Il Polo, uno sport che di certo non è alla portata di tutti, non solo per l’attrezzatura che richiede, almeno tre destrieri e una certa capacità di cavalcare, si va affermando più come evento catalizzatore di interesse che come disciplina vera e propria. Ma 150 tesserati italiani ci sono, abbastanza per dar vita a partire e tornei qua e là per la penisola, come proposti da Italia Polo Challenge.
Il Polo è un gioco che presume un grande campo erboso due squadre di quattro giocatori e le lunghe mazze con la palla. A Cortina, nell’ambito dei grandi eventi che scandiscono le stagioni della località dolomitica, regina delle Montagne più belle del mondo, non poteva mancare un evento sui generis.
Il Polo sulla neve non è nuovo da queste parti: 32 anni fa, nel 1989, anno in cui per la prima volta e con una proposta che solo St. Moritz aveva sperimentato, sul lago di Landro ghiacciato, fu stabilito l’inizio di una grande tradizione.
Il De La Poste è sempre stato il quartier generale della manifestazione, e anche il padre dell’attuale proprietario, Gherardo Manaigo, Renato, si era appassionato a questo curioso sport quando gli fu proposto di appoggiarne lo svolgimento nella località mondana.

Dopo il fortunato debutto dello scorso anno, il polo sulla neve con la sua formula “arena” conferma la sua presenza nel bouquet cortinese replicando un successo annunciato, nonostante le varie problematiche oggettive. L’unione di forze della Federazione Italiana Sport Equestri, del Comune di Cortina d’Ampezzo e di Italia Polo Challenge, hanno fatto sì che si potesse assistere a un evento attraente e del tutto atipico.
Italia Polo Challenge sviluppa un circuito di tornei itineranti in location di prestigio nel Bel Paese. Si tratta di test match in cui i “paron” (una specie di incrocio fra sponsor capitano e allenatore) schierano una squadra ridotta, ma l’agone, le regole, la spettacolarità sono le stesse, se non aumentate dalla bianca coltre che ricopre il campo.

Si diceva che il polo su neve fa il suo esordio a Cortina nel 1989, sull’esempio dell’analoga iniziativa organizzata a St. Moritz già nell’85. Promotori, tre amici romani appassionati di polo – Italo Focacci, Fabrizio Bogiankino, Corrado Pantanella e Renato Manaigo, come detto in precedenza, quest’ultimo conosciuto e stimato proprietario dell’Hotel de la Poste, albergatore di Cortina sempre alla ricerca di novità ed eleganza.
Il primo “campo” fu individuato sul lago ghiacciato di Landro, tra Cortina e Dobbiaco, con quattro squadre che si sfidarono in un torneo davanti ad un pubblico costituito in gran parte da amici, familiari dei giocatori e appassionati di polo. I team di Italia, Inghilterra, Olanda e Belgio si sfidarono in quella che venne definita la ‘Presidential Cup’. Due anni dopo si stabilì di installare il campo di gioco sul lago di Misurina, in una magnifica posizione aperta e assolata, adagiata ai piedi di montagne di oltre tremila metri d’altezza. Certamente il miglior campo di gara che si potesse trovare!
Il 2002 ha, per così dire, segnato l’inizio di un nuovo ciclo completamente rinnovato dal titolo ‘Cortina Winter Polo Gold Cup’ che ha riscontrato un notevole successo.

Nel 2013 e nel 2014 il polo su neve, causa la non sufficiente glaciazione del lago di Misurina è stato disputato al Centro Sportivo Antonella Rigo di Fiames, nell’area limitrofa alla Statale Alemagna.
Nel 2020 Cortina d’Ampezzo ha invece tenuto a battesimo, con il debutto di Italia polo Challenge il primo match in assoluto su neve in notturna, giocato con la formula dell’Arena Polo con squadre formate da tre giocatori ciascuna in un campo di dimensioni ridotte.
Interessante sport, davvero.