internazionale, al quale siamo legati da valori imprescindibili per chi è mosso da un animo profondamente sportivo e dall’amore per la montagna – ha concluso Simone Rebeschini, direttore marketing dell’azienda – Ci abbiamo tenuto a far si che ospiti e atleti potessero in qualche modo interagire e vivere questa esperienza assieme, almeno per un poco».

La corsa è davvero estrema: 330 km di sviluppo orizzontale, 24.000 m di dislivello verticale con 35 colli al sopra dei 2.000 mvolete provare?

si ringraziano per le foto SCARPA e il fotografo @Jose Miguel Munoze

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