Cristina d’Avena a Mondovicino 2024

In una Bologna ancora addormentata, il 6 luglio 1964, nasceva una bimba destinata a diventare la regina delle sigle dei cartoni animati italiani: Cristina d’Avena.

Cristina d’Avena: bio

La sua avventura nel mondo della musica inizia prestissimo. A soli tre anni, la sua prima apparizione televisiva allo Zecchino d’Oro, l’equivalente baby di Sanremo, con il Mago Zurlì tutto azzurro e la sua canzone “Il valzer del moscerino” che di fatto è la sua prima hit.

La sua voce dolce e melodiosa incanta il pubblico ed è chiaro da subito che il piccolo talento di Bologna avrebbe fatto molta strada.

Ma la vera svolta arriva negli anni ’80, quando Cristina iniziò a cantare le sigle dei cartoni animati trasmessi dalla neonata Mediaset. La sua voce diventa il simbolo di un’intera generazione, accompagnando i pomeriggi di milioni di bambini italiani con canzoni indimenticabili come “Kiss Me Licia”, “Occhi di gatto” e “Sailor Moon”.

Negli anni ’90, Cristina d’Avena consolida il suo ruolo di icona della musica per l’infanzia con una serie di album di grande successo. Le sue raccolte di sigle diventano veri e propri eventi per le famiglie.

Oggi, Cristina d’Avena è molto più di una cantante: è un simbolo di spensieratezza e felicità, un ricordo indelebile dell’infanzia per molti italiani. Le sue canzoni sono diventate evergreen.

La storia di Cristina d’Avena è quella di una donna che ha saputo trasformare il suo talento in una carriera straordinaria, mantenendo sempre un rapporto autentico e sincero con il suo pubblico.

Mondovicino  2024

E anche ieri sera, alla seconda tappa di Mov Summer Festival a Mondovicino, un pubblico che abbracciava più generazioni ha tributato alla cantante il giusto successo.

Cristina, con le sue canzoni, ha trasportato i tanti presenti per l’occasione in un viaggio nel passato. Famiglie, giovani e adulti hanno ballato e cantato a squarciagola tutte le sue canzoni più amate e celebri dei cartoni animati che hanno segnato in particolare le generazioni nate negli anni ’70, ’80 e ’90.

La scaletta era ricca: da “Pollon” a “Mila e Shiro”, da “Sailor Moon” a “I Puffi”, passando per “È quasi magia Johnny” e un meraviglioso medley di tutte le versioni di “Holly e Benji”, per poi intonare altri cavalli di battaglia come “Tazmania”, “Pollyanna”, “Detective Conan”, “Siamo fatti così”, “One Piece – All’arrembaggio”, “Magica Emy”… e il gran finale non poteva che essere sulle note di “Occhi di gatto”.

Commovente, sulle note di “Kiss me Licia”, l’omaggio ad Alessandra Valeri Manera, l’autrice che per anni ha scritto e composto le canzoni per Cristina d’Avena, scomparsa poche settimane fa.

Un altro momento toccante è stato l’incontro, a trent’anni di distanza, tra Cristina d’Avena e Marco Destro, anche lui protagonista e cantante delle sigle di cartoni animati dell’epoca, come quella dei “Power Ranger” e “Che Campioni Holly e Benji”. 

Quasi una “carrambata”, Cristina si é accorta di lui tra il pubblico e a quel punto lo ha chiamato, presentato e lo ha invitato a salire sul palco, dove ha intonato a cappella la sigla dei “Power Ranger”, in un momento di condivisione collettiva molto apprezzato.

In sintesi, Cristina D’Avena, con la sua dolcezza e il suo sorriso, ha fatto sognare bambini e adulti, tutti uniti dalla musica e da un po’ di nostalgia dei tempi passati.

la photogallery della serata é a cura di Renata Roattino @Johnniniphoto

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