Msc

MSC GRANDIOSA: UNA CROCIERA DI CUI CI SI POTREBBE INNAMORARE

Guardo la nave dalla banchina porto di Kiel. Rimango fermo, puntato sul mio trolley, come fosse un bastone, per sorreggermi, dall’emozione. Conto i piani di MSC Grandiosa: sono 18, coronati da un enorme ponte di comando dal design futuristico e sinuoso. Per la prima volta nella mia vita, sto per salire a bordo di una città galleggiante. Dovevo, prima o poi, provare questa esperienza.

L’itinerario del mio viaggio non potrà subire variazioni: dovrò andare fino in fondo senza poter fare, come sovente mi succede, variazioni di programma.

L’indirizzo temporaneo: MSC Grandiosa, Cabina 14.221, quattordicesimo ponte. Dopo i controlli di sicurezza, giro l’angolo dello spartano corridoio d’imbarco: l’ambiente, per atmosfera e design, non ha nulla da invidiare ad un moderno e lussuoso albergo.
La cabina è accogliente e più che generosa per una navigazione di 7 notti. Letto matrimoniale da 180 cm con lenzuola bianchissime di eccellente piquet di cotone. Divano e TV 39″ con i principali canali europei e recentissimi film on-demand.

Msc
I fiordi, panorami che infondono freschezza e salubrità

La vetrata sulla terrazza è un valore aggiunto: una splendida vista sui fiordi. Il bagno è piccolo ma funzionale e pulito. E’ valsa la pena scegliere la cabina superior.

All’esterno: piscina con lettini prendisole, bar e gelateria, un’ampia area fumatori. Al coperto, un’altra piscina e un’ampia vasca idromassaggio. Al piano superiore, altri idromassaggi riscaldati vista mare.
Mi sento come in una pubblicità sulle vacanze di lusso.

Dal 19° ponte ammiro Kiel. Le cose da fare, sulla MSC Grandiosa, sono tantissime. Cerco di distaccarmi dalla frenesia del voler provare tutto. Vorrei provare tutti i ristoranti. Immergermi nelle piscine, godermi la SPA, giocare a calcetto e a bowling, andare a teatro e puntare al casinò, fare il karaoke e ballare in discoteca. Diventare piccolo e perdermi nella fantasia dell’area LEGO.

Msc
Buffet a bordo: gioia per occhi e palato

MSC GRANDIOSA: una cucina indimenticabile e fantasiosa.

C’è un buffet che serve cibo di continuo, con un’unica pausa la notte, in un via vai di camerieri e croceristi. Il salto del pranzo mi spingerebbe ad abbuffarmi di tranci di pizza che vengono serviti nella prima delle molte zone gastronomiche. Mi ricordo quanto mi dissero prima di partire: “…in nave si mangia sempre. Ingrasserai di sicuro”. E allora uso la tecnica della spesa consapevole: recarsi al supermercato quando non si ha molta fame, per evitare di prendere ciò che non è proprio quello che vuoi. Placo l’istinto predatore con un po’ di pizza e poi mi metto a girare scrutando minuziosamente il cibo che viene servito in formula all-you-can-eat, spesso interpretata come mangia più che puoi, fino a star male, tanto è tutto incluso.

C’è tutto: ma faccio il bravo, visto che tra poco meno di tre ore cenerò, mi accontento di un one-pot chicken biryani, servito nel poco affollato angolo etnico.
Seduto a fianco delle vetrate mi sorprende il tramonto che mi fa quasi dimenticare l’appetito.

In una settimana di crociera, vengono stappate circa 9mila bottiglie di vino e serviti 7mila litri di birra. Oltre al buffet, incluso nel prezzo del viaggio, c’è la cena servita al tavolo. Qui l’atmosfera è diversa da quella del ristorante di Love Boat. C’è molto movimento e ogni tanto, un gruppo di camerieri musici parte battendo su cimbali, cantando tanti auguri a te a qualche fortunato festeggiato. Divertente.

Msc
Copenhagen, allegra e colorata

La notte trascorre bene e mi culla il leggero rollio. Di buon’ora si sbarco a Copenhagen. Ho acquistato la visita guidata ma sarebbe stato più interessante muoversi in autonomia, utilizzando un taxi o l’ hop-on hop-off  bus che parte dal porto.

Dalla Danimarca, alla volta della Norvegia navigheremo ininterrottamente per circa 40 ore e potrò provare l’esatto spirito della crociera: dimenticarsi del tempo, di tutto e tutti e, soprattutto, avvalermi dell’irreperibilità nei confronti di urgenti impegni di lavoro che a volte, interrompono la vacanza.

Mi godo i servizi di bordo della MSC Grandiosa. Mi sdraio al sole, mangiucchio quando ho fame, sonnecchio dopo essermi immerso nell’idromassaggio esterno. Mi godo un po’ di navigazione dalla terrazza della mia cabina, leggendo un libro e alzandolo sguardo sulle montagne che incorniciano i fiordi. Sono sereno come uno di quei film d’epoca che raccontano la navigazione, in prima classe, di ricchi inglesi, sensazione che riproverò durante la tappa a Flam salendo sul treno più vecchio della Norvegia che si inerpica, per 20 chilometri fino a Myrdal regalando viste su montagne, dapprima avvolte dal verde delle betulle e poi, più in alto, dal bianco dei ghiacciai.

Msc
La stazione di Myrdal

La stazione di Myrdal, mi ricorda quella di Tarvisio fuori stagione, ma il tragitto vale la pena.

Sono previste quattro tappe in tutto. I paesaggi della Norvegia sono simili a quelli dell’Irlanda: il verde, i laghi e i fiordi, infondono una sensazione di freschezza e salubrità. I villaggi sembrano quadri dell’800. Qua vivono in modo semplice e scopro che i nordici non sono per niente freddi e burberi, anzi socializzano amichevolmente.

Anche in crociera sulla MSC Grandiosa, la socializzazione è a portata di mano: conversazioni e nuove conoscenze internazionali non tardano. Ho conosciuto persone provenienti da ogni parte d’Europa, dell’Oriente e delle Americhe. Una coppia araba in viaggio di nozze. Un gruppetto di brasiliani. Una scrittrice tedesca e molti italiani. Deduco che l’atmosfera, a bordo delle navi, sia come quella che creavano gli scompartimenti dei vecchi treni: il fatto di condividere un viaggio porta ad accelerare i rapporti di confidenza e i dialoghi, a volte, diventano più intimi di quelli che si potrebbero fare con i vecchi amici. L’amicizia, come l’amore, può anche non essere per sempre e va valutata non per la durata ma per l’intensità dell’intimità raggiunta, sia essa anche per pochi attimi.

Msc
Jap grill

Così conosco persone con le quali, da subito, si innesca la simpatica voglia di diventare amici. E la confidenza non tarda ad arrivare. Il mare riesce ad avvicinare gli spiriti affini, la terra li divide. Così, pur sperando che questo non accada, so già che molte di queste amicizie di viaggio, si perderanno, una volta scesi dalla nave.

Oltre che dai passeggeri, sono incuriosito da chi, a bordo della MSC Grandiosa, ci lavora. Provengono da ogni parte del mondo. Lavorano ininterrottamente per giorni e sembrano felici di mettersi a servizio dei croceristi, anche di quelli scortesi. Ognuno di loro ha lasciato a terra una storia. Rivedo ancora gli occhi sorridenti di Carla, una ragazza indonesiana dal nome italiano, cameriera al ponte della piscina. Mi chiedeva come fossero andate le escursioni. Ai miei racconti si illuminava sperando, durante i prossimi viaggi, di avere turni di lavoro che le permettessero di scendere a terra per visitare i luoghi toccati, così da poterli raccontare ai suoi genitori che non si sono mai mossi dalla loro isola.

Msc
Cibo: il grande plus della Crociera

Torniamo a Kiel, al termine dell’avventura su MSC Grandiosa. Il cielo è nuvoloso e promette pioggia. Una canzone brasiliana, nell’aria, mi trasmette un po’ di “saudade”. Mi scorrono i ricordi e le belle sensazioni provate a bordo della Grandiosa durante questa mia prima crociera tra i fiordi norvegesi. Ho conosciuto belle persone e, con alcune, sono ancora in contatto. Penso che in crociera, oltre a rilassarsi e visitare posti che altrimenti sarebbero difficili da raggiungere, si possano tessere ottime relazioni che se coltivate, hanno i presupposti per durare nel tempo.

Dopotutto, come diceva Vinícius de Moraes in uno dei brani dell’album Samba da benção “la vita, amico, è l’arte dell’incontro”.

Share via