George Camille

SEYCHELLES A ROMA: LA PERSONALE DI GEORGE CAMILLE

Le Seychelles viste con gli occhi di un artista indigeno, la cui produzione si basa sui sentimenti: George Camille racconta la meta straordinaria per la bellezza, varietà botanica e importanza geologica ed ecologica, dal 9 al 30 giugno in mostra alla 28 Piazza di Pietra Fine Art Gallery a Palazzo Ferrini-Cini, nella sua prima personale a Roma.

Roma, 8 giugno: si inaugura la mostra di George Camille

George Camille
George Camille

L’8 giugno si inaugurerà questo suggestivo viaggio alla scoperta dell’universo emotivo dell’artista che pone al centro la Natura, con la quale è in connessione.
Camille esplora la frizione che si crea alle Seychelles tra turismo e necessità di preservare un patrimonio ambientale unico al mondo. La mostra è un inno alla bellezza di una terra paradisiaca da conoscere, rispettare e proteggere: l’arcipelago delle isole Seychelles.

Considerato l’artista seychellese più significativo e versatile, Camille, classe 1963, nato a Mahe ma cresciuto a La Digue, pone al centro della sua riflessione artistica l il complesso rapporto fra uomo e natura attraverso un personale universo iconografico in cui compaiono ripetutamente l’essere umano, il pesce, il geco, la foglia, l’acqua, la tartaruga.

Seychelles
Lo splendido habitat seychellese, fonte di ispirazione di Camille

Quella di George Camille non è arte decorativa, va oltre la pura narrazione fantastica del proprio paese e delle proprie tradizioni. È un’arte autenticamente carica di significato, una lucida e attenta riflessione sul mondo, sulla natura, sul rapporto con essa e sul nostro approccio (in)sostenibile.

L’universo pittorico di Camille si compone di narrazioni intrise di Acqua e di Terra: blu profondi, momenti del quotidiano con gli uomini e le donne colti di sorpresa nei loro gesti abituali, galli, oche, uccelli, che abitano tele e superfici pittoriche.
Accanto alla potenza del simbolo, emerge ovunque la potenza e pienezza del colore: il blu intenso delle acque profonde dell’oceano e il verde sgargiante della fitta vegetazione della foresta sono un inno alla straordinaria varietà ambientale di questa terra.

George Camille
La tartaruga mascherata

Artista e sapiente artigiano, Camille, che si muove con agilità nel contesto di differenti formati, sperimenta e percorre con disinvoltura svariate tecniche artistiche, mostrando un’abilità rara nell’utilizzo dei vari media, la pittura su tela con l’acrilico, il collage, la grafica e l’incisione declinata su carta e rame, l’acquerello, la scultura, l’installazione, fino alle sperimentazioni con il tessuto, l’utilizzo e l’intreccio di fili metallici, il riutilizzo di oggetti in disuso.

L’arte di George Camille, nota in Italia essenzialmente per le tre presenze alla Biennale di Venezia, nel 2015, 2017 e 2019, è presentata per la prima volta in Italia, nella Capitale, con una esposizione personale che propone al pubblico una selezione di opere comprendente lavori nuovi e recenti affiancati alla sua produzione precedente e più nota, alla scoperta delle radici dell’artista e del profondo legame con la sua terra.

George Camille

Kaz Zanana è una bella casa di legno in stile creolo con una caffetteria e una galleria dove sono esposte opere di artisti locali.
Le opere di quest’ultimo sono state esposte dal 1983 alle Seychelles, per poi arrivare nelle gallerie di Londra, Parigi, Martinica, Mauritius e Reunion.

La mostra è promossa da Tourism Seychelles in Italia e George Camille Art Studio, e realizzata con il coordinamento generale di Pandion edizioni e Inmagina e la partecipazione di Comediarting.
Sono partner Etihad Airways e Fours Seasons Natura e Cultura tour operator.
La mostra è curata da Gina Ingrassia. Il catalogo è edito dalla Pandion Edizioni.

Note biografiche:
Camille ha studiato arte al Seychelles College fino al livello A. Ha ricevuto borse di studio per approfondire gli studi al Blackheath College of Art e al Goldsmiths College, entrambi a Londra. Una serie di importanti amicizie collaborative con altri artisti ha anche contribuito a focalizzare la sua direzione come artista, in particolare l’artista francese Mikel Chaussepied che nel 1992 lo ha introdotto alle tecniche dell’incisione.

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