Festival della leggerezza

Festival della leggerezza. 1a Edizione.

Festival della Leggerezza. Già il nome intriga e fa venir voglia di viverlo. Per cui, tutti pronti, perché ormai è ai blocchi di partenza. C’è lo spunto dalle idee di Calvino. C’è una associazione innovativa. C’è una città aperta alle novità. C’è la voglia di fare bene. 

La prima edizione del “Festival della Leggerezza” è pronta a prendere vita, ospitata nel suggestivo Monastero di San Biagio a Mondovì nei giorni 22, 23 e 24 settembre. Questo straordinario evento è reso possibile grazie al generoso finanziamento della Fondazione CRC e gode del patrocinio e della partecipazione attiva del Comune di Mondovì.

Il Festival della leggerezza. Un omaggio a Calvino.

Il festival è concepito come un omaggio alle visioni di uno dei grandi luminari della letteratura italiana, Italo Calvino, concentrandosi in particolare sulle sue “Lezioni Americane,” dove sviluppa il concetto di leggerezza come mezzo per elevarsi al di sopra della pesantezza della vita quotidiana. Questo concetto centrale del festival si materializza in una serie di incredibili esperienze culturali, tra cui concerti emozionanti, workshop teatrali coinvolgenti, spettacoli di alta qualità, momenti di benessere e l’opportunità di gustare alcune delle prelibatezze locali.

Nell’anno del centenario della nascita di Italo Calvino, il festival dedica uno spazio speciale per onorare questo grande narratore, grazie alla collaborazione con l’associazione “Gli Spigolatori” di Mondovì.

Gli elementi cardine del festival.

Uno degli elementi centrali di questa prima edizione è il pianoforte, un versatile strumento che esprimerà la leggerezza in tre diverse forme: dalle performance di cantautori alla sperimentazione neoclassica, fino alla rivisitazione della musica techno suonata dal vivo al pianoforte a coda. Artisti di fama internazionale come Dolcenera, Fabrizio Rat, Roberto Cacciapaglia, Iosonocobalto, Marta Raviglia, Narcissist Afterpary e Rythmē Open air sono solo alcuni dei nomi che faranno parte della lineup, che è ancora in fase di aggiornamento.

L’area live del festival offrirà anche performance speciali ispirate a Tiny Desk, caratterizzate da set intimi e spesso acustici, che porteranno musicisti locali e ospiti a condividere il palco in jam session aperte. Inoltre, il festival collaborerà con l’associazione Spigolatori, che presenterà un ricco programma di letture, conversazioni e presentazioni. Mondovì e il monregalese sono terra di vino buono. Quindi, tra le collaborazioni confermate, La Fabbrica delle Bambole, una compagnia teatrale, accompagnerà gli spettatori in un’esperienza coinvolgente che combina l’amore e la degustazione di vino.

Musica, cibo, yoga e tecniche olistiche.

Oltre all’area dei concerti e dei DJ set, il festival offrirà anche un’area dedicata al benessere, con laboratori, percorsi di benessere e sessioni di yoga. L’area “Bere e Mangiare” sarà una delizia per i sensi, con un focus sulle produzioni e i sapori locali. Il tutto sarà ambientato nel magnifico Monastero di San Biagio.

Il Festival della Leggerezza mira a coinvolgere attivamente la comunità creativa locale, e a tal scopo è stata lanciata una “call” aperta a giovani e non, residenti nella provincia di Cuneo chiusa il 10 settembre.

Questa call era suddivisa in diverse categorie, tra cui musicisti, performer, artisti visivi e operatori del benessere e rappresenta un’opportunità unica per esprimere la propria creatività nel festival, per chi è stato selezionato nelle varie aree.

Le ragioni del festival nelle parole di Valentina Gallo, Direttrice Artistica.

Valentina Gallo, direttrice artistica del Festival della Leggerezza, condivide la filosofia che ha ispirato la creazione di questo evento: “Abbiamo concepito questo festival perché sentivamo la necessità di creare uno spazio culturale olistico, incentrato sul benessere, dove le persone possano condividere stimoli culturali, liberarsi dalle fatiche quotidiane e riscoprire la vita attraverso l’arte e la cultura. Desideravamo un ambiente inclusivo che favorisse l’incontro tra diverse esperienze e puntasse a scoprire ciò che ancora ci è sconosciuto. Inoltre, volevamo portare un’offerta culturale di alta qualità in una zona di provincia, rendendo la cultura accessibile a tutti.”

Un’importante nota di merito è che una parte dei proventi del festival sarà destinata a sostenere le attività della Casa do Menor in Brasile, Guinea-Bissau e Italia, contribuendo così a far conoscere questa associazione e lo straordinario spazio del Monastero di San Biagio.

Il countdown è cominciato. Tra una settimana tutti più leggeri!

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