ASMR. È una delle parole e delle mode/tendenze/curiosità di cui si sente più parlare in questi ultimi mesi, molto presente anche in nelle ricerche di Google. È l’ASMR, un acronimo che in inglese corrisponde alla definizione “Autonomous Sensory Meridian Response”. In italiano si traduce in “Risposta Autonoma del Meridiano Sensoriale”. Tutto chiaro quindi? No. Per nulla. Almeno non per il povero scrittore curioso.
E allora, ho deciso di informarmi e cercare di approfondire. E ho chiesto aiuto a Erica Molinari, una delle top ASMR Artist più famose in Italia -nome in codice Ninfea- con un seguito su YouTube di ben 40.000 followers che ha cercato di chiarirmi i concetti base.
“L’ASMR -mi dice Erica- è quell’insieme di sensazioni piacevoli che accompagnano l’ascolto di certi tipi di suoni o la visione di alcuni gesti lenti e pacati. Ciò che si prova possono essere brividi lungo la schiena, formicolii dietro la testa o semplicemente un senso di estrema rilassatezza che può calmare i nervi o addirittura conciliare il sonno”.
Mi pare una cosa bella, meravigliosa. E allora perché non tutti la conoscono e la praticano?
“Beh – continua Erica- perché non tutti, provano queste belle sensazioni. La popolazione si spacca a metà: chi riesce a trovare giovamento e benessere dalla visione di video ASMR e chi proprio non riesce a sopportarli. In quest’ultima categoria spesso rientrano le persone misofoniche, intolleranti a certi tipi di suoni, come ad esempio quello della masticazione”.
Cerchiamo di approfondire allora. Il fenomeno, nato e teorizzato nel 2010, è esploso su YouTube negli ultimi anni e, nel 2023, è davvero difficile non averne mai sentito parlare, visto che ha attirato l’attenzione anche dei media tradizionali.
Prima di fare una breve panoramica delle categorie e delle tecniche che vengono utilizzate nell’ASMR è importante definire due concetti che sono alla base della comprensione di questo fenomeno: i triggers e i tingles.
I triggers sono gli stimoli sonori o visivi che scatenano quella sensazione di benessere e quei brividi piacevoli che provano le persone sensibili all’ASMR. I tingles sono proprio i brividi stessi o quello che molti definiscono “orgasmo cerebrale”.
Esistono moltissimi triggers e tipologie di ASMR che, a seconda della sensibilità individuale, possono provocare profondi stati di rilassamento o, appunto, i cosiddetti tingles. Vediamoli insieme.
I triggers e le tipologie di ASMR
Camera brushing: è un trigger di tipo visuale. Attraverso l’utilizzo di un pennello da trucco o di un pon pon si sfiora la fotocamera, come se si accarezzasse chi c’è dall’altra parte. Solitamente si esegue il movimento in modo lento e ravvicinato.
Crinkle sounds: è una tipologia di suono “croccante”, come può esserlo un pacchetto di patatine che viene maneggiato. Di solito si utilizza la plastica o certi tipi di carta. È piuttosto importante essere delicati nella produzione di questo trigger perché si tratta di suoni piuttosto forti.
Eating sounds: come il nome può già suggerire, è il suono della masticazione. Negli ultimi anni, soprattutto in Corea e negli Stati Uniti sono diventati molto popolari gli “ASMR mukbang”, un genere di video nel quale si mangia davanti alla fotocamera. Gli eating sounds possono essere accompagnati da chiacchiere in whispering o soft spoken, oppure possono essere incentrati unicamente sui suoni di masticazione.
Fabric sounds: è il suono dei tessuti, che possono essere semplicemente maneggiati, ma anche stirati, piegati o stropicciati.
Finger fluttering: è un movimento rapido delle dita che sfregano tra loro. Il risultato è un suono che sembra quasi il frullo delle ali di un uccellino. In genere viene sfruttato l’effetto stereo dei microfoni professionali, per creare un effetto avvolgente.
Hand movements: è un trigger visivo che si basa sul movimento lento delle mani che, in alcuni casi, possono anche avvicinarsi alla fotocamera quasi a voler accarezzare chi si trova dall’altra parte.
Inaudible: è un tono di voce talmente sussurrato da risultare appunto inaudibile. Il fatto di non capire ciò che viene detto è proprio la caratteristica di questo trigger che richiama un po’ il suono di chi sta studiando accennando appena a fior di labbra ciò che sta leggendo.
Kiss sounds: è il suono dei baci. Possono essere più o meno ravvicinati al microfono e si può scegliere se schioccarli con una mano davanti o meno: il suono sarà leggermente diverso nei due casi.
Mic brushing: è il suono prodotto da un pennello che viene passato sulla spugna o sulla griglia del microfono. Il risultato è molto differente a seconda del microfono utilizzato e può essere più o meno intenso in base alla pressione che viene data al pennello.
Mouth sounds: sono i suoni della bocca ed esistono svariate sotto categorie che possono definire i diversi tipi di mouth sounds esistenti.Uno dei più popolari è il tongue clicking, ovvero lo schioccare delicato della lingua sul palato.Poi vi sono i wet mouth sounds che ricordano un po’ il suono della masticazione o del chewing-gum. Infine c’è la categoria più nutrita degli unusual mouth sound, cioè parole o suoni fatti con la bocca che insistono su determinate consonanti (es. tico tico, stipple, point, zac, ecc…). Spesso sono abbinati anche a hand movements o a brushing camera.
Page flipping: è il suono che viene prodotto quando si sfogliano le pagine di un libro o di una rivista.
Asmr roleplay
Roleplay: è il genere più particolare e spesso amato dell’ASMR. Nei roleplay il creator interpreta un ruolo e interagisce con il fruitore, immaginando di averlo davvero davanti. Spesso i roleplay rievocano situazioni rilassanti che le persone hanno già vissuto, magari nell’infanzia. Ne esistono di tutti i tipi e, usando un po’ di fantasia, si può davvero interpretare qualsiasi personaggio, anche storico o di fantasia. Tra i roleplay “classici” più amati ci sono: roleplay medico, roleplay di trucco, roleplay spa, roleplay parrucchiere e in generale tutti quei giochi di ruolo che prevedano la simulazione di un’interazione tra le due parti.
Scratching: è il suono dello sfregamento delle unghie su determinate superfici, spesso ruvide. Si possono utilizzare oggetti zigrinati, con paillettes, con texture irregolari. Meglio utilizzare delicatezza in quanto è un suono che può risultare piuttosto intenso.
Soft spoken: è un tono di voce estremamente pacato e calmo, ma non sussurrato. È un parlare a bassa voce, possibilmente senza troppe variazioni nel tono.
Sticky fingers: è il suono delicato delle “dita appiccicose”. A volte si può ottenere questo genere di suono con lo scotch, oppure applicando della crema mani e toccando oggetti in plastica.
Tapping: è il suono prodotto dal tamburellare delle unghie su diversi materiali. Può essere più o meno lento, più o meno intenso e risulta molto diverso a seconda dell’oggetto su cui lo si fa. È molto apprezzato sul vetro, sul legno, sulla plastica o sul cartone.
Typing sounds: è il suono prodotto dal picchiettare delle dita su una tastiera. Spesso presente in molti roleplay, lo si può trovare anche come trigger principale di un video.
Water sounds: è il suono dell’acqua, che si può produrre in vari modi: agitando una boccetta, spruzzando dell’acqua con uno spray (ad esempio sopra una superficie di plastica), versando una bevanda all’interno di una tazza, ecc… sono tutti suoni molto diversi tra loro.
Whispering: è forse il frigger più conosciuto e utilizzato. Si tratta della voce sussurrata, ma comprensibile. Può essere più o meno close up a seconda della distanza che il creator tiene dal microfono.
Word repetition: è un genere di ASMR che si basa sulla ripetizione di certe parole. In genere si scelgono parole che contengono consonanti adatte alla stimolazione di tingles come: T, R, C.
ASMR come moda, come momento ludico emozionale e/o di relax, quindi, mi viene da dire. Un momento per se stessi alla ricerca di un piacere che è frutto di un coinvolgimento sensoriale a livello uditivo.
“in realtà no -mi dice Erica- la scienza se ne sta interessando attivamente. Ad esempio
Marco Mozzoni, neuropsicologo e psicoterapeuta, specializzato in ipnosi clinica, ha scritto il libro “ASMR. La rivoluzione dei sussurri” nel quale ha indagato il potenziale dell’ASMR nel regolare le emozioni, nel promuovere il benessere individuale, ma anche una sensazione di connessione interpersonale. Una direzione che i ricercatori stanno oggi iniziando a prendere è l’indagine dei benefici terapeutici dell’ASMR per affrontare problemi quali l’ansia, la depressione o l’insonnia”.
L’ASMR potrebbe dunque non essere semplicemente utilizzata a scopo ricreativo. Mozzoni infatti, in una recente intervista, ha anche riportato uno studio dell’italo-britannica Giulia Poerio e colleghi dell’Università di Sheffield secondo il quale i filmati ASMR possono indurre in alcune persone non soltanto piacevoli sensazioni soggettive, ma anche modificazioni oggettive fisiologiche misurabili, come ad esempio il rallentamento del battito cardiaco e l’aumento della conduttanza cutanea, concludendo che questa tecnica può avere effetti terapeutici per la salute fisica e mentale.
In conclusione, l’ASMR è un fenomeno nuovo che, però, ha saputo conquistare moltissime persone che quotidianamente ne traggono benefici. Anche i più scettici dunque dovrebbero dargli una chance!
Ne riparleremo e approfondiremo, ancora con Erica Molinari, che abbiamo scoperto essere una creatrice non solo di ASMR ma in molti campi. Per chi è curioso …ecco il sito www.ericamolinari.it!