La cultura è il passaporto per il futuro, secondo l’illuminato governo della famiglia Al Nahyan, “ruler”di Abu Dhabi, emirato capofila dei sette EAU. Il Louvre Abu Dhabi celebra l’anno più innovativo di sempre presentando le prestigiose acquisizioni che arricchiscono la sua collezione permanente e i prestiti autorevoli del Musée d’Orsay
E’ dall’ 11 novembre 2017 che il Louvre Abu Dhabi dispensa meraviglie culturali sull’isola di Saadiyat e celebra in questo scorcio finale di 2020 l’anno più produttivo di sempre con uno sguardo al futuro. In questo complicato anno il museo ha reagito dando fondo a tutta la propria creatività: ha commissionato il primo cortometraggio, The Pulse of Time, e lanciando più di 20 nuove iniziative digitali, attirando milioni di visitatori online, in una community in costante crescita.
Il prossimo anno promette di essere altrettanto dinamico, grazie all’attivazione di nuovi programmi.

Mohamed Al Mubarak, chairman del Dipartimento Cultura e Turismo di Abu Dhabi, ha dichiarato che irisultati raggiunti dal Louvre Abu Dhabi in soli tre anni hanno influenzato notevolmente la scena culturale dell’Emirato. Quello che è iniziato come un accordo tra i governi di
La cultura permette di allargare gli orizzonti e definire il mondo in cui viviamo. L’acquisizione di nuove ed eccezionali opere d’arte per arricchire la crescente collezione del museo mira a regalare ai visitatori uno sguardo nuovo sulla storia dell’arte. Il Louvre Abu Dhabi e il suo messaggio universale rimangono un fulcro della missione di Abu Dhabi per sostenere l’unità nella diversità e rendere la cultura una componente irrinunciabile della nostra vita quotidiana.

Nell’ambito della terza rotazione annuale di opere d’arte nelle gallerie del museo, i capolavori in prestito dal Musée d’Orsay includono La famiglia Bellelli di Edgar Degas (1858-1869), Ponte ferroviario a Chatou di Pierre-Auguste Renoir (1881), Accampamento di zingari con roulotte di Vincent Van Gogh (1888), Covoni, fine dell’estate di Claude Monet (1891). Accanto a questi, il museo ha ottenuto in prestito dalla Bibliothèque nationale de France una serie di mappe e preziosi manoscritti del XIV-XVIII secolo.
Diverse nuove acquisizioni si stanno unendo alla crescente collezione permanente del Louvre Abu Dhabi: una serie di opere da attribuire sia alla sezione cronologicamente più antica, come Sumerian Statue of a Female Worshipper (Mesopotamia, III secolo), che a quella più recente all’interno del percorso del museo, come lo squisito Tra la luce e l’oscurità di Marc Chagall (1938-43).
Cultura, infatti. Ne vogliamo parlare con i responsabili del settore italiani? Magari imparano qualcosa…