E’ Federica Brignone l’azzurra più vincente della storia dello sci. E proprio lei ha lanciato la sua “quinta traiettoria” a Cortina, al Lagazuoi EXPO Dolomiti, che per la prima volta vede in mostra tutte insieme, le sue “Traiettorie Liquide”, tappe di un progetto che nasce nel 2017.
Dal livello del mare a quota 2.732 metri, attraversando mari, laghi, fiumi e ghiacciai: le “Traiettorie Liquide” di Federica Brignone, partite dalle acque di Lipari nel 2017, sono arrivate tra le vette del Lagazuoi EXPO Dolomiti, il polo high tech situato dentro la stazione di arrivo della funivia Lagazuoi, tra Cortina d’Ampezzo e l’Alta Badia.
L’esposizione, inaugurata alla presenza della campionessa è stata inserita nel programma di Cortina tra le Righe, il festival della formazione e informazione giornalistica. Federica Brignone ha accompagnato i visitatori nelle tre sale per raccontare le tappe del suo viaggio: dal 2017 la campionessa di sci è stata tra le prime a dedicarsi a temi come la salute dell’acqua in ogni sua forma e la salvaguardia dell’ambiente.
Il concept
La donna dei record, prima italiana a conquistare la Coppa del Mondo generale e tre Coppe del Mondo di specialità in tre discipline diverse, è l’azzurra più vincente di sempre in Coppa del Mondo, cui vanno aggiunte tre medaglie olimpiche di cui due vinte a Pechino 2022, ha giocato su vari registri, passando dalla campagna di comunicazione all’educazione ambientale. Brignone ha messo la sua popolarità al servizio di un progetto di sensibilizzazione ideato da Giulia e Daniela Mancini, che gestiscono la sua immagine, con il prezioso contributo del fotografo Giuseppe La Spada, uno degli artisti visuali più interessanti ed originali del panorama internazionale.
«Come posso rendermi utile e portare un sassolino nel mucchio che formerà la montagna, ovvero la soluzione? – si è domandato Federica quando le è stato presentato il progetto – La mia risposta è stata: posso raccontarlo».
I photoshooting si sono affiancati a delle azioni di educazione ambientale rivolte anche ai bambini tramite una mascotte, la delfina Blue, che la sciatrice porta con sé in gara in tutto il mondo nel casco e nei guanti.
Ogni anno la campionessa sceglie una nuova sfida e punta i riflettori su un aspetto legato alla salvaguardia dell’ambiente e in particolar modo dell’acqua, fonte di vita sul pianeta. Come le traiettorie che Federica Brignone disegna sulla neve scendendo tra i pali di una pista da slalom o da discesa libera, così queste “Traiettorie liquide” permettono di tracciare un percorso virtuoso. L’ultima di queste esperienze è quella presentata al pubblico in anteprima assoluta a tema Decarbonizzazione proprio a Lagazuoi EXPO Dolomiti.

Le cinque Traiettorie Liquide
La prima tappa si è svolta nel 2017, in Sicilia, nelle Lipari, set di uno shooting fotografico inedito: aiutata da un team di sommozzatori Federica si è immersa in acqua in abbigliamento da sci, completo di casco, scarponi, sci e bastoncini, per attirare l’attenzione sui pericoli che corre il mare per colpa dell’uomo.
Nella seconda traiettoria, realizzata nel 2018, la sciatrice è tornata in acqua in piscina per un nuovo shooting, ma questa volta, in immersione, era circondata da imballaggi di plastica, proprio come accade alla fauna marina soffocata dai rifiuti.
Con la terza Traiettoria, nel 2019, Federica Brignone si è tuffata nelle acque del lago di Garda per dare vita a una staffetta di pulizia insieme ai bambini.

Nel 2020 per la quarta fase lo scenario è nuovamente cambiato: questa volta il set era il ghiacciaio vallivo dei Forni, sullo Stelvio, il secondo più grande italiano, che nell’arco di un secolo ha perso metà della sua superficie. Federica Brignone è stata ritratta con un abito bianco prodotto da materiale di scarto, un mantello tricolore e la Coppa del Mondo in mano, come una figura allegorica.
Realizzata a giugno 2022, la quinta traiettoria è decisamente suggestiva e molto impattante. Federica Brignone impersonifica il Pianeta Terra in condizioni pessime. Fede, ossia la Terra, sembra avere un’autonomia limitata tanto che la vediamo in una bolla che le cinge la testa e la isola, ancora per poco, da un’atmosfera disastrata. La sciatrice si trova, dunque, a dover affrontare una vera e propria lotta per la sopravvivenza: la sola via per raggiungere la salvezza è proprio la decarbonizzazione, conseguibile attraverso un passaggio dalle fonti energetiche fossili a quelle rinnovabili e solamente attraverso un percorso condiviso con l’intero ecosistema.

Nella Quinta Traiettoria Federica Brignone propone di seguire in modo quanto più concreto possibile la via della decarbonizzazione, ossia adottare negli ambienti di vita quotidiani, a partire dalle nostre azioni e dalle nostre case, comportamenti e stili di vita che favoriscano riduzione e abbattimento delle emissioni di CO2, favorendo sistemi energetici sostenibili.
Un esempio da atleta, donna ed essere umano responsabile, non necessariamente nell’ordine.
photo credit: Giuseppe La Spada – Claudio Errico – La Presse: Gian Mattia D’Alberto e Stefano Bertolino