Masini apre stupinigi SONIC PARK

Masini. Vaffanculo al Covid. E t’innamorerai …della musica.

Solo mille persone a sera. Solo mille fortunati che avranno l’onore e il piacere di accedere ogni sera ai concerti dello Stupinigi Sonic Park che ha riaperto dopo un anno di stop.

Finalmente, era ora. E le luci magiche dei concerti si sono riaccese. I led dei mixer hanno ripreso a correre e rincorrersi drappeggiando le regie; e dopo una lunga, lunghissima attesa, il palco si è rianimato, è tornato a vivere di quell’emozione che solo la musica e le canzoni sanno regalare. E la musica, con Marco Masini, è tornata protagonista. Finalmente live.

Era mercoledì sera. Era fine giugno. E lo Stupinigi Sonic Park, ovvero la kermesse musicale che ogni anno si tiene a Nichelino e che quest’anno è stata organizzata in una versione più intima e raccolta con posti limitati per questa pandemia che ha distanziato le persone e reso difficili i rapporti umani, ha potuto riprendere. 

A far da sfondo alle canzoni, la Palazzina di Caccia di Stupinigi che sarà la scenografia naturale del palco di tutta la rassegna musicale. Un background che rende indimenticabile ogni esibizione di un calendario ricco di grandi nomi italiani ed internazionali che si esibiranno unplugged o con progetti ad hoc, con features inedite. 

Il parco che negli anni ha creato uno scenario degno dei migliori registi e di grandi fotografi si è nuovamente aperto alla costruzione di un palco capace di accogliere concerti ed esibizioni che quest’anno assumono un carattere forse ancora più importante e significativo: quello di un ritorno alla semi normalità.

Mercoledì sera, con una grande emozione, ha aperto la rassegna alle porte di Torino un ispiratissimo fiorentino: Marco Masini; accompagnato da Massimiliano Agati alle percussioni, Cesare Chiodi al basso e Lapo Consortini alla chitarra. Il progetto che lo vedrà impegnato questa estate si chiama ElettroAcustico2021 e sintetizza lo spirito che lo animerà. 

L’emozione di Masini, felice di essere tornato a suonare dal vivo, era tangibile e visibile. Marco è sempre stato uno che non si è mai limitato, che ha sempre cercato con amore il suo pubblico, che si è sempre dato. Ma in questa prima data del calendario del Sonic Park, ancora di più. Cercava il pubblico con gli sguardi, ammiccava dal palco, cantava e nella voce c’era la gioia e la voglia di darsi finalmente in modo live, con applausi non mixati da una regia asettica. 

La musica di Masini è da sempre un inno generazionale, un modo di raccontare ansie, vita, speranze. E la serata non ha deluso le aspettative dei mille fortunatissimi fan che hanno potuto finalmente tornare a cantare in coro, a dare vita a quel ping pong di confronto tra l’artista e il suo pubblico. Un Marco Masini che più maturo dei suoi esordi ha saputo costruire un progetto concreto, forte, in crescendo durante la serata.

Il live di Masini è stato una festa intima, curata e ricca di momenti davvero indimenticabili. La parte acustica ha fatto da contraltare alla parte più dinamica. Un alternarsi studiato per far vivere momenti esaltanti e momenti più delicati, con un Marco al pianoforte, a cercare un contatto diretto tra la sua voce e quella del suo pubblico.

Ovviamente, oltre al sanremese Il Confronto, la scaletta ha visto i brani più famosi urlati quasi con una rabbia liberatrice da tutto il pubblico. Ecco quindi Bella Stronza, T’innamorerai e soprattutto quella Vaffanculo che probabilmente molti hanno dedicato al virus che ha devastato questi ultimi due anni di vita normale. 

Lo Stupinigi Sonic Park continuerà per le prossime settimane. Sempre mille del pubblico a serata, sempre un tutto esaurito che fa ben sperare per il futuro della musica.

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