È stato un po’ come andare a casa di un amico il concerto di Fabrizio Moro, ieri sera in tour teatrale unplugged a Torino.
Non tanto perché il capoluogo sabaudo sia una città che ama o perché ormai in ogni tour Torino in qualche modo è tappa fissa, vuoi al Colosseo, oppure come al tempo degli esordi all’HIroshima non Amour. Lo abbiamo visto anche in altre occasioni e sappiamo quanto Torino gli piaccia.
Forse anche per questo, oltre che per lo show stesso, ieri sera sembrava davvero di essere in “casa Moro”. O forse per l’affetto di uno del fan club torinese, uno dei più fedeli d’Italia, che capitanati da Nemo lo segue e lo supporta in quasi l’80% delle tappe del tour.
L’unplugged infatti ha avuto un’ambientazione molto intima. Luci soffuse, un divano su cui il padrone di casa intrattiene gli ospiti con la chitarra, qualche spezzone della vita trasmessa in tv (in questo caso su maxischermo, ma è un dettaglio!) come ad esempio l’inizio dello spettacolo con degli estratti di anni passati, i ricordi delle persone importanti che hanno segnato la sua vita e adesso non ci sono più.
La scaletta ha presentato brani tratti da ogni suo disco, in ordine cronologico. Quelli che hanno segnato le tappe più importanti del suo percorso da inizio carriera fino ad oggi. Ma non solo: ci sono state alcune sorprese. Per la prima volta live Fabrizio ha eseguito anche brani totalmente nuovi, che saranno contenuti all’interno del suo prossimo progetto discografico, in uscita in primavera.
Fabrizio Moro invita tutti nel suo salotto buono e intimo.
A Torino Fabrizio Moro non era in forma esaltante e per questo la scaletta è stata rivista. Ma poiché era a “casa” con gli amici, non ha avuto problemi a dire che stava per rimandare “l’invito” a sedersi con lui in salotto, perché ha dovuto prendere antibiotici per essere lì e dare voce a una gran voglia di suonare. Non lo avesse dichiarato, nessuno se ne sarebbe accorto perché -come al solito- si è stato con una energia entusiasmante.
Con lui sul palco c’erano Danilo Molinari e Roberto “Red” Maccaroni alle chitarre, Luca Amendola al basso, Alessandro Inolti alla batteria e il Maestro Claudio Junior Bielli al pianoforte.
Il concerto è stato -come aveva preannunciato Fabrizio- “un viaggio raccontato, con una sceneggiatura scritta, dove la musica è protagonista. Un live con immagini e filmati inediti, canzone dopo canzone, ricordo dopo ricordo, emozione dopo emozione.
Fabrizio Moro ci ha fatto entrare a “casa” sua, per questo nuovo viaggio insieme. Ed è stato intensamente coinvolgente.
La fotogallery della serata è a cura di Renata Roattino @Jhonninaphoto