Rivoluzione americana
Boston 1770 circa

La Boston della Rivoluzione Americana: cinque “historic landmark” simboli di democrazia e libertà

A Boston, comunque ti giri, respiri aria rivoluzionaria., quella della Rivoluzione Americana. La più europea delle metropoli americane ma anche la più ribelle. Tutto iniziò qui, per la liberazione dall’oppressione coloniale britannica.

Rivlzione amricana

A Boston puoi viaggiare indietro nel tempo all’epoca della Rivoluzione Americana semplicemente passeggiando; capirne le persone, gli eventi, gli ideali di quei tempi, percorrendo il Freedom Trail, in un grande salto immaginario, reso possibile dai luoghi disposti lungo questo “cammino” che raccontano di quell’epoca storica, quando i bostoniani ed altri coloni condividevano una nozione di libertà come qualcosa di prezioso per cui valesse la pena lottare e, a volte, morire.

Attorno al 1870, permeati dallo spirito del centenario della nazione, i Bostoniani iniziarono a proteggere gli edifici della precedente epoca coloniale e rivoluzionaria, simbolo delle lotte contro le regole del governo britannico. Un secolo dopo, nel 1974, il Congresso si assicurò che ci fosse una continuità a questi sforzi per la conservazione di elementi importanti della tradizione americana, creando il Boston National Historic Park.

La rivoluzione Americana rivive a Boston

Boston
La consegna della prima bandiera americana tessuta da Betsy Ross

Oggi, questo parco storico nazionale comprende campanili di chiese, grandi spazi di raduni, campi di battaglia e la più antica nave da guerra americana; il parco miscela edifici storici e paesaggi che appartengono alla città, allo stato del Massachusetts, al governo federale e a organizzazioni private.

Per visitarli basta girare a piedi, oppure usufruire del sistema di trasporti: la “T”,  la metropolitana, con le sue diverse linee rossa, verde, blu, arancione e argento.

I luoghi della Rivoluzione Americana, dello spirito e del cuore lungo il Freedom trail raccolgono luoghi dove i cittadini si riunivano per affermare i propri diritti, esercitare le proprie milizie, seppellire i propri morti, educare i propri giovani, gestire le proprie congregazioni religiose e proteggere la proprietà dall’intromissione britannica.

Alcuni di essi sono davvero importanti. Vediamoli…

Park street Church

Rivoluzione Americana
Park Street church

La chiesa evengelica congregazionale di Park Street, fondata nel 1804, è una chiesa storica, ancora attiva all’angolo di Park e Tremont Street. Conserva un elegante campanile bianco alto oltre 60 metri, con il suo carillon che suona due volte al giorno; un tempo era il primo punto di riferimento che i viaggiatori vedevano quando si avvicinavano a Boston.

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Park Street church in una rappresentazione d’epoca

Dopo 200 anni, la chiesa è ancora impegnata in questioni sociali: con una scuola superiore privata – Boston Trinity Academy – per aiutare ad affrontare le esigenze educative del centro-città di Boston, supporta associazioni per i senzatetto come Boston Rescue Mission e Park Street Starlight Ministry, collabora con i centri di gravidanza Daybreak Pregnancy Resource Center and A Woman’s Concern, fornisce lezioni di inglese per studenti internazionali e immigrati.

Permeata di una forte storia teologica, è forse più conosciuta per il suo ruolo nella giustizia sociale e nei diritti umani poiché  fu tra le prime congregazioni ad affrontare la riforma carceraria, l’istruzione, il suffragio femminile e l’anti-schiavismo. Qui l’inno “America” fu cantato per la prima volta e l’abolizionista William L. Garrison tenne il suo primo discorso nel 1829.

 Old south meeting house

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Old south meeting house

Costruita nel 1729 quale luogo di culto per i Puritani, era l’edificio più grande nella Boston coloniale. È situata all’angolo tra Milk e Washington Street, nella zona di Downtown Crossing.  Nei giorni della Rivoluzione Americana, i cittadini vi si riunivano per sfidare il governo britannico, protestando sul Massacro di Boston e sulla tassazione del thè.

Durante il periodo coloniale, i membri della congregazione di Old South includevano la poetessa afroamericana Phillis Wheatley, i leader patrioti Samuel Adams e William Otis, William Dawes, che cavalcò con Paul Revere a Lexington nel 1775 e Benjamin Franklin.

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Da una stampa d’epoca, l’interno della Old south meeting house

Il 16 Dicembre 1773 oltre 5mila persone si affollarono nella meeting house per discutere la controversa tassa sul thè. Quando l’ultimo tentativo di compromesso fallì, Samuel Adams lanciò il segnale che diede inizio al Boston Tea Party ed i Sons of Liberty gettarono 342 casse di foglie della preziosa bevanda nelle acque del porto al Griffin’s Wharf.

Oggi è un luogo ancora attivo per riunioni, un paradiso per la libertà d’espressione e sede museale dell’esposizione “Voices of Protest”.

L’orologio della torre fu creato nel 1766 da Gawen Brown, il principale orologiaio del New England, ed installato nel 1770. La campana di bronzo  dell’orologio fu realizzata nel 1801. Originariamente creata per la città di Westborough (Massachusetts), risuonò da una serie di chiese della città fino al 2007. Il 16 ottobre 2011 è stata installata sulla torre della Old South Meeting House. Nel 2020 la Old South Association di Boston si è fusa con la Bostonian Society, formando Revolutionary Spaces, che ora gestisce sia la Old South Meeting House che la Old State House.

 Old State House

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Una vecchia immagine della Old State House

Costruita nel 1713, nota come “Town House” fino alla Rivoluzione, fu il centro del governo reale nella Massachusetts Bay Colony e il punto focale di molti degli eventi più drammatici della Rivolta. Alla sua sommità le statue del leone e dell’unicorno.
Il massacro di Boston si svolse proprio qui il 5 marzo 1770: un mosaico circolare di mattoncini rossi e porfido ricorda il triste episodio storico.
La Dichiarazione di Indipendenza fu letta per la prima volta a Boston proprio dal balcone dell’ Old State House, il 18 luglio 1776.

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La Old State House oggi

È il più antico edificio pubblico sopravvissuto a Boston. Nel corso della sua storia, i tribunali e la città, lo stato e il governo coloniale si sono incontrati qui. Il secondo piano ospitava la Camera del Consiglio del Governatore Reale, la Sala dei Rappresentanti e la Corte Suprema. L’assemblea che si riuniva nella Sala dei Rappresentanti fu uno degli organi più democratici del mondo coloniale e fu la prima galleria pubblica nel mondo occidentale, dove i cittadini potevano osservare il governo in azione.

Oggi, all’ombra dei grattacieli del centro di Boston, l’Old State House racconta la storia del ruolo di Boston nella Rivoluzione Americana e la sua connessione con la lotta americana per creare e sostenere una società libera.

L’11 luglio 1976 la regina Elisabetta II di Inghilterra, visitò Boston per le celebrazioni del bicentenario degli Stati Uniti e vi tenne un importante discorso. È un punto di riferimento storico nazionale, un punto di riferimento di Boston e un sito all’interno del Parco Storico Nazionale di Boston sul Freedom Trail.

 Faneuil hall

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Una veduta aerea notturna dell’area della Faneuil hall

L’antico edificio del mercato costruito nel 1742, sorge nel luogo dove fu il primo molo cittadino ed è spesso chiamato Cradle of Liberty. Al pian terreno si svolgeva il mercato alimentare, mentre al secondo piano il “mercato delle idee”.

Le riunioni si tenevano qui tra il 1764 e il 1774 nella Great Hall al secondo piano, teatro di numerosi meeting di bostoniani che espressero il dissenso verso la politica oppressiva del parlamento britannico. Si sentiva la voce di Samuel Adams e altre  grida di protesta contro l’imposizione di tasse sulle colonie. Faneuil Hall divenne il cuore pulsante dell’attività rivoluzionaria a Boston.
L’edificio venne ampliato nel 1806 dal grande architetto Charles Bulfinch.

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La Fenuil Hall nel 1926

Abolizionisti di colore, Douglass, Garrison e Lucy Stone nell’800 vi portarono le proprie lotte contro la schiavitù. La conservazione dell’unione, la temperanza e il suffragio delle donne furono oggetto di grandi riunioni qui.

Ancora oggi Faneuil Hall è un forum di dibattito su questioni contemporanee. Al terzo piano esiste un museo di armamenti della Ancient and Honorable Artillery Company of Massachusetts fondata nel 1638 per la difesa della colonia.

Sul tetto si erge ancora la banderuola segnavento dorata a forma di cavalletta forgiata nel 1742 da Deacon Shem Drowne, intatta e splendido esempio d’arte coloniale.

Old north Church

Rivoluzoine Americana
Old North Church, 1723Boston Public Library

È la chiesa più antica di Boston (1723) ed ancora oggi è attiva. La sera del 18 aprile 1775, il sagrestano della chiesa, Robert Newman salì sul campanile e tenne alte due lanterne come segnalazione al patriota Paul Revere, che gli inglesi stavano marciando a Lexington e Concord dal mare e non via terra . Fu allora che assurse agli onori della cronaca e fu proprio questo importante evento che accese la miccia della Rivoluzione Americana.
In quegli anni, alla vigilia della Rivoluzione, un numero consistente di fedeli era leale al re britannico e molti di loro ricoprivano posizioni nel governo reale, rendendo ancora più straordinaria la fedeltà di Robert Newman alla causa patriottica.

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Segnali dal campanile della North Old Church come ai tempi di Robert Newman e Paul Revere

Ogni anno la chiesa dà il benvenuto a oltre 500mila visitatori per vivere questo importante monumento alla libertà. Nel corso dei suoi 300 anni di storia, molte persone  hanno varcato la soglia della Old North Church e si sono sedute nei suoi banchi a scatola. Nel campus della chiesa si visita l‘Ufficio Stampa di Edes & Gill: una tipografia coloniale del XVIII secolo che interpreta le connessioni tra i giornali, il business della stampa, la Rivoluzione Americana, la cittadinanza attiva e la contrapposizione fra libertà e schiavitù nell’era coloniale.

La Old North Church ospita la più antica serie di campane in Nord America. Queste otto campane furono fuse da Abell Rudhall a Gloucester, in Inghilterra, nel 1744 e installate qui nel 1745. Le campane furono restaurate nel 1894 e poi furono per lo più inattive. Furono restaurate nuovamente nel 1975 per la celebrazione del bicentenario di Boston.

Da allora suonano regolarmente.

Questa è Boston, la culla della Rivoluzione americana, oggi moderna e vibrante metropoli, pota d’ingresso importante al Nord America, ma soprattutto la testimonianza vivente dell’amore per la Libertà del New England che si sparse a tutto il paese grazie ad un pugno di uomini coraggiosi che si contrapposero all’egemonia britannica.

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