Detroit
La sfilata delle "Motorcade" auto presidenziali, fra cui quella su cui fu assassinato JFK

DETROIT, LA RINASCITA DELLA MOTOR CITY

All’inizio del ‘900 quando l’industria automobilistica americana stava crescendo a dismisura, sotto la spinta di Henry Ford, grande innovatore e inventore della catena di montaggio, vi erano a Detroit oltre 50 marchi di auto indipendenti.

Il Midwest era prospero e la crescita industriale attrasse migliaia di persone in questa città che crebbe a dismisura. Oggi, dopo un periodo di grande implosione, la città più importante del Michigan sta attraversando un periodo di grande rinascita e vale davvero la pena di visitarla. Una regione, quella dei laghi, bellissima…ma iniziamo dalla metropoli che proprio nel periodo peggiore fu ritratta in decadenza totale dal film Robocop.

Detroit
Henry Ford

Alla fine degli anni ’70, le grandi imprese automobilistiche spostarono gran parte del lavoro delle catene di montaggio all’estero. L’impatto fu devastante, con molte aziende e fabbriche, opifici, completamente abbandonati. La regione divenne presto nota come l’ “area arrugginita”.

Detroit si sta sempre più rialzando economicamente e socialmente ed è divenuta una destinazione con tanto appeal; oggi è tutto cambiato: dai musei che raccontano l’innovazione americana e la musica della leggendaria Motown, ai vicoli ridefiniti che ora sono i luoghi di ritrovo gastronomici più cool downtown. Ecco un po’ di “tips” sul da farsi, se vi troverete a Detroit…

Il Museo Motown, West Grand Boulevard 2678

La musica di  The TemptationsMartha Reeves & the VandellasTammi TerrellThe MarvelettesEddie Kendricks, Paul Williams, Stevie Wonder è la colonna sonora degli anni ’60. Motown Label, fondata dall’impresario Barry Gordy Jr. oltre 63 anni fa, è stata un fenomeno musicale e culturale che ha questi nomi e tanti altri fra i propri alfieri, creatori di una musica immortale.

Detroit
L’esterno di Motown

Barry fu capace di reclutare i migliori e più talentuosi cantanti e artisti musicali afroamericani del settore inserendoli nel suo format di attrarre i giovani ascoltatori dell’epoca. Fra gli altri Diana Ross e le Supremes, Gladys Knight, Marvin Gaye furono altri nomi eterni della soul, pop, r&b music.
La sua visione portò l’etichetta nell’olimpo della musica mondiale di tutti i tempi.

Oggi, nella villetta che ne fu la prima sede, si trova il Motown Museum, sul West Grand Boulevard. Qui potrete trovare e visitare lo studio originale dove furono registrati successi planetari e immergervi nell’esperienza completa di questo genere. Il museo è attualmente sottoposto a una riqualificazione da 55 milioni di dollari che dovrebbe essere completata nel 2024, lo stesso anno in cui la Motown Label celebrerà il suo 65° anniversario.

L’accoglienza delle guide che vi canticchieranno i motivi più noti è pari solo alla meraviglia di vedere dove furono create e messe su vinile melodie e canzoni immortali.

Henry Ford Museum of American Innovation, Dearborn

Henry Ford, allievo e amico di Thomas Alva Edison, fu un imprenditore illuminato che mise in auto gli stati uniti, partendo dal leggendario modello T prodotto in 15 milioni di esemplari a basso costo e con l’invenzione della catena di montaggio per abbassare i costi di produzione. E’ nel sobborgo di Dearborn, che si trova il museo a lui intitolato, 50mila mq di puro collezionismo industriale, una collezione unica di manufatti che celebrano le invenzioni e l’ingegno americano.

Quella che era iniziata come la collezione personale di cimeli storici di Henry Ford si espanse fino al punto in cui aprì l’Edison Institute nel 1929, originariamente solo per scopi educativi.

C’è un’intera pletora di altre innovazioni tra cui il negozio di biciclette dei fratelli Wright, Kermit the Frog e un Oscar Mayer Wienermobile. La motorcade presidenziale sulla quale a Dallas nel 1962 fu assassinato JFK, la sedia sula quale era seduto Abraham Lincoln quando gli spararono, il promo drive in McDonald, il bus sul quale Rosa Parks nel 1955 si rifiutò di cedere il posto a un bianco…e molto altro ancora. Le gallerie includono Made in America, Presidential Vehicles, Heroes of the Sky, the Gallery of General Motors, With Liberty and Justice for All, Racing in America e Railroads.

Detroit
La prima auto di Detroit

Il Detroit Institute of Arts, Woodward Ave.

Su Woodward Ave nel quartiere Midtown di Detroit, potreste trascorrere tutti i giorni dell’anno al Detroit Institute of Art e scalfire solamente la superficie di ciò che viene offerto.
Questo straordinario spazio insiste su una superficie di 2.700 km quadrati e ha oltre 100 gallerie e ospita una delle più grandi collezioni d’arte degli Stati Uniti.

Detroit
Detroit Institute of Arts

Forse l’opera d’arte più famosa conservata in questo luogo sono i 27 affreschi dedicati all’industria e in particolare alla Ford Motor Company che circondano l’interno del Rivera Court, dipinti dal ”muralista” Diego Riviera, marito di Frida Kahlo.
E qui per gli amanti dell’arte c’è da trovare davvero pane per tutti i denti.

Il quartiere messicano: Mexicantown

Nella Detroit di sud ovest, se sarete per una  pausa pranzo, la vibrante e attraente Mexicantown è eccellente per provare il cibo autentico dal più meridionale degli stati del Nordamerica.

Detroit
Mexicantown

Una sosta in una delle tante taquerie vi proporranno tacos, tortillaa, di farina o mais, enchiladas e altri piatti deliziosi. Qui la cultura culinaria mexicana è ben onorata, si tratta della “real thing” non del pur apprezzabilissimo Tex Mex.

Eastern Market

Il più grande mercato agricolo “km zero” all’aperto della nazione si trova a Detroit e comprende quasi 18 ettari e ben 225 “stalls” di venditori.

Fondato nel lontano 1841 e trasferito nella sede attuale dopo mezzo secolo, nel 1891, questo è il fulcro dell’industria alimentare del Michigan. La folta presenza, a volte pittoresca, di agricoltori, rivenditori, grossisti e venditori a perdita d’occhio, rende la visita anche visivamente impressionante.

Detroit
L’Eastern Market

I visitatori dovrebbero provare le prelibatezze di uno dei fantastici “food trucks” che servono di tutto, dai “Pierogi” polacchi alla cucina messicana alle “deli” gastronomiche. Fra le tante proposte The Twisted Mitten Food Truck, il primo camion alimentare direttamente dalla produzione al consumo, di cibo halal, di Detroit. Solo per fare un esempio su 225 possibilità.

Detroit International Riverwalk e Belle Isle State Park

Il Detroit International Riverwalk, parte del West Riverfront Park, corre lungo il fiume Detroit per più di 5 km, avendo inizio dal Rosa Parks Boulevard, snodandosi verso ovest fino al Belle Isle Bridge per poi attraversare il Belle Isle State Park.

Detroit
Belle Island state park

Il parco sull’isola di 397 ettari è ricco di storia ed è considerato un gioiello di Detroit. C’è un vecchio molo per i traghetti che attraversano il lago Erie, un casinò in stile Beaux Arts, la pietra angolare di una vecchia “casa di spiaggia”, ultima vestigia, del XX secolo, un Nature Center, il Dossin Great Lakes Museum, uno scivolo gigante, campi sportivi, aree pic-nic, la James Scott Memorial Fountain, 150 acri di area boschiva e una vista spettacolare sulla skyline di Detroit e Windsor.

Al Sunset Point, ignorate il vento e concentratevi sul tramonto. Il parco è accessibile anche da un ponte dalla fine dell’East Grand Boulevard.

 I “Vicoli”

Questi spazi inaspettati e riproposti compresi fra Columbia Street, The Belt e Parker’s Alley e sono noti per lo shopping, i ristoranti e le gallerie d’arte.

Detroit
The Alley area

Parker’s Alley, situato dietro lo Shinola Hotel, ha l’outlet Good Neighbor Clothing, gioiellerie, negozi di cosmetici, fioristi e offre anche ristoranti al coperto e all’aperto come Cornerstone Barrel House e Mister Dips.

The Belt, un tempo parte del Garment district, è un altro vicolo culturalmente ridefinito che ospita murales e installazioni di artisti locali, nazionali e internazionali.

Columbia Street, nello sviluppo sportivo e commerciale del quartiere centrale di Detroit, di recente apertura, ha quasi 3.700 km quadrati di negozi, punti ristoro all’aperto e una “promenade” che, qui, definiscono in stile europeo.

The Guardian Building, 500 Griswold St

I ruggenti anni Venti hanno fatto da sfondo al famoso architetto Wirt C. Rowland per creare un edificio come nessun altro. Negli anni ’20, la città di Detroit era un centro industriale e commerciale mondiale e la città crebbe con una prosperità senza precedenti. Fu in quest’epoca che un nuovo gruppo bancario la Union Trust Company, decise di comunicare la propria immagine pubblica attraverso la sede principale e i nuovi uffici.

Detroit
The Guardian Building

Con il progetto per l’Union Trust Building completato nel marzo 1927, un intero isolato fu raso al suolo per far posto al grattacielo di 40 piani, completato all’inizio del 1929, l’anno del crollo del mercato azionario. La Union Trust Company, vittima del crollo, fu salvata da investitori che credevano nel futuro di Detroit e riorganizzata nella Union Guardian Trust Company. L’edificio divenne noto come Union Guardian Building e oggi è noto come Guardian Building.

Detroit
The Guardian Building, interno

Il Guardian Building è uno dei grattacieli Art Déco più significativi e suggestivi del mondo. La torre nord più alta dell’edificio e la torre sud ottagonale più piccola sono collegate con un blocco a navata simile alla pianta di una cattedrale. La sua grandezza era, ed è tuttora, non convenzionale. I visitatori sono sbalorditi dall’esplosione di colori, artigianato e fusione di influenze di nativi americani, aztechi e arti e mestieri. Ma soprattutto è un inno al Michigan.

L’esterno del Guardian Building è rivestito con splendidi mattoni color mandarino che poggiano su una base di granito.

Detroit è una città in grande fermento e ricostruzione, e credeteci, vale la pena di visitarla!

Share via