Facile da raggiungere con un comodo collegamento ferroviario, Lugano, la capitale della Svizzera italiana, Canton Ticino, è un luogo ottimale dove trascorrere un long week end.
Ed ha un suo perché. Affacciata sul lago Ceresio, con una “corniche” degna di un bel luogo di mare, offre talmente tanto che non avrete di che annoiarvi.

Scopriamo Lugano e i suoi dintorni
La prima cosa da scegliere, nella messe di sistemazioni offerte, è l’albergo.
Il Grand Hotel Villa Castagnola è un’ottima scelta: cinque stelle superior gode di una posizione privilegiata in un grande parco subtropicale, con uno splendido affaccio (tutte le camere) sul lago. Interessante la storia dell’elegante villa, del 1880, che abbina il fascino di un’epoca passata a moderno comfort. La storia dell’immobile narra di una giovane coppia svizzera della famiglia Schnyder von Wartensee acquistare Villa Castagnola, originariamente costruita per i Von Ritter, una nobile famiglia russa, nel 1885.
La trasformarono subito in albergo, mantenendone la proprietà fino al 1982, anno che vide una ristrutturazione totale per riportare l’edificio alla sua bellezza originale e offrire i più alti standard di comfort. Eleganti oggetti d’arte sono disseminati nelle varie aree comuni: arazzi Gobelin d’Aubusson del XVII secolo nel Salone Camino, dipinti di maestri italiani nella Sala Bridge e di maestri fiamminghi nella Sala Colonne. Con la sua lunga tradizione alberghiera, Villa Castagnola è diventata nel corso degli anni la meta di vacanza prescelta da aristocratici, politici, dirigenti d’azienda, banchieri, artisti, scrittori, tutti alla ricerca di privacy e riposo in un ambiente discreto ma sofisticato.

Costruita nella baia sulla sponda settentrionale del Lago di Lugano, la città è circondata da maestose montagne e da una natura verde e rigogliosa. Il centro storico, che si può visitare accompagnati da guide esperte, (ufficio turistico di Lugano (tel. 058 220 65 00 – info@luganoregion.com) si esplora in 2 ore circa.
La Piazza della Riforma contende alla Piazza Grande di Locarno il ruolo di piazza più bella del Ticino, elegante salotto della città, contornato da antichi edifici, tra cui il neoclassico Palazzo Civico è il luogo di incontro dei Luganesi. Ospita numerosi eventi e grazie ad Una fitta rete di viuzze pedonali, dove si passeggia fra interessanti vetrine, la collega infatti ai principali punti di interesse del centro.

Imboccando Via Nassa, paradiso dello shopping, sulla destra si incontra la chiesa di San Carlo Borromeo, costruita fra il 1640 e il 1642 e la chiesa di Santa Maria degli Angioli, che custodisce un capolavoro del primo Rinascimento, il più noto affresco di quel periodo in Svizzera: una raffigurazione della Passione e della Crocifissione, opera dell’italiano Bernardino Luini (1480 circa – 1532), discepolo di Leonardo da Vinci. Accanto alla chiesa sorge il moderno centro culturale LAC (Lugano Arte e Cultura). Uno dei punti più suggestivi è il giardino Belvedere, una terrazza fiorita sulla destra rispetto a Santa Maria degli Angioli e al LAC, giardino arricchito da aiuole multicolori, cespugli, alberi secolari e da un’interessante collezione d’arte.
Tornando in Piazza della Riforma, si attraversa piazzetta Maraini per ritrovarsi in uno dei più suggestivi e caratteristici angoli della città, Via Pessina, dove antichi edifici ospitano commerci con prodotti locali. in Piazza Cioccaro si scopre la bellezza di palazzo Riva-Ghioldi, uno degli edifici più antichi di Lugano, ancora in ottimo stato.

Non va perso il Grand Café Al Porto, datato 1803, era il luogo d’incontro di politici, letterati, artisti e notabili, diventa con l’andar del tempo il Salotto di Lugano, che contiene il Cenacolo Fiorentino, originariamente refettorio di un antico convento, dal soffitto a cassettoni, originale del ‘500, valorizzato dagli affreschi attribuiti al pittore fiorentino Bonafedi. Il 3 marzo 1945 nella sala del Cenacolo Fiorentino, negli ambienti dell’allora Ristorante Bianchi, si tenne il primissimo incontro segreto fra ufficiali tedeschi ed esponenti alleati, al culmine della più grande tragedia che l’Europa ricordi.
Oggi il Grand Café Al Porto è «socio corrispondente» dei prestigiosi “Locali storici d’Italia”, associazione culturale che si prefigge la valorizzazione e la tutela degli antichi locali che abbiano acquisito fama e rinomanza storica attraverso avvenimenti di cui sono stati sede e i personaggi che li hanno frequentati.

La visita al Museo d’arte della Svizzera italiana (MASILugano), nella sede LAC Lugano è un altro momento interessante. Il MASI Lugano nasce dalla fusione tra il Museo Cantonale d’Arte e il Museo d’Arte. Il MASI ha sede al LAC e a Palazzo Reali, sede storica del Museo Cantonale d’Arte. Il Museo riunisce le collezioni della Città di Lugano e del Canton Ticino, che sono complementari: coprono un arco di tempo che va dall’antichità fino ai giorni nostri, con una particolare attenzione alle scene artistiche svizzere e italiane dell’Ottocento e del Novecento, con significative incursioni nel contesto internazionale. La nuova sede espositiva del LAC si sviluppa su tre piani. Su un piano ospita l’esposizione permanente, mentre gli altri piani sono dedicati alle mostre temporanee, per esplorare l’arte moderna e contemporanea

Essendoci il lago, non volete fare una bella gita in battello? E allora via, verso Gandria da Cassarate, la fermata di fronte all’hotel Villa Castagnola.
Gandria è una romantica località adagiata sulle rive del Lago, raggiungibile sia via terra che acqua per cui in un’oretta si può andare o tornare a piedi.
Il centro, chiuso al traffico, è un’oasi di pace con le sue pittoresche stradine e le sue scalinate che offrono scorci di grandiose vedute e splendidi paesaggi. Al centro del paese si trova la chiesa di San Vigilio, risalente al XVI secolo, con il suo straordinario interno barocco e l’alto campanile tardo-medievale.

Nel cuore del paese, accanto all’imbarcadero, la Bottega di Gandria “sponsorizza” la qualità della vita nel borgo; non è più un semplice negozio ma uno spazio polifunzionale con bar dove gustare spuntini locali e leggeri piatti gourmet e punto informativo per i turisti.
Per un pranzo affacciati sul lago, da un romantico terrazzino, la Locanda Gandriese, dal Febbraio 2017, è gestito da Davide Crobe, chef di origini sarde la cui cucina è caratterizzata dalla rivisitazione delle specialità culinarie locali e sarde.
Morcote, «il più bel villaggio della Svizzera»

Secondo l’UNWTO, è tra i migliori villaggi e borghi del mondo. Le tipiche stradine, i portici delle antiche case nobiliari, i prestigiosi monumenti architettonici e una rigogliosa vegetazione subtropicale fanno di Morcote la vera e propria «Perla del Ceresio». I punti di sono la Chiesa di Santa Maria del Sasso in stile barocco rinascimentale, il suggestivo cimitero terrazzato, la scalinata monumentale composta da 404 gradini e la Torre del Capitano. Gli amanti della natura, invece, possono immergersi nel Parco Scherrer, dove un impressionante mondo di flora subtropicale attende di essere scoperto. In questo parco, che offre numerosi esempi di stili architettonici diversi, avrete l’opportunità di fare un emozionante viaggio nel tempo e nello spazio in un mondo in cui passato e presente, storia e natura si fondono armoniosamente.

Tenuta Castello di Morcote a Vico Morcote
Non poteva non esserci sulla cima più alta, la Tenuta del Castello, oggi un’azienda agricola e vinicola di 150 ettari situata su un promontorio interamente circondato dal Lago di Lugano. La tenuta comprende sette ettari di vigneti terrazzati, oliveti, ampi pascoli e boschi.
Al centro della Tenuta, in posizione dominante, sorge il Castello di Morcote, costruito nel XV secolo.
Questo luogo magnetico, incastonato tra le Prealpi e la Pianura Padana, vanta un terroir eccezionale con vigneti posti tra i 400 e i 500 metri di altitudine su ripidi pendii esposti a sud, il cui clima è regolato da venti termici lacustri e il terreno è costituito da porfido rosa, una quarzite di origine vulcanica: unico in Ticino.
La famiglia possiede la tenuta da quattro generazioni. La loro filosofia, di gratitudine, passa per il massimo rispetto per l’ambiente: lasciano il vigneto inerbito, lavorano manualmente seguendo i principi dell’agricoltura biologica e biodinamica in equilibrio con la natura e l’ambiente circostante. In questo modo si proteggono e promuovono le biodiversità.
Le varietà dei vigneti terrazzati offre Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Chardonnay.

Al Relais Castello di Morcote, poco sotto le vestigia, aperto in febbraio 2024, vi accoglierà un hotel de charme intimo ed elegante di dodici camere, una diversa dall’altra, ricavate dalla ristrutturazione di una casa patrizia del ‘600. Nel pittoresco villaggio di Vico Morcote con le case in pietra, gli stretti vicoli ed i portici, sorge questo gioiello, impreziosito da un luogo unico che sa raccontare la sua storia.
Il Ristorante La Sorgente è perfetto se siete alla ricerca di un’esperienza gastronomica locale e raffinata. Al centro della visione dello chef Francesco Sangalli ci sono ingredienti locali di alta qualità, prodotti da piccoli agricoltori ch’egli valorizza con tecniche di cottura uniche: fiamma libera, carbone e affumicatura. Il risultato è un’alta cucina che abbraccia la sostenibilità, la coscienza ambientale e la modernità.
Il menu è curato alla ricerca della stagionalità e della disponibilità di ingredienti autoctoni. Le due sale offrono un’atmosfera intima all’interno di questa villa storica, l’inverno, ma possono essere ampliate sulla terrazza in pietra con una splendida vista sul lago.

Se vi piace un pranzo con vista panoramica dall’alto sul lago, ecco il Bigatt Hotel & Restaurant. All’interno di una villa d’epoca ai piedi del Monte San Salvatore, con una spettacolare vista sul golfo di Lugano, è soprattutto un’impresa sociale, che promuove l’inserimento professionale di persone escluse dal mondo del lavoro. L’hotel offre 23 camere, dotate di ogni comfort ed un appartamento. Nel giardino, accanto ad un vigneto, si trova la piscina con zona relax. La cucina offre piatti di qualità, utilizzando prodotti locali e materie prime provenienti direttamente dagli orti biologici, dall’uliveto e dal frutteto della struttura.
Bally Foundation
La villa Heleneum, ospita la fondazione Bally dal 2006. Heleneum è una villa in riva al lago Ceresio fatta costruire fra il 1930 e il 1934 da Hélène Bieber, una volitiva signora cosmopolita che la visse sino al 1967, al centro di un parco, oggi di pubblico accesso.

La Fondazione Bally estende e amplifica il desiderio del noto marchio, fin dalla sua nascita nel 1851, di collaborare con talenti creativi e visionari e di spingere i limiti della ricerca e dell’innovazione oltre il campo della moda, in cui opera. Concepita per sostenere la creazione in diverse aree lavora da tempo al fianco di diverse istituzioni artistiche e culturali e con gli artisti.
Da oltre 15 anni, la Fondazione sostiene e costruisce una rete di relazioni solide all’interno della scena intellettuale e artistica locale; oggi appare fondamentale valorizzare una scena artistica emergente e confermata, sempre più attenta alle tematiche ecologiche e contemporanee, e aprire la riflessione alla scena internazionale.
Questa attenzione all’apertura e all’ancoraggio con il proprio tempo continua oggi attraverso la volontà di dare all’entità una sede e, dall’apertura della nuova “casa”, la Fondazione ha preso una nuova piega nella sua storia, con un luogo dedicato all’arte contemporanea in tutte le sue forme.
È tempo di riprendere il treno verso sud, con un bellissimo ricordo della vicina, attraente, moderna, e nello stesso tempo antica, Lugano.
massimo terracina