Mannarino infiamma Anima Festival 2023.

Mannarino accende, entusiasma e scalda la notte di Cervere ad Anima Festival. Ci sono volute 4 canzoni al cantautore romano per scaldare la voce afflitta da una laringite. Ed è parso di tornare ai tempi delle contestazioni nei Palasport con De André e De Gregori. Poi è stata tutta una lunga cavalcata di sempre maggior coinvolgimento e passione esplosa in un pubblico in piedi intorno al palco. 

In effetti il concerto era cominciato con mezzora di ritardo perché il pubblico eterogeneo se l’era presa comoda nella street food area esterna all’arena. Lui conosce il suo pubblico gitano, e sale sul palco. Ma lo spettacolo si chiama “corde” e il pubblico vuole ballare. Comincia a urlare quanto sia bravo, ma soprattutto “mannarì facce ballà”; una volta, due, lui spiega il significato del concerto che è diverso da un DjSet. 

Mannarino

Sul palco, infatti, ci sono violini e violoncelli, sega sonora e contrabbasso a dare un’atmosfera di grande intensità alla serata, coriste che paiono dee greche dalla voce celestiale, un arrangiamento che è tutto tranne che un invito alla danza.

Il pubblico però pare continua a chiedere altro. E Mannarino esce. Pare abbandonare la scena e non tornare. Dopo qualche attimo di panico e stupore, torna sul palco con un cellulare dal quale mette Spotify per stupire il pubblico e dare una bonaria risposta alle richieste. E da quel momento è tutto in discesa.

Lui brinda con il suo pubblico che vuole far casino, canta insieme a lui ogni parola delle sue canzoni, salta e balla per tutta la serata in un happening festoso.  

Mannarino. Una delle ultime voci politiche.

Ma dal Mannarino, i suoi fan non potevano attendersi altro. È uno che fa musica per dare dei messaggi, per incantare affabulando con parole e rime che raccontano in musica temi pesanti e difficili, è uno degli ultimi cantautori veramente “politici” del panorama italiano. 

E Mannarino è un cantautore nel vero senso della parola. Uno capace di lanciare messaggi, di utilizzare la musica come media per far riflettere oltreché divertire. Uno che non ha paura dei confronti.

Nato a Roma a San Basilio che è un po’ come una banlieue parigina, Mannarino (all’anagrafe Alessandro Mannarino) mescola da subito la musica disco con quella impegnata e quasi da unplugged puro, gira i locali romani, partecipa a festival “off” rassegne teatrali e progetti che esulano dalla musica pura in senso stretto, collaborando con David Riondino, Dario Vergassola, Serena Dandini. 

Mannarino

Vittorioso al Premio Tenco a Sanremo ed al premio Giorgio Gaber di Viareggio, mentre inanella dischi d’oro e di platino vince anche il premio Amnesty International Italia nel 2015 con Scendi Giù, ritenuto il miglior testo sui diritti umani italiano del 2014. 

Un percorso seguito con attenzione da un pubblico fedele che ha imparato a ballare la pizzica moderna, a stornellare, a ridere in musica e riflettere cantando.

Il tour Corde è arrivato a Cervere (come annunciato nella presentazione del festival) dopo un 2022 in cui ha calcato l’Arena di Verona, il No Borders Music Festival di Sella Nevea – UD, in cui l’artista ha dato vita ad un concerto in notturna in alta quota: in uno dei posti più suggestivi delle Alpi, un omaggio musicale alla luna e alle montagne, in cui il pubblico ha raggiunto la meta dopo una camminata di circa due ore o attraverso un viaggio in cabinovia. E ancora, a Barcellona, in occasione de La Mercè, la più grande festa della città e una delle più importanti della Spagna. 

Anche ieri sera, i fan del Mannarino sembravano non voler abbandonare il loro artista che proseguirà il tour in tutta Italia per chiudersi sabato 26 agosto 2023 a Noto (SR) presso La Scalinata della Cattedrale dopo aver attraversato l’intera penisola con uno spettacolo affascinante e coinvolgente.

La Photogallery della serata è a cura di Renata Roattino @jhonninaphoto.

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