I recensori compulsivi di TripAdvisor sono una categoria pericolosa che può influire sulla reputazione di un ristorante. Un po’ di bon ton non guasterebbe
Ma chi sono costoro? In genere, persone normali, senza grande esperienza in ristorazione, persone che hanno, loro malgrado, scoperto che la propria opinione poco interesserebbe alle grandi platee di esperti. Persone che, nella maggior parte dei casi, nutrono lo smodato desiderio di apparire e che antepongono alla personale esperienza gastronomica una foto e un testo da pubblicare per comunicare al mondo il loro “io, là ,ci sono stato!”.
Mi piace il buon mangiare e il buon bere e, negli anni, non solo spinto dalla passione, ma anche grazie al mio lavoro, ho avuto il piacere e privilegio di mangiare in ristoranti di ogni ordine e categoria.
Una parte del mio budget domestico l’ho, da sempre, riservata al “mangiare fuori casa” augurandomi, ogni volta, che i denari venissero spesi bene e che l’esperienza restasse positivamente fissata nella mia memoria.
Grazie alla mia formazione professionale, sono arrivato al punto di essere in grado di valutare tutti gli aspetti tecnici che influiscono sul gradimento di un piatto, sul servizio e sull’atmosfera del locale. Non sono un recensore compulsivo ( e mi piace usare il bon ton) e le mie opinioni in TripAdvisor, pur avendo superato i 40.000 lettori, sono solo poche decine; preferisco scrivere solo di esperienze positive, recensendo negativamente solo quei luoghi che hanno abusato della mia pazienza e dove mi sono sentito veramente preso in giro, limitandomi a descrivere il fatto in base all’esperienza personale, senza generalizzare o infierire.
Al ristorante, vengo spesso invitato e spesso invito amici, colleghi e clienti; proprio tra questi ultimi, ho scoperto che si nasconde qualche recensore compulsivo, spesso privo di quel minimo di bon ton che aiuterebbe.
Vorrei terminare questo mio scritto con un appello….:
Caro recensore compulsivo, prima di scrivere e pubblicare le tue valutazioni, negative o positive che siano, assicurati che le stesse provengano da un’oggettiva analisi supportata da tue reali competenze in materia; prima di impugnare il tuo “smartphone” per riempire di critica distruttiva il tuo piccolo spazio nei social, prova ad esprimere le tue perplessità direttamente al ristoratore per metterlo nelle condizioni di risolvere immediatamente il tuo problema e, soprattutto, …
evita di recensire un ristorante che forse non ti saresti mai potuto permettere, dove sei stato invitato e dove non hai pagato, di tasca tua, il conto.