congressi ed eventi

Congressi ed eventi aziendali annullati: È di nuovo emergenza.

PER CONGRESSI ED EVENTI SERVONO AIUTI SUBITO.

Diciamolo francamente: questo governo ha fallito miseramente. A fronte di qualche palliativo che aveva fatto sperare all’inizio, adesso Mario Draghi e la sua ammucchiata che pare più una gang bang politica che un governo degno di nome, si dibatte tra veti incrociati e incompetenze miste.

Non c’è un solo settore oggi, che possa dire di essere in miglioramento ( a parte quello delle banche -chissà come mai- che foraggiano con prestiti e azioni a pegno ogni attività che gli imprenditori cercano con ogni mezzo di tenere in piedi.

Ovvio che uno dei settori più colpiti sia quello degli eventi. L’incompetenza del ministro Speranza, su cui occorrerebbe calare un velo pietoso, un sipario finale destinandolo ad una spedizione nello spazio siderale, ha fatto ancora più danni della pandemia. Riaprono cinema e teatri al 100% ma nessuna riga viene scritta per i centri congressi (anche quelli fatti nei teatri) che invece devono mantenere il distanziamento al 50 o al 35%. Non si capisce nulla. Perché Speranza non capisce nulla di quello che gli danno da leggere o firmare. Altrimenti non farebbe decreti mancanti o in contraddizione. Senza pensare che Congressi ed Eventi sono i luoghi più censiti e controllati della filiera produttiva. Dei partecipanti si sa tutto: orari di partenza e arrivo, tragitti, spostamenti interni. Altro che la app Immuni miseramente fallita. La filiera di Congressi ed Eventi (36 miliardi di euro fatturati, 570mila addetti e il 15% del PIL nazionale, giusto per ricordare qualche dato al Ministro e al suo premier Draghi, papà putativo di una serie impressionante di errori) fronteggia da due anni una crisi senza precedenti e senza neppure una visione chiara di dove si andrà a finire.

Per questo servono misure concrete che vadano oltre le elemosine di stato concesse lo scorso anno, i prestiti garantiti in parte dal governo che indebitano le aziende vessate comunque dal dover pagare tasse su utili non fatti, cartelle esattoriali a fronte di ritardi nei pagamenti di imposte su incassi non avvenuti e stipendi versati. La filiera di Congressi ed Eventi che produce convention, meeting e lanci di prodotto, è fatta di piccole realtà, di imprenditori che ogni giorno lottano sul campo con le avversità di una pandemia che va combattuta con un metodo e una visione a lungo termine finora mancante, non certo con le mancette da fine settimana che sono inferiori alle tasse vessatorie immediatamente richieste. Che comunque oggi più che mai diventano ancora più importanti benché insufficienti.

Per questo riportiamo integralmente il comunicato stampa emesso da Federcongressi ed Eventi che chiede un intervento forte, strutturato, a lungo termine. Perché i nuovi annullamenti di Congressi ed Eventi dovuti all’incongruenza delle misure adotta fino ad oggi, hanno provocatonuovi rinvii, nuove problematiche, nuove chiusure e licenziamenti. Se il governo c’è e non è troppo impegnato con le candidature al Quirinale, faccia qualcosa. Almeno si spera. Ma senza Speranza.

Da sempre 2morrow è al fianco delle aziende della filiera di Congressi ed Eventi e con piacere riporta integralmente il testo del Comunicato Stampa.

06 gennaio 2022- Le imprese del comparto che ha un indotto diretto sul Pil di oltre 36 miliardi di euro e che occupa 570mila addetti stanno fronteggiando una crisi senza precedenti che deve essere affrontata dal Governo con misure specifiche e a largo respiro temporale. Il susseguirsi di varianti del virus e le relative restrizioni internazionali impediscono infatti la certezza di programmazione e svolgimento di congressi ed eventi aziendali non solo nell’anno in corso ma anche nel 2023.

L’aggregazione delle associazioni del settore #Italialive chiede con estrema urgenza la convocazione di un tavolo governativo al quale sottoporre la richiesta improrogabile di misure di sostegno per le imprese della meeting industry. Riduzione contributiva, prolungamento della cassa Covid e contributi a fondo perduto sono alcune delle misure imprescindibili per non causare il fallimento di migliaia di imprese e il licenziamento di migliaia di lavoratori. 

Dopo una parvenza di ripresa nei mesi estivi e autunnali il settore si è nuovamente fermato, e sino a data da destinarsi”, commenta Salvatore Sagone, presidente del Club degli eventi e della Live Communication e portavoce nei rapporti con i media di #Italialive. “Da metà novembre congressi ed eventi sono stati cancellati o rinviati, anche di un anno, gettando in fumo il lavoro di mesi e non dando certezze per la riprogrammazione futura. Lo stato di crisi del nostro comparto significa mettere in ginocchio agenzie di eventi, congressi e comunicazione; aziende di banqueting e catering; fornitori di tecnologia audio-video; società di trasporti; società di allestimento; interpreti; fioristi; artisti e le tante altre maestranze coinvolte nella realizzazione di congressi ed eventi. Per non parlare, poi, di location, centri congressi e alberghi”.

Lo scorso anno il Governo ci ha supportati con ristori e sostegni che hanno permesso alla maggior parte delle nostre imprese di sopravvivere, ma non basta”, afferma Alessandra Albarelli, presidente di Federcongressi&eventi e portavoce dei rapporti istituzionali e politici di #Italialive. “Il nostro è senza dubbio il 

settore più colpito dalla pandemia. Siamo stati i primi a chiudere e gli ultimi a ripartire ma la nostra è sempre una falsa ripartenza, sempre condizionata dall’andamento dei contagi, anche a livello internazionale. Da un giorno all’altro sono cancellati congressi ed eventi che hanno richiesto mesi di impegno e ingenti risorse umane per la loro progettazione! Siamo imprese e professionisti che lavorano e lavoreranno non solo quest’anno ma anche il prossimo nella più totale incertezza. Per questo è necessario che il sostegno del Governo continui in maniera strutturata e costante almeno sino al 2023”.

Contatti per la stampa:

Alessandra Albarelli: press@federcongressi.it

Salvatore Sagone: salvatore.sagone@adcgroup.it

www.eventsliveindustry.it

Italia Live: le Associazioni dell’industria dei congressi e degli eventi

ADMEI-Association of Destination Management Executives International, Alleanza Cooperative Italiane (Cultura, Turismo, Comunicazione)AIIC-Associazione Internazionale Interpreti di Conferenza in Italia, ANBC-Associazione Nazionale Banqueting e Catering, Club degli Eventi e della Live CommunicationCBI-Convention Bureau Italia, Federcongressi&eventiFEU-Filiera degli Eventi Unita, FERPI-Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, ICCA Italian Committee, MPI-Meeting Professionals International Italia Chapter, SITE-Society for Incentive Travel Excellence – ItalyChapter e UNA-Aziende della Comunicazione Unite

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