Modà: sono loro ad aprire Anima Festival 2023

I Modà inaugurano l’Anima Festival di Cervere con un live intenso, scanzonato, gioioso, passionale e appassionato. 

Non era facile mantenere il sound del gruppo e le atmosfere di rarefatta poesia intensamente rock (un ossimoro che al gruppo nato a Milano vent’anni fa è sempre riuscito molto bene) quando si va sul palco con un’orchestra di 30 elementi al seguito. Eppure loro ci sono riusciti. 

Kekko, in grande forma e tornato a capitanare da front man autentico la band (lo avevamo già detto in occasione del loro ritorno in scena a dicembre 2019), lancia la serata aprendola con Gioia, un pezzo intimo e sincero che racconta uno stato d’animo, un flusso di coscienza in musica. Il brano prende il titolo dal nome della figlia, un elemento chiave nella sua vita.

Kekko infatti, ha parlato della sua “pausa” dai Modà e dalla musica in generale frutto della depressione che viveva in lui e lui negava fino al blocco delle gambe che lo ha costretto a fare i conti con la realtà. I momenti difficili però fortificano e così il gruppo si è stretto intorno a Kekko ed ora sono tornati pronti a riprendersi quanto gli spetta fin dai tempi dei trionfi a San Siro. 

A Cervere, il tempo passa, i Modà hanno festeggiato con il tour dei vent’anni una carriera di successi che era cominciata nel 2002 per impennarsi nel 2010 con Sono già Solo, e poi i festival di Sanremo dove salgono sul podio secondi solo a Vecchioni, con Emma e il brano Arriverà, o ancora, con Se Si Potesse Non Morire; vent’anni in cui hanno conquistato 1 disco di Diamante, 9 dischi di platino, 2 dischi d’oro, 15 singoli certificati platino e 6 certificati oro insieme a un lungo elenco di concerti tutti sold out.

E a Cervere il successo è proseguito. Sul palco incastonato tra le rocce e la grande statua neoclassica, i Modà hanno trascinato il pubblico, hanno raccontato aneddoti, non si sono limitati a fare musica ma hanno fatto vivere una storia ricca di aneddoti, con ironia; in un rimbalzarsi di parole ed emozioni tra loro ed il pubblico sempre pronto all’applauso. 

Modà & Orchestra sottolinea l’importanza della musica

Il tour (partito a marzo nei teatri e ormai alle tappe conclusive) si intitola Modà & Orchestra, proprio per sottolineare l’importanza dell’afflato musicale sotteso allo show e arriva a 10 anni giusti dall’album Gioia che ottenne 5 dischi di platino con oltre 250.000 copie vendute e 7 singoli estratti in sequenza: Se si potesse non morire, Gioia, Dimmelo, Non è mai abbastanza, La sua bellezza, Dove è sempre sole e Cuore e vento.

Francesco “Kekko” Silvestre (voce),Enrico Zapparoli (chitarra),Diego Arrigoni (chitarra),Stefano Forcella (basso) e Claudio Dirani (batteria) hanno ripercorso in questa Woodstock delle Langhe, tutti i loro successi in un crescendo di applausi ed emozioni. E ieri seri le grandi hit le hanno suonate tutte.

Il tour è ormai rodato, compresi i siparietti in cui a metà concerto Kekko indica il pubblico e fa salire sul palco due spettatori cui chiede quale canzone vogliano sentire al di fuori della scaletta, perché “si finisce per andare a un concerto e c’è sempre quella canzone che volevi sentire e non hanno suonato”. Ieri sera era il compleanno di uno dei due e il gruppo gli ha intonato anche il Tanti Auguri a Te. 

È stato un concerto “parlato” un romanzo in musica lungo 20 anni, dai primi approcci al mondo della musica con i Modà ancora divisi tra furgoncini e doppio lavoro, il successo che non arrivava, e la sera a suonare nei locali, fino al grande successo, alla canzone insieme a Jarabe de Palo (un mito per Kekko). O attimi intensi di ricordo della mamma che si ammala di cancro e fortunatamente guarisce. 

La musica è sempre stata protagonista, lo stile dei Modà è riconoscibile come un marchio di fabbrica e l’orchestra ha arricchito senza prevalere. Una bella serata di interazione pubblico artisti, di calore e atmosfera. Come un buon vino. Delle Langhe. 

Photogallery a cura di Renata Roattino @jhonninaphoto.

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