Pellestrina, una piccola striscia di terra lunga 11 km, situata tra il ben più noto Lido di Venezia e la cittadina di Chioggia, dove laguna e mare sono opposte, nel mezzo case di pescatori e tanto altro
E’ sabato, fa caldo, avete già visitato la splendida Venezia, con i suoi musei e palazzi, siete già stati al Lido a fare un bagno o a passeggiare sul lungomare fino al palazzo del cinema, dove tra poco si svolgerà la 79ma edizione della mostra cinematografica, una delle più famose al mondo. Allora perché non lasciarsi incuriosire da questa piccola ma affascinante realtà: l’isola di Pellestrina.
Ancora non è certo da dove arrivi il suo nome, forse dai canali scavati da Filisto, generale e storico di Siracusa esiliato ad Adria, le fossae Philistinae, o Pistrine, Pelestrine da cui il nome attuale, oppure, da origini più popolari, esso deriva da pelle strana, come era quella degli abitanti, pescatori che lavoravano tutto il giorno in barca.
Come per Venezia, l’isola è divisa in sestieri, 4 per l’esattezza, che, indovinate un po’, prendono il nome dai 4 cognomi delle famiglie che il podestà di Chioggia inviò alla fine del 1300, ancora oggi i più diffusi: Busetto, Vianello, Zennaro, Scarpa.
Protetta dalla parte del mare dai Murazzi, completati nel XVIII secolo su progetto del cosmografo Vincenzo Maria Coronelli, un’imponente diga in pietra d’Istria costruita dalla repubblica di Venezia per difendere gli argini della laguna dall’erosione del mare, Pellestrina può essere piacevolmente visitata a piedi o meglio ancora, in bicicletta. Qui si possono incontrare signore che intrecciano i fuselli, creando splendidi merletti, proprio come nella più nota isola di Burano.
Perdersi tra le sue calli, campielli e corti, con le case color pastello o più accesi, fermandosi a mangiare un gelato sulla riva opposta, quella che dà sulla Laguna, è una vera emozione. Pescherecci ed imbarcazioni private di vario genere si mescolano attraccate lungo la riva, senza mai però offuscare la splendida visuale, soprattutto al tramonto, che la natura offre ai visitatori di Pellestrina.

Da questo lato, per ovvie ragioni, sorgono anche i più famosi ristoranti dell’isola, prevalentemente di pesce, ma non solo. Quello scelto per il pranzo, ma aperto anche per cena, se dopo la vostra giornata in barca o in giro per l’isola a piedi o in bicicletta avrete voglia di vedere il tramonto sorseggiando un aperitivo, è l’Antico Pontello.
Posizione perfetta, verso la fine dell’isola se si arriva con l’autobus nr 11 dal Lido di Venezia, fronte Laguna, la struttura conosciuta come Al Pontello risale al lontano 1895 ed è stata riaperta nel 2021 dopo un accurato restauro effettuato dalla famiglia Veronese, trasformandolo da posto di ritrovo per pescatori della zona a location ideale per una cena romantica o per festeggiare una ricorrenza, anche con posto barca a disposizione.

Il ristorante offre una scelta di piatti a base di pesce che si rifanno alla tradizione veneziana: cucina semplice ma soprattutto basata sulla qualità delle materie prime, sempre fresche di giornata e stagionali. Si attinge al pescato lagunare e dell’Adriatico e si lavorano i piatti curandone la presentazione e cercando di mantenere colori, odori e sapori in cui tutti i sensi sono coinvolti, con a fare da sfondo uno scenario davvero unico.
Fatevi consigliare dai vostri anfitrioni nella scelta dei piatti: sono tutti gentili e pronti a soddisfare le vostre curiosità. E se avete voglia di soggiornare per una notte in questa magica isola, dove vi sono piccole locande e appartamenti in affitto, l’Antico Pontello è aperto anche come bar. E allora perché non provare un cappuccino e una brioche mentre la Laguna si risveglia?

Si, perché Pellestrina offre anche alla fine dell’isola, in direzione Chioggia, un rifugio ambientale, un’ecosistema unico e di eccezionale interesse naturalistico: l’oasi di Ca’ Roman, caratterizzata da spiagge e pineta che ospita ben 170 specie di volatili, alcune delle quali molto rare, che ne fanno uno dei sistemi naturali protetti più incontaminati del veneto. In spiaggia, e tra le dune, nidifica infatti da diversi anni il fratino, rara specie in pericolo di estinzione.

Se vi capita di essere da queste parti ad agosto, l’isola sarà vivacizzata dalle due Feste locali, la Festa della Madonna dell’Apparizione il 4 agosto, e la Festa di Portosecco dal 13 al 16 agosto. Sagre con musica, balli e tavolate all’aperto dove gustare il cibo locale; ma prendetevi per tempo, sono molto conosciute e vissute dagli abitanti del circondario e quindi trovare posto per non è sempre facile!
Raggiungere Pellestrina, se non si ha un’imbarcazione, non è difficile e vi assicuro che anche il viaggio riserva le sue emozioni. Dal Lido di Venezia l’unico autobus che percorre l’isola in tutta la sua lunghezza sull’unica via di comunicazione principale è il numero 11, che sale direttamente sul traghetto in partenza e arrivo da Santa Maria del Mare, mentre per soli passeggeri e biciclette l’isola è collegata tramite vaporetto a Chioggia.
Insomma un’isola ricca di storia e di tradizioni marinare legate alla pesca, un legame che ancora oggi si ritrova nelle costruzioni dei borghi dei pescatori, nelle imbarcazioni e nei gustosi piatti di pesce e tanto altro…
a cura di Elena Volpato