Non è una gara di sci comune e, proprio per questo, va presentata con un’altra dignità.
La 3TRE di Madonna di Campiglio è la quarta ga,,ra più antica del mondo, la più vetusta d’Italia, un paese che ama lo sci, meglio dire d’Europa, dove nacquero le competizioni sciistiche, e il 22 dicembre proporrà la propria magica 69° edizione, che culminerà nel rush finale del canalone Miramonti

E allora il tour di presentazione ed avvicinamento alla gara, una delle “classiche” della coppa del Mondo di sci ha visto una location d’eccezione la Casa Museo Renzo Savini, ospiti di Benedetta, che ha aperto le porte di un luogo caro ad un grande amante di Campiglio, suo padre, perché, si sa, i bolognesi hanno questa passione per la montagna.
La gara più antica d’Italia, nel suo momento di presentazione ha visto testimonianze importanti come Lorenzo Conci presidente del Comitato Organizzatore 3Tre e neo consigliere federale per il quadriennio che culminerà con i Giochi Olimpici Milano-Cortina del 2026FISI,
Tullio Serafini presidente dell’Azienda per il Turismo di Madonna di Campiglio, Matteo Bonapace Direttore apt, Monica Bonomini presidente Consiglio del Comune di Pinzolo/Madonna di Campiglio, Alessandro Russello Direttore del Corriere di Bologna e del Corriere del Trentino, ma soprattutto chi quella gara l’ha fatta arrivando IV in tempi recenti, l’emilianissimo Giuliano Razzoli oro olimpico Vancouver 2010 che anche per quest’anno, da vero veterano, sarà nuovamente in pista, e Ivano Edalini, che invece la vinse nel 1986, che per l’occasione sfoggiava la “Maglia Fulmine” che ricorda il suo successo.
Ma come si fa a presentare una gara così? Ci ha pensato Paolo Luconi Bisti storico della 3Tre che ha raccontato aneddoti e fatto vedere le foto dell’evoluzione di Madonna Campiglio.
«Campiglio ha 10 secoli di storia sulle spalle e, pare, il primo abitante si chiamasse Raimondo – spiega lo storico – Si trova a 1500 mt di altitudine nel parco Adamello Presena, al cospetto delle Dolomiti del Brenta. Nel 1872 sorse il primo albergo, e divenne una località prediletta (come ricordato da Benedetta Savini) della nobiltà Austroungarica. Nel 1910 i primi sciatori iniziarono a popolare gli splendidi pendii finché nel 1947 si dette vita ad una gara che comprendesse le tre discipline alpine la 3TRE.
Il resto è storia recente, quella di una gara (e della località che la ospita con uno dei due unici slalom notturni, l’altro è a Schladming) che ha 72 anni di storia e 68 edizioni, sinora, al suo attivo, inserita in quella cornice mondiale che è il circuito della Coppa del Mondo nata nel 1967».

«La famiglia Savini è ambassador d’eccellenza della magia di Madonna di Campiglio” ha commentato Tullio Serafini, presidente dell’apt di Madonna di Campiglio – sia per l’amore che Renzo Savini portava alla nostra località, sia per l’espressione della sua arte che voluto abitasse anche la sua casa sulle nostre montagne oltre all’attuale casa museo di Bologna arricchendo di passione e luce la nostra comunità».
Madonna di Campiglio negli anni è cambiata, divenendo una località a la page…quasi troppo…
«La stagione invernale è vicina– ha aggiunto Matteo Bonapace, direttore apt – apriremo gli impianti il 19 novembre per inaugurare insieme l’inverno 2022-’23 con le prime curve al Grosté e tutto ciò che ruota attorno allo sci, con la sua ricetta unica di natura, tradizioni, sci e vita comunitaria».

Dopo Bologna, il tour di avvicinamento alla Coppa del Mondo di sci continuerà a Roma, in Campidoglio, il 10 novembre e successivamente farà tappa a Milano, prima di quel fatidico 22 dicembre che vedrà di nuovo tutti riuniti a Madonna di Campiglio per la mitica 3TRE stravinta da Zeno Colò nella sua prima edizione che ha comunque annoverato Tomba, Rocca, Edalini, Mair, Thoeni, Gros, Radici oltre ai migliori nomi dello sci fra cui spicca il gigante Stenmark, che ha collezionato 82 vittorie in Coppa del Mondo.