Grecia

L’ISOLA DI EVIA: LA GRECIA FUORI DAI SOLITI ITINERARI

La Regione della Grecia Centrale vista con Karlitalia Grecia 365 e Sky Express

Fra tutte le isole della Grecia, perle nel Mar Egeo, due sono quelle “grandi”: Creta, e la seconda in ordine di magnitudo, Evia, l’antica Eubea, il cui nome significa “terra dai buoni buoi”. Evia si trova a un centinaio di km a nord est di Atene, di fronte alla costa dell’Attica e, sebbene sia “isola” la sua capitale, Calcide si sviluppa su entrambi i lati dello stretto canale, appena 60 metri nel punto più prossimo, collegata alla terraferma da due ponti.

È qui che iniziamo ad esplorare un tratto di Grecia poco frequentato ma che offre meravigliosi spunti di vacanza e viaggio, saltando da Evia all’Ellade continentale.

Il modo migliore di scoprirla è un’auto (o anche una moto) seguendo uno dei tanti itinerari che Karlitalia Grecia 365, specialista della destinazione dal 1995, grazie all’esperienza maturata da Fausto Baldin, in tanti anni guidati dalla passione, ha messo in campo.

È proprio lui che ci guida in questa esplorazione partendo dalla Capitale per poi andare a scoprire siti archeologici, coste, splendidi angoli di boschi, montagne e, soprattutto, una ospitalità dal sapore antico, gioviale, di qualità, non viziato dai ritmi del turismo di massa.

«Evia è un’isola che non ha ancora subito gli effetti dell’ “overtourism” – racconta Baldin – e soprattutto è facilmente raggiungibile, fruibile e non ancora così nota al mercato italiano.
Il suo appeal è dovuto, a mio avviso, alla grande varietà di paesaggi, cosa che spezza la monotonia di una vacanza. A nord è molto verde simile alle isole Sporadi, il centro è caratterizzato da alte montagne che si tuffano nel blu del Mar Egeo e il sud è molto simile alle Cicladi.

Calcide, in greco Chalkida, è il capoluogo vivace e frizzante la cui passeggiata è animata in ogni periodo dell’anno. Un tour che la comprenda, toccando anche altri importanti siti, quali Delphi e il Monte Parnaso e le Termopili, è un tuffo nella Grecia quanto mai completo».

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Chalkida, la promenade

L’Isola è una ottima base da inserire in un percorso che ci mostrerà oltre ad essa, meraviglie vicine, paesaggi, anche tanto diversi fra loro: piantagioni di ulivi, vigneti e frutteti piccole pianure ben coltivate che si incastonano fra rilievi e spiagge.

Un’idea di itinerario?
Ecco i punti interessanti che potreste toccare per vivere una Grecia a…365…giorni!

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Il tour della Grecia Centrale con Evia

Prima tappa: salire su un volo diretto per Atene, magari di Sky Express, comodo, puntuale, senza fronzoli; poi a bordo di un’auto a noleggio (il modo migliore per godersi un bel tour) via verso Evia.

Chalkida, città sul mare, è la porta di ingresso ad Evia. Essa presenta un fenomeno di marea unico: le “acque pazzedel golfo di Eubea. Ogni sei ore le correnti si gonfiano, poi cambiano direzione: questo strano comportamento è dovuto in parte all’attrazione gravitazionale della luna e in parte alla differenza al livello del mare a nord e a sud del golfo di Eubea,
I dettagli, comunque, rimangono un po’ misteriosi.

Arrivano in tanti anche se, probabilmente, non solamente per vedere questo bizzarro fenomeno naturale; sono attratti, di certo, dalla calda atmosfera, dai caffè e dai bar, dalle passeggiate sulla riva. A sud del vecchio ponte sorge il nuovo (1993), una meraviglia della tecnologia moderna: sospeso, a fune, lungo 694,5 m, di cui 215 m ad un’altezza di 35,5 m.

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Il nuovo ponte di Chalkida

Sulla passeggiata lungomare, piena di locali molto animati Lucy è un 4* datato ma ben tenuto, fronte mare che vi pone direttamente nel centro della vita della “promenade”.

Il vivace mare di Chalkida ti invita a passeggiare tra pescatori, artisti erranti e venditori ambulanti. Il lungomare è fiancheggiato da taverne, ognuna con il proprio stile caratteristico. Scegliete quello che vi attrae e godetevi i deliziosi frutti di mare e i pesci appena pescati.
Di notte le luci della città illuminano il mare mentre si beve un cocktail in uno dei piacevoli music-bar lungo la riva.

Il castello di Karababa è l’unico rimasto dei due che custodivano Chalkida fino al XIX secolo: il castello di Kanithos, o Karababa se si preferisce, sulla sommità della verde collina di Fourka, completato nel 1684 si rivelò di vitale importanza impedendo a Francisco Morosini di conquistare Chalkida durante la guerra Turco-Veneziana. Ha la migliore vista sul golfo.

Il museo archeologico di Chalkida è un altro punto interessante. Arrivando troverete un pilastro senza testa di Mercurio rinvenuto nel forte veneziano, mentre nel cortile campeggiano capitelli, stele funerarie e statue di grandi dimensioni del periodo Romano.

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Agia Anna

Agia Anna
La spiaggia di Agia Anna, chiamata anche Agali, potrebbe essere la prossima tappa, 70 km a nord est dalla Calcide capitale. È la spiaggia più’ lunga dell’isola, un litorale di circa nove chilometri di piccoli ciottoli, bagnata da un mare color turchese, acque chiare e cristalline .

La forma ad anfiteatro è un susseguirsi di golfi e calette naturali ed è circondata da una ricca vegetazione che le dona un’atmosfera magica. L’antico villaggio che accoglie la spiaggia di Agia Anna, nonostante la prorompente crescita, è riuscito a conservare quel sapore antico con usi e costumi locali ancora molto presenti e rispettati anche dalle nuove generazioni che vogliono preservare l’identità tipica dell’Isola.

L‘hotel Agali, classificato 2* ma delizioso e sulla spiaggia potrebbe essere una otima base per esplorare l’area. In linea alla sua categoria, (ma come sappiamo in Grecia non ci sono categorie ufficiali) ha camere spaziose, seppure essenziali, È in ottima posizione: proprio fonte mare, dalla terrazza dove si fa colazione si accede alla spiaggia di ciottoli che prosegue per 2 km – è in costruzione il porto turistico da cui partiranno – probabilmente – traghetti diretti a Skopelos, che si vede proprio di fronte all’hotel.

In zona vale la pena fare un salto alla foresta pietrificata di Kerasia a circa quattordici chilometri verso l’entroterra dal villaggio di Agia Anna. Un monumento naturale fatto di tronchi pietrificati alti fino a venti metri, datati tra i dieci e quindici milioni di anni fa, dove sono stati trovati resti di grandi mammiferi come il rinoceronte a due corna e la giraffa dal collo basso.

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La spiaggia di Pefki

Pefki è località turistica di fronte al Golfo Pagasitico. Colpisce l’insolito ambiente all’intorno: un paesaggio lussureggiante con alberi di pino che raggiungono il mare e uno dei tramonti più belli visibili a Evia. Dal porticciolo è facile raggiungere Skiathos e le altre Sporadi. La sua spiaggia è una delle più grandi, costellata di molti ristoranti, caffetterie. In estate si popola notevolmente e la vita notturna è molto intensa. Qui un soggiorno potrebbe essere all‘Altamar, 3* delizioso di recentissima costruzione, il cui punto di forza sono camere, cucina e staff. Il mare e il centro del paese distano circa 2 km; l’hotel fornisce un servizio di navetta per il centro di Pefki.

Edipsòs
Le terme attirano da millenni visitatori illustri: imperatori come Adriano, Marco Aurelio e Costantino il Grande vennero qui per utilizzare le sue acque benefiche. Lo stesso Aristotele cercò di svelare il segreto dei loro poteri terapeutici.

Questo centro termale olistico è alimentato da più di 80 sorgenti di varie temperature in un luogo dove la rigogliosa vegetazione arriva fino al mare. Nei suoi numerosi centri di idroterapia pubblici e privati e nelle piscine degli hotel della città, molti hanno trovato sollievo da disturbi cronici. È possibile scegliere l’acqua di mare o termale, bagni di fango, massaggi o semplicemente fare il bagno nel mare nei punti in cui le sorgenti vi si riversano.

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Thermae Sylla Wellness Hotel

Qui si trova il Thermae Sylla Wellness Hotel: lusso nello stile che vi vizierà dal momento in cui vi entrerete. Non solo è erede del primo magnifico edificio storico del 1896, ma è anche classificato tra i dieci migliori centri di benessere del mondo da Condé Nast Traveler.
Offre 2 ristoranti gourmet, 2 piscine di acqua termale e la Thermae Sylla Spa che propone vari trattamenti di ringiovanimento per uomini e donne, come l’idroterapia in acqua termale, fanghi, terapie inalatorie, massaggi e riflessologia.

Le proprietà terapeutiche di queste acque sono state una fonte di ispirazione per la mitologia: la dea Atena chiese a suo fratello Efesto di creare le sorgenti di Edipsòs, in modo che il suo eroe, Ercole, potesse riposare qui dopo ogni sua fatica. Si dice anche che la dea Hera consigliò a Deucalion e alla moglie Pyrra di fare una doccia nelle acque calde per mettere al mondo bambini numerosi e sani. Poco dopo, Pyrra diede alla luce Ellin, il progenitore mitologico degli Ellines.

Edipsòs è anche un viaggio nella Belle Epoque. Una piacevole passeggiata sul lungomare di Loutrà Edipsòs vi condurrà dritti al passato elegante. L’imponente architettura d’epoca è tutta attorno; mancano solo i vestiti lunghi, il movimento e i cappelli a cilindro del passato. L’edificio rosso intenso, il vecchio centro di idroterapia di Aghioi Anargyroi nel cuore della città, è un’opera di Ziller, l’architetto delle celebrità del diciannovesimo secolo.

Qui sorsero le terme e le grotte del generale romano Sylla, una delle attrazioni più significative della zona, situata dietro le strutture di idroterapia della National Tourist Organization.

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Lichadonisia

Lichadonisia, …conoscete? È un arcipelago di sette piccole isole dalle acque turchesi così limpide, e la sabbia così soffice, da essere chiamate i Caraibi della Grecia.

Lichadonisia (o Lichades) si è formato in seguito ad un terribile terremoto avvenuto nel 426 a.C. e comprende sette isolotti: Manolia, Limani, Megali Strongyli, Mikri Strongyli, Steno, Vagia, Vorias e molti piccoli scogli.
Sono isole disabitate da visitare in giornata partendo dal porto di Kamena Vourla e Lichada, in un quarto d’ora vi porteranno letteralmente in paradiso.

Manolia è l’isola più grande e l’unica che ha un lido attrezzato, un piccolo eden dalla vegetazione verdeggiante, dove ulivi e macchia mediterranea arrivano alla riva del mare.
Il litorale di soffice sabbia bianca è bagnata da un mare limpido e cristallino dal colore turchese.

Gli amanti delle immersioni poi dovrebbero esplorare i suoi meravigliosi fondali. Pochi metri sotto il livello del mare di Manolia, si trova infatti il relitto di una nave tedesca lunga 45 metri affondata durante la Seconda guerra mondiale.
Oggi gli unici abitanti di Manolia sono una famiglia di foche e alcune tartarughe caretta caretta.

La seconda isola più grande dell’arcipelago è Megali Strongyli, dove si trova un faro risalente al 1870 che guida le imbarcazioni in questo tratto di mare di difficile navigazione. L’arcipelago si raggiunge dal porticciolo di Agios Georgios, su Evia, o dal porto di Kamena Vourla, cittadina della Grecia centrale.

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Limni

Limni
A sud di Edipsòs troviamo Limni ex villaggio di pescatori, con taverne tipiche, dimore signorili e un porto con cui è collegata a Chalkida ed Edipsos e altre isole vicine. Il suo nome deriva dall’antica città greca “Elimnion” o come caratterizzato in un estratto dall’opera teatrale di Sofocle “Elimnion nuziale”, associato alla prima unione di Zeus ed Era.
È un villaggio fra i più pittoreschi dell’Eubea settentrionale, pieno di stretti passaggi. Nonostante la crescita del turismo, ha mantenuto le sue peculiarità come l’architettura di case tradizionali con tetti di tegole, piccoli giardini ben curati e passaggi pieni di bouganville.

I tipici caffè greci e gli “ouzeri” (ristoranti di pesce) abbondano sul lungomare offrendo prelibatezze locali.
Oltre alla sua meravigliosa spiaggia, c’è una miriade di luoghi da esplorare nelle vicinanze.
Il  Museo del folclore, fondato nel 1993 nel maniero a due piani della famiglia, da Ekatherine Evaggelinou-Flockou, proveniente da una ricca famiglia di marinai, è stato donato con l’unico scopo di essere adibito a museo.

La sua collezione contiene costumi tradizionali, articoli per la casa e strumenti indossati o usati dalla gente del posto, ed è conservata fino ad oggi.
Al piano terra si trova la collezione archeologica contenente monete antiche, iscrizioni, ceramiche antiche e mosaici, tutti provenienti dal territorio circostante.

E’ qui che troviamo un recupero di un opificio industriale davvero interessante, per l’alloggio nella zona: l’hotel Selina Kaminos 5* nuovissimo,ricavato da una vecchia fornace, in mattoni rossi esterni e arredamenti in stile essenziale-nordico negli interni.
La filosofia dell’hotel è la socialità: ambienti comuni aperti a tutti gli ospiti, aree relax nei giardini e in spiaggia per favorire il contatto tra gli ospiti.

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La statua di Leonida di Sparta alle Termopili

Un viaggio in Grecia è anche un viaggio nella storia, nel mito e nella leggenda.
Ricordate i 300 uomini che tennero testa all’esercito persiano? Accadde alle Termopili, in una battaglia che fu combattuta tra l’alleanza delle città-stato della Grecia antica guidata dal re Leonida I di Sparta e l’impero achemenide di Serse. Il luogo in cui fu combattuta la battaglia esiste ancora, oggi attraversato dalla autostrada su cui campeggia la statua dell’Eroe.

Si fa fatica ad immaginare come dovevano essere allora, le Termopili, uno stretto passaggio, il cui nome significa “porte calde” riferito alle sorgenti sulfuree calde della zona. Secondo la mitologia greca, le sorgenti calde erano uno degli ingressi al mondo sotterraneo in cui risiede Ade.

Da qui attraversando il maestoso monte Parnaso, il cui valico sfiora i 2000 mt. con una strada panoramica tra fitti boschi di conifere, raggiungiamo sull’altro versane, la mitologica città che i greci definivano il centro del mondo: Delfi.

Luogo unico per la posizione, l’immenso complesso monumentale si sviluppa su varie terrazze in un anfiteatro naturale sulle pendici del monte Parnaso, (sul quale in inverno è possibile anche sciare…)
Siamo nella regione della Grecia centrale, a 500 metri di altitudine. Sede del tempio e dell’oracolo del dio Apollo, Delfi era uno dei più importanti centri di culto e di pellegrinaggio dell’antichità. Ospitava competizioni atletiche, poetiche e musicali. Tra il VI e il IV secolo a. C. il santuario accumulò grandi ricchezze grazie agli oggetti, ai trofei e agli ex voto offerti dai fedeli in segno di gratitudine e devozione.

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Delfi come era e come è il tempio di Apollo

Anche se l’oracolo rimase in attività fino al IV secolo d.C., già verso la fine del II secolo d.C. era iniziata la costruzione di case negli spazi liberi a nord e a ovest del tempio. Dopo la chiusura dei templi pagani da parte dell’impero romano, avvenuta nel 391, gli antichi edifici furono smantellati per riutilizzarne la pietra o per costruirvi sopra. In poco tempo nessuno di questi era più visibile. 

Secoli dopo, in epoca moderna, nella zona dove una volta sorgeva il famoso santuario era rimasto solo un villaggio di misere abitazioni di nome Kastri. Imperdibile la visita e il Museo dove troverete tra i vari reperti, la statua di Antinoo capolavoro dell’epoca classica e l’auriga in bronzo…

Da Delphi è possibile raggiungere Atene e il suo aeroporto in appena 2 ore di strada 
E allora non ci resta che dire…τα λέμε (ta leme): ci vediamo!

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