Sardegna

DUE PERLE DELLA SARDEGNA: CARLOFORTE E LA PENISOLA DEL SINIS

La Sardegna offre meraviglie naturali e di tradizione uniche come queste

Prendete spiagge idilliache, natura incontaminata e storia millenaria, mescolateli a dovere ed otterrete veri gioielli del Mediterraneo, luoghi di una Sardegna che sapranno regalarvi emozioni uniche. Nel Sinis cultura, ambiente e turismo convivono in perfetta armonia, grazie anche alle attività dell’Area marina protetta e, per questo, l’Europa ha definito la penisola “Destinazione turistica d’eccellenza”. Carloforte, di contro, è un enclave ligure in Sardegna: conserva lingua e cultura dei fondatori, le famiglie di pescatori originarie di Pegli e provenienti dall’isola tunisina di Tabarka, dove essi risiedevano dal XVI secolo.

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I Giganti di Mont’e Prama

È il Sinis che per primo ci accoglie e stupisce: un paradiso della natura in cui sono disseminate straordinarie testimonianze culturali. E’ qui che un contadino arando il suo terreno di Mont’e Prama scopre i Giganti: decine di straordinari colossi in pietra di 3.000 anni fa che ora si possono vedere al Museo di Cabras. Ma altre testimonianze archeologiche comprese nel periodo preistorico e protostorico, neolitico e della civiltà nuragica si possono ammirare al Museo Archeologico Antiquarium Arborense di Oristano.

In questo angolo di Sardegna, sono ben rappresentati i corredi tombali fenici e punici (VII-III secolo a.C.), provenienti in particolare dagli scavi di Tharros, e non mancano i reperti di età romana, paleocristiana e altomedievale (II sec. a.C.-VII sec. d.C.). I reperti esposti consentono di ricostruire la storia del territorio e del suo centro più importante, Oristano. I pezzi forti sono la coppa con Ercole che lotta con il toro di Creta, di produzione micenea e attica; un bruciaprofumi che raffigura Ercole con la “leontè” (pelle di leone) risalente ad epoca cartaginese; la collezione di ceramica etrusca proveniente da Tharros, la più ricca ritrovata fuori dell’Etruria; i vasi in vetro soffiato di età romana. E se volete rimanere in città per gustarvi un aperitivo “archeologico”, il Museo di Oristano ospita nel giardino delle rose i seminari di archeologia, appuntamenti a tema in compagnia di esperti.

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Le rovine di Tharros, Golfo di Oristano

Passeggiare con una guida nell’antica città di Tharros sul golfo di Oristano, accarezzati dalla brezza marina, vi farà capire l’importanza di questo luogo. Insediamento nuragico, emporio fenicio, fortezza cartaginese, urbs romana, capoluogo bizantino e capitale arborense: oltre due millenni di storia. Le rovine dell’antica città, fondata nell’VIII secolo a.C. e abbandonata nell’XI d.C..

Sorgono nella propaggine meridionale della penisola del Sinis, nel territorio di Cabras. Il ‘museo all’aria’ è un anfiteatro naturale affacciato sul mare e delimitato dall’istmo di capo san Marco e dai colli della borgata di San Giovanni di Sinis e di su Murru Mannu (grande muso), in cima al quale sorge la testimonianza più antica, i resti del villaggio nuragico, abbandonato prima dell’avvento dei fenici. Resti di due nuraghi spuntano anche sul promontorio di san Marco, un altro è ipotizzato alla base della torre di san Giovanni, una delle tre erette a difesa del golfo dalla Corona spagnola (XVI secolo).

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Penisola del Sinis

Nel piccolo Sinis sono concentrati ecosistemi naturali straordinariamente intatti di una Sardegna meravigliosa, che rendono suggestivo questo territorio; si alternano paesaggi di acqua marina e laguna, dune di sabbia e spiagge uniche come quella di Is Aruttas; la sabbia è quasi accecante perché formata da granelli di quarzo trasparenti e velati d’azzurro per il riflesso del cielo e del mare. Il Sinis si mostra così, spiagge lucenti e silenziose, spesso un cordone di dune le separa da una ricca rete di saline e stagni. Il più grande è quello di Cabras circondato da altri più piccoli.

In queste lagune i colori cambiano, dal bianco delle spiagge al verde, viola, rosso delle alghe: il silenzio diventa un simpatico chiasso dei tanti cormorani, aironi, falchi, martin pescatori e fenicotteri rosa che qui vivono e si riproducono a migliaia, una festa per i birdwatcher e anche per gli amanti delle passeggiate a cavallo tra le lingue di sabbia che dividono le acque degli stagni.

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Is Aruttas (ph. Garbiele Maltiniti)

Piccoli borghi e villaggi, tipici della Sardegna, danno un particolare carattere al Sinis; davanti alle spiagge c’è un surreale villaggio con casette basse in stile far west e strade non asfaltate che si animano per la festa del patrono; attorno alla chiesa di San Salvatore nove giorni di balli popolari, arrosti di porceddus, i muggini e fregola sarda fatta a mano con farina di semola e cucinata a fuoco lento con le arselle locali. Non manca la prelibata bottarga ricavata dalle uova di muggine pescato a Cabras e lavorato con stessa tecnica imparata dai Fenici. Ma il simbolo della festa è la corsa degli scalzi che rievoca il rito della corsa a piedi nudi con il simulacro del Santo da proteggere dagli invasori saraceni portandolo dal piccolo villaggio di San Salvatore a Cabras.

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Cabras, la Chiesa paolocristiana di San Giovanni di Sinis

Il villaggio di San Giovanni di Sinis con le sue vecchie capanne di legno e giunchi usate dai locali durante i mesi estivi, si trova invece sulla punta estrema della penisola. Tra queste umili abitazioni c’è la chiesetta più antica della Sardegna; per l’incanto che la circonda la piccola chiesa paleocristiana di San Giovanni sembra avvolta da un fascino misterioso, lo stesso che si ritrova nelle città puniche di Tharros, a pochi passi da qui. Un consiglio, arrivateci al tramonto! E se volete trovare un piccolo angolo di Provenza, visitate il campo di lavanda di Elvio.  

“Una visita ad un amico in Provenza e la scoperta dei suoi immensi campi di lavanda. Rimasi attratto dal suo profumo, dai suoi colori e dalle sue proprietà benefiche. Iniziai così a studiarla più a fondo, per poi coltivarla in un piccolo appezzamento di terreno di mia proprietà nelle campagne di Riola Sardo (Or).Nacque così Lavanda di Elvio. Ho iniziato a produrre Olio Essenziale BIO, un prodotto unico derivato dalla distillazione dei fiori della lavanda.” Così ci racconta Elvio Sulas, che invita i visitatori del Sinis nel suo campo per le lavanda experiences: magici tramonti e sere d’estate, percorsi di un’ora con degustazioni di vini e assaggi di prodotti a base di lavanda e una confezione ricordo con due prelibatezze del campo, o sole di giugno dove vi è il percorso olfattivo e la degustazione.

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Il traghetto da Portovesme, ad appena un’ora e mezza di auto da Oristano vi porterà a Carloforte. La traversata è piacevole e non lunga e all’arrivo sarete conquistati dalle viuzze e vicoli che si inerpicano su un lieve pendio, con scorci colorati e vedute sul mare, con porticciolo e antiche fortificazioni difensive, di cui restano torri d’avvistamento e tratti di mura con fortini, compresa la Porta del Leone. Nell’architettura del borgo, inserito nel club dei più belli d’Italia, si distinguono u Palassiu di inizio Novecento, oggi cineteatro Giuseppe Cavallera, e la chiesa della Madonna dello Schiavo, che accoglie la statua lignea venerata dai tabarchini, simbolo di fede e unione solidale della comunità. Un’esperienza imperdibile è la cucina carlofortina. Fra maggio e giugno, un evento gastronomico internazionale ne esalta le specialità con competizioni culinarie e live cooking: è il Girotonno. Il tonno viene rivisitato in fantasiose ricette. Non da meno, è la pittoresca sagra del cus cus tabarkino, il 25 aprile. Per il soggiorno abbiamo scelto le strutture gestite da Carloforte suites: Acquamadre suite e Le saline suite.

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Definirle camere sarebbe riduttivo. Le Saline Suite, con i loro 30 metri quadri circa di superficie e i comfort da Hotel 5 stelle, sono il luogo dove cuore e mente possono abbandonarsi all’ozio. King Superior, Matrimoniale Deluxe, Matrimoniale Deluxe con vista sulle saline e Matrimoniale Deluxe. Aquamadre propone ai suoi ospiti quattro diverse camere con standard di eccellenza. Dettagli, finiture, soprammobili, arredamento: le camere di Aquamadre sono state realizzate con i migliori materiali e accessori disponibili in commercio. Il risultato va oltre il semplice alloggio di lusso, trasformando una vacanza, breve o lunga che sia, in un’esperienza destinata a imprimersi nella memoria, con la certezza di trovarsi nel punto più vicino al centro di Carloforte e ai suoi straordinari tesori.

Allora siete pronti per una vacanza alternativa in Sardegna? Mare si, ma non solo!

Elena VOLPATO

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