W il Re! Il Bergamotto di Calabria sarà celebrato in un festival a Reggio da giovedì 3 a domenica 6 ottobre al Castello Aragonese della città sullo Stretto.
Bergarè 2024 segna la terza edizione dell’evento che la Camera di Commercio promuove dal 2022 per valorizzare il Bergamotto.
«Bergarè 2024 è ancora più interessante e coinvolgente, grazie alla collaborazione con gli Enti del territorio, le Associazioni imprenditoriali, le imprese e gli operatori della filiera, con l’offerta arricchita da iniziative ed attività che coinvolge un pubblico di riferimento più ampio – racconta Antonino Tramontana presidente Unioncamere Calabria e Camera di commercio di Reggio Calabria –
Questa terza edizione si snoda sul filone dei “Racconti di Bergamotto”, proseguendo nel percorso di conoscenza e divulgazione sulle straordinarie proprietà e sui molteplici utilizzi del “principe degli agrumi” intrapreso nelle precedenti edizioni, ma con un’attenzione particolare al Bergamotto di Reggio Calabria come volano di sviluppo territoriale e turistico e di innovazione».
Sono due le iniziative dedicate al tema sviluppo territoriale e tuistico: l’Hackathon Berga-THON e il workshop “Bergamotto di Reggio Calabria: tra identità locale e attrattività turistica”.
Nel Villaggio di Bergarè, troverà sede la mostra-mercato con le imprese della filiera del bergamotto e sarà allestito un percorso gastronomico dedicato allo street food con intrattenimento musicale e esibizioni dal vivo. Non mancherà la possibilità di degustare le preparazioni a base di bergamotto, con due eventi di Bergarè in tavola, e dei maestri pasticceri reggini, con l’evento La Pasticceria incontra il Bergamotto.
Una mostra sarà dedicata al bergamotto e alla sua lavorazione mentre tre talk tematici offriranno confronto ed approfondimento sul tema dei Racconti di Bergamotto.
Ci sarà anche l’anteprima nazionale dello spettacolo teatrale “Il giro d’Italia in 80 dolci” di Tiziana Di Masi, alias “La Signora in Dolce”, che racconterà i dolci del territorio reggino con una narrazione originale.
Sarà la peview dello spettacolo che andrà in scena per la prima a Bologna, teatro Dehon, il 26 ottobre.
IL BERGAMOTTO, RE DI CALABRIA
Il fine di questo evento è la promozione e valorizzazione di questo agrume dalle mille virtù che incontra molti mondi: quello della salute, del wellness, della gastronomia stellata, della pasticceria, della cosmetica e della farmaceutica.
Le origini di questo frutto, considerato il più pregiato degli agrumi, sono avvolte dal mistero, ma ha trovato casa a Reggio Calabria, dove si concentra il 90% della produzione mondiale.
Soltanto una minima parte viene coltivata in Africa (Malì, Guinea, Costa d’Avorio e Camerun) e Sud America (Argentina e Brasile).
Non è quindi un caso la nascita di un festival per raccontarlo proprio nella sua casa natale.
La superficie oggi coltivata a bergamotto è di circa 1.500 ettari, con una produzione media di 100.000 kg. di essenza. Per ottenere un kg. di essenza occorrono 200 kg. di frutti. Gli addetti del settore sono stimati in circa 6.000 unità.
Perchè il nome bergamotto?
Il nome non ha origini orobiche, e risulta improbabile che derivi da Pergamon, l’antica Troia o da Berga, l’attuale Barcellona.
L’etimologia più accreditata è “Beg-armundi”, dal turco “pero del signore”, dovuta alla forma del frutto simile alla pera bergamotta.
Conosciuto in tutto il mondo per le sue virtù ed il suo profumo, è un prodotto identitario della Calabria più antica ed autentica. Si tratta di soli 100 chilometri di costa jonica nella punta più a sud dello stivale, eppure qui la pianta di Bergamotto si è fermata ed ha prosperato nella Magna Grecia dove questa pianta sempreverde arricchiva i giardini antichi.
Con il suo profumo di Mediterraneo, il frutto veleggia verso il riconoscimento quale patrimonio dell’Umanità, sostenuto dal Consorzio del bergamotto e Unionberg (l’unione di imprenditori del settore) in stretta sinergia con il Ministero della Cultura e che guarda, concretamente, al conseguimento del prestigioso riconoscimento, processo iniziato nel 2020.
Storia del Bergamotto
Le origini sono a tutt’oggi avvolte nel mistero: testimonianze del suo utilizzo affondano le radici alla corte di Carlo V, dei Medici e del Re Sole. Qualcuno sostiene provenga dalla Cina, altri da Pergamo nell’Antica Grecia. C’è poi chi lo colloca a Berga in Spagna, importato da Cristoforo Colombo che l’aveva scovato alle Isole Canarie.
Molti autori lo fanno provenire dalle città dell’Asia. Altra suggestiva ipotesi è che il nostro agrume sia originario della Turchia dove esiste una varietà agronomica denominata “pera del signore”.
Quello che è certo è che si tratta del più pregiato tra gli agrumi.
Ha trovato casa nell’area di Reggio Calabria e la Locride, habitat ideale per la pianta per questo sempreverde che fiorisce in primavera. La prima piantagione di cui si ha notizia venne impiantato nelle vicinanze di Reggio Calabria da Nicola Parisi, nel fondo denominato “giunchi” nell’anno 1750. All’epoca l’essenza veniva estratta per pressione manuale dalla scorza del frutto e fatta assorbire da spugne naturali collocate su recipienti appositi (oggi viene ricavata per abrasione, mediante un sistema di grattugie e nelle apposite “pelatrici”, dalla parte superficiale dei frutti).
Il 1844 registra la prima vera e propria industrializzazione del processo di estrazione dell’essenza di bergamotto con l’invenzione, da parte del reggino Nicola Barillà, di una macchina per l’estrazione denominata “macchina calabrese”, la quale riusciva a garantire non solo resa elevata in tempi più brevi, ma anche una finissima qualità dell’essenza.
Il Bergamotto
Il Citrus bergamia, Risso è un agrume del quale esistono tre cultivar:
1) Femminiello
2) Castagnaro
3) Fantastico
Come riconoscerlo? Il Bergamotto di Reggio Calabria ha forma sferica, con un peso medio di 150 gr. Il colore alla maturazione è giallo. Sul mercato arriva da novembre a marzo.
Questo agrume è atipico perchè possiede delle caratteristiche che lo rendono unico.
Per lungo tempo è stato principalmente impiegato nell’industria profumiera e cosmetica ma si registra un utilizzo crescente anche nel settore farmaceutico grazie alle proprietà antibatteriche, antisettiche, antivirali e antimicotiche presenti nel prodotto.
Ricco di proprietà benefiche, è sempre più diffuso il suo utilizzo nell’elaborazione di piatti dolci e salati, nella produzioni di liquori e bevande e della sua scorza per la produzione di piccoli oggetti artigianali.
Ricco, ricchissimo di proprietà benefiche il bergamotto vanta un pedigree di benessere incomparabile. Serbatoio di vitamine A, del gruppo B, C e flavonoidi, è stato dimostrato che sia un toccasana per il cuore e la prevenzione delle malattie cardiovascolari (ictus, arteriosclerosi, infarto), nonché per il controllo del colesterolo in eccesso.
Note da tempo sono le proprietà disinfettanti e antivirali come pure apprezzate sono gli effetti positivi dell’essenza del bergamotto come antidepressivo e ansiolitico. Infine, la straordinaria ricchezza di polifenoli, sostanze antiossidanti, aiuta il nostro organismo a rimanere in forma e in salute.
Il profumo del Bergamotto
I ”Nasi” celebri sanno bene che portento sia il Bergamotto quale ingrediente essenziale della profumeria, ma è meno noto che il primo utilizzatore “storico” del bergamotto come aroma è stato individuato in un pasticcere siciliano di nome Procopio.
Con la sua “acqua di bergamotto” riuscì in un’impresa storica: profumare nel 1600 l’intera Reggia di Versailles che all’epoca risentiva della mancanza di toilette con le nefaste conseguenze.
Luigi XIV, il Re Sole, lo premiò con l’autorizzazione ad esercitare la pasticceria nel locale di Parigi che ancora oggi porta il suo nome, “Procope”, situato nel cuore di Saint-Germain des Prés, dove si può gustare il sorbetto al bergamotto.
Le sue note fragranti, delicate, persistenti sono apprezzate dai “nez” della profumeria internazionale, che riescono a distinguerle in note di testa, di corpo e di coda per le loro valutazioni finalizzate alla composizione di un profumo o di un’acqua di colonia.
Il bergamotto possiede un odore delicato e persistente che costituisce già un eccellente profumo. Si caratterizza, inoltre, rispetto anche agli altri olii essenziali agrumari, perché possiede un certo effetto fissativo quando è usato in concentrazioni abbastanza alte e perché armonizza con quasi tutti gli altri olii trasmettendo ai profumi un’indefinibile dolcezza ed una squisita freschezza. In pratica, svolge molteplici ruoli: rinvigorisce e dà brio agli odori più leggeri, evidenzia quelli latenti e, d’altro canto, attenua e migliora alcuni odori troppo forti. In definitiva, è quasi impossibile preparare un buon profumo senza bergamotto e ciò giustifica il suo diffuso impiego in ogni parte del mondo.
Un altro motivo per essere orgogliosi della terra italica, che sempre regala eccellenze, spesso sottovalutate o dimenticate!
massimo terracina