Il Codacons attacca “in favore dei consumatori”. Ma sebbene ogni istanza non sia condivisibile, sul bonus vacanze diamo loro ragione.
Secondo noi, la battaglia sui voucher a risarcimento dei servizi non goduti per via del lockdown non è stata del tutto supportata da un senso di giustizia, ma piuttosto per “fare proseliti” (in questo caso aderenti alla associazione, portatori di una piccola quota).
Onestamente la richiesta di restituzione del denaro da parte di compagnie aeree, tour operator, agenzie di viaggio, agli utenti che avevano pre pagato i servizi oppure opzionati con caparra, sebbene in linea di principio giustissima, in pratica avrebbe messo la parola fine a tutte queste attività.
E questo sarebbe stato molto peggio per il sistema, già sull’orlo del baratro.
Detto questo, sul tema del bonus vacanze, ennesima turlupinatura propagandistica, dopo che il ministro Franceschini ha rivendicato il successo dello strumento nato per incoraggiare il turismo, ma che finora ha prodotto numeri assolutamente deludenti, ci sentiamo di dire che Codacons ha ragione. Fanno sapere dal Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, questa è la giusta dicitura, che …“quella di Franceschini è pura propaganda: la realtà è sotto gli occhi di tutti e racconta di un flop clamoroso.
Il bonus vacanze è uno strumento nato male, complicato e del tutto inadatto al momento economico che stiamo vivendo. Non esiste un archivio unico con la lista di tutte le strutture aderenti, la procedura è complessa e confusa sul punto dei rimborsi, tanto che solo 1 albergo su 10 ha scelto di aderire al progetto”.

Le prove del flop, ad onta delle dichiarazioni trionfalistiche del titolare del Mibact, sono tante: l’esiguo ritorno effettivo (60 milioni di euro totali), i numeri assolutamente ridotti dei partecipanti (140mila famiglie, su una platea di 30 milioni di italiani in odore di vacanza), la distribuzione diseguale tra Regioni: tre di queste (Emilia-Romagna, Puglia, Toscana) hanno raccolto più di un terzo dei bonus erogati, mentre per quanto riguarda le altre sono arrivate solo le briciole (in Piemonte è stato speso appena lo 0,5% del totale erogato finora dallo Stato; a Piacenza, finora, sono stati erogati “nientepopodimenoche” 2 bonus vacanza in totale).
Altro che bonus vacanze!