Raf. Intenso e intimo.

Raf nel nuovo tour si pone domande intime e universali al tempo stesso. 

“A casa tutti bene?” – che dà il titolo al tour, dice nella presentazione- “È una domanda molto frequente e spesso soltanto formale che indica quanto il benessere e l’armonia dello spazio domestico e delle persone e animali con i quali lo condividiamo sia fondamentale per il nostro stesso benessere. Immaginando di allargare il concetto di casa all’intero pianeta terra, l’equazione rimane sempre la stessa.”

Parte da questo presupposto il tour di Raf che ieri sera era a Torino al Teatro Colosseo. “È un’illusione -continua il cantautore- credere di poter stare bene se ci curiamo solo di noi stessi, con quel poco o tanto che possediamo, mentre mostriamo scarsa empatia verso milioni di persone costantemente in condizioni di sofferenza, nessun interesse nei confronti di una maggiore sostenibilità e nessun impegno concreto nel tentare di contrastare il cambiamento climatico in atto. Stiamo bene solo se a casa tutto va bene”.

E così, generalizzando, Raf si spinge a concludere il concetto dicendo che “La mia casa, la nostra casa è l’universo in cui viviamo. Musicalmente parlando nel 2023 i teatri torneranno a essere ‘La mia casa’. Vi accoglierò con nuove sonorità, nuove canzoni. Musica e parole con l’energia e le emozioni di sempre”.

E ieri sera è stato davvero così. 

Raf porta tutti nella casa universale: il mondo e l’ambiente.

Dopo Fabrizio Moro che già aveva portato il concetto di casa riproducendo il suo salotto in scena, anche Raf non ha voluto far mancare un concetto fondamentale: il rispetto delle relazioni, l’attenzione al mondo in cui viviamo, i temi della sostenibilità della vita oltreché dell’ambiente. 

Le luci e i traccianti laser segnano il suo ingresso in scena in un’atmosfera blu rarefatta, dopo che la sua voce aveva annunciato fuori campo “ci guardiamo e si comincia” prima di salire sul palco con la chitarra, quasi a significare anche fisicamente il suo atteggiamento intimo e la voglia di raccontare e spiegare il tour. 

Sono lontani gli anni ’80, eppure la grinta è la stessa, la voglia di fare musica pure, gli affetti e gli entusiasmi dei primi baci, degli abbracci rubati, delle telefonate al primo amore sono lì, raccontate in mezzo alle canzoni. 

È uno show che alterna ricordi, parole, musica, in un crescendo, una storia di grandi successi, di hit cantate in spiaggia o in macchina, ascoltate alla radio. Tutti le conoscono, tutti le cantano. 

E poi c’è il momento in cui Raf si prende il tempo di spiegare perché l’ambiente è importante, perché lui vuole dedicare il suo impegno alle piante, agli alberi, al polmone del mondo. 

Il concerto è un crescendo. Le luci rosse pulsano, c’è Battito Animale, Self Control che invece è perso da una platea scatenata, Ti pretendo. Poi i bis e tutti a casa. Quella di ciascuno, pensando al pianeta: la casa di tutti. 

La fotogallery della serata è a cura di Renata Roattino @Jhonninaphoto

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