MAHMOOD. NULLA LASCIATO AL CASO.

Mahmood continua a mietere successi

Mamhood è un perfetto prodotto dei suoi tempi. Costruito scientificamente a tavolino dal marketing discografico, per fare successo.  

È bello, forte, possente, iconograficamente spendibile, fotograficamente interessante. E lui sa di esserlo. Gioca con la sua ambiguità che lo rende appealing al pubblico maschile come a quello femminile. Come carriera ha deciso di fare il cantante e ha imparato a farlo bene. L’autotune è un amico di tanti e copre le carenze di una voce non impostata, di una carriera costruita più con l’attenzione ad essere perfetto per le stories su Instagram e le copertine di Vanity Fair che per fare il mestiere che ha scelto. 

Morgan, uno che di musica qualcosa ne capisce, lo ha definito “una caricatura del canto, uno cui servono tir di autotune”. E chi siamo noi per smentire Morgan? 

Anche se qualche dubbio potrebbe venire; qualcosa sarà capace di fare viste le collaborazioni con Michele Bravi, Fabri Fibra, visto che ha scritto per la Michielin e Fedez (il brano di Sanremo 2021), che ha firmato per Noemi -sempre per Sanremo- Ti amo non so dirlo, così come aveva fatto per Elodie nel 2020. Ma probabilmente ci piace più come autore che come interprete.

Ieri sera Mahmood era a Torino, in un concerto celebrativo dei successi di Sanremo con Brividi; era rimasto nel capoluogo torinese avendo previsto la data al Teatro Concordia di Venaria con la speranza di un bagno di folla dopo l’Eurovision che, Kalush a parte di cui abbiamo già detto qui, invece ha sancito il disincanto da una ballad che sarebbe stata bella se cantata da chi il mestiere lo sa fare davvero. 

Il concerto di ieri è stato un successo di pubblico, diciamolo subito. Il ragazzo ha i suoi fan che lo considerano un Dio del palcoscenico. E tutto è fatto per mettere in luce la sua statuaria bellezza. Dal sapiente lighiting che lo illumina spesso in controluce per disegnarne i contorni scolpiti, il fisico perfetto, il volto deciso e l’orecchino enorme che riflette i fari delle americane che lo illuminano. 

Autore e cantante stimato nella scena italiana e internazionale, presente nel Metaverso con una serie di NFT che lo ritraggono, dopo gli ottimi risultati raggiunti con Gioventù Bruciata e il successo del brano Soldi, con cui ha vinto la 69a edizione del Festival di Sanremo, Mahmood si è fatto apprezzare dal grande pubblico anche con i brani Rapide e Dorado, ora in Ghettolimpo, che contiene anche i singoli Inuyasha e Klan. Ad oggi il ragazzo conta 13 dischi di platino e 9 dischi d’oro in Italia, 6 dischi di platino e 3 dischi d’oro all’estero e ha quasi 1,5 miliardi di streaming totali all’attivo. 

Il live di ieri sera, il primo nuovamente in Italia dopo gli appuntamenti europei ed ovviamente l’Eurovision 2022 dove con Blanco si è aggiudicato il premio Best Lyrics Award, non ha disatteso le aspettative dei tanti presenti. 

Lo spettacolo è stato grintoso ed energico ed il pubblico ha particolarmente apprezzato il live. In scaletta ovviamente non sono mancati i successi che hanno caratterizzato la sua carriera, da Soldi a Rapide ed ovviamente Brividi, il brano più ascoltato al mondo su Spotify.

Tanti gli applausi del pubblico e tanta la sua gioia mista alla voglia e alla possibilità di ascoltare finalmente per più di un brano soltanto, il cantante che Torino ha imparato ad amare forse ancor più di prima, in questi giorni. 

Mahmood non ha deluso le attese. Salito sul palco lo ha dominato con una presenza padrona, ha ringraziato i presenti per tutto lo show, ha chiamato a sé sul palco un’amica che gli ha ispirato una canzone. Si è dato e “sdato”, ha corso e sudato concedendo ogni attimo del concerto ai fan. 

E se è vero che, come cantava Celentano, l’emozione non ha voce, il ragazzo riesce ad emozionare tutti i presenti. 

La fotogallery, come sempre è di Renata Roattino @jhonninaphoto

Share via