Prendete un territorio dalle grandi tradizioni, con in mezzo la incomparabile Venezia, aggiungete acqua, campi, verde, atmosfera, storia, accoglienza e otterrete il Veneto, una delle più belle regioni d’Italia.
Land of Venice è il payoff internazionale, ma in realtà è proprio questo concetto di “land” che ne fa una destinazione unica, da scoprire a piccoli morsi.

Un long week end, se non avete una settimana a disposizione per scoprire un territorio nel quale imprenditori di dimensioni “umane” si sono riuniti e hanno dato vita ad una “rete“, per ora, di 24 realtà che coprono tutto quanto è possibile fare in questa meravigliosa area:
“Slow Flow” Veneto Waterways experience.
Il concetto fondamentale è “Slow Flow”, una serie di esperienze che si declinano fra natura e cultura e possono essere fortemente personalizzate poiché ognuno ha necessità di viaggio diverse.
Soprattutto però, sono accessibili, modellabili, autenticamente tipiche, e il fine è far scoprire il lato intimo ed originale del Veneto, mostrando cose che solitamente non si riesce ad apprezzare perché distratti da altro o impegnati a districarsi fra le moltitudini di turisti, ad altro interessati.
Il Veneto come non lo avete mai visto: dall’acqua e dalla bicicletta
Allora partiamo alla scoperta di questo territorio, da un vecchio casello ferroviario, vicino a Treviso, Casello 104 a Morgano trasformato in ristorante e punto di ritrovo.
Da qui, dopo un apprezzabile spuntino, si prendono le biciclette, muscolari, essendo un punto di raccolta di Venice Trail per percorrere la ciclovia che collega Treviso ad Ostiglia, corridoio verde lungo 70 km che ripercorre il tracciato di un’ex strada ferrata fra corsi d’acqua, campagne coltivate a mais, asparagi e radicchio, chiese campestri, aree naturalistiche, ville venete, tutto unito dalla linea della pista ciclabile attrezzata con punti ristoro, aree di sosta, noleggio bici e servizi per il viaggiatore.
Si attraversa i parco regionale del fiume Sile, passando per lo splendido centro storico di Treviso, percorrendo una ciclabile attorno alla città, e oltre, lungo la greenway del Sile per scoprire scorci panoramici davvero unici e apprezzare una perla nascosta di questo magico Veneto. A Casier sul Sile lasciamo] le bici, dalle ”gravel” alle “mbk” al deposito di Venice Trail che propone anche [uscite in kayak, chiudendo l’esperienza con un bell’aperitivo ristoratore offerto dall’ospitale Marco Piccinno.

Si fa rotta sull’approdo della barca a *Portegrandi“, dove il capitano Glauco Stefanato, uno dei veterani della navigazione fluviale, di una famiglia di barcaioli, da 5 generazioni, sui “burci”, le tipiche imbarcazioni che solcavano con il proprio carico di merci, il canale navigabile, vi farà navigare sul Sile raccontando aneddoti di marineria. Naturalmente accompagnando il tutto, come in ogni occasione, con i cicchetti (sandwich, snack e vino)!
Altino è un altro importante centro di conoscenza, partendo dal Museo Archeologico Nazionale in prossimità del sito archeologico di Altinum.
Conserva i reperti storici più rappresentativi di questo centro veneto e romano di grande importanza, attivo tra VIII secolo a.C. e V secolo d.C. sul margine settentrionale della laguna che poi diverrà Venezia. Assieme al vicino sito, è incluso nel sito patrimonio dell’umanità “Venezia e la sua laguna“.

Parlando di laguna non si può non intraprendere una navigazione alla scoperta di questo meraviglioso e delicatissimo ecosistema, da Portegrandi scendendo sul Canale Siloncello verso la laguna. Fra la vegetazione delle rive si scorgono fenicotteri rosa e altri volatili lagunari, l’intrigante isola di Torcello, sito di interesse archeologico, posto al limite di una zona di barene, mentre capitan Francesco Burlando, alla guida del “Bragosso,” la tipica barca da laguna, offre caffè e “baicoli” i tipici biscotti veneziani, a chi ammira il panorama di una giornata cristallina e l’isola su cui risiedono solo 12 persone…

E infine si arriva alle casette colorate di Burano, colorate perché come in una sorta di “catasto” visivo, i colori, tutti vivaci e differenti, servono a delimitare le proprietà.
Sul molo potrebbe essere ad attendervi Massimiliano Zane, che oltre ad essere un conoscitore del luogo, è anche l’anima del Laguna Fla group che propone visite guidate alle isole della laguna in barca e soprattutto un’attenta spiegazione di una tradizione in via di declino, quella dei Merletti ad ago di Burano, che Ludovica, la giovane figlia ,porta avanti, erede di generazioni di merlettaie, rigorosamente a mano.

Un’arte preziosa e antica in cui non solo si esercita la manualità del ricamo, ma anche la genialità legata alla creatività dei modelli, dei disegni e della realizzazione.
A ora di pranzo sulla strada principale di Burano, calle Baldassarre Galuppi, la più frequentata non fatevi mancare una visita per una folgorazione del “gusto” nella pasticceria Carmelina Palmisano una bottega storica che produce in maniera artigianale, dolcetti tipici veneziani, come bussolà, esse e moretti.

Non lasciatevi intimorire, girate gli angoli, allontanatevi dalla folla e scoprite i cantoni intonsi di questa meravigliosa isola che, con il sole, dà il meglio di sé stessa.

Fra le esperienze che piacciono molto in questa zona una da fare è certamente quella di noleggiare un’ “house boat” di facile guida, per percorrere in autonomia la Laguna e le “vie d’acqua del Veneto” fermandosi dove più aggrada, su queste comode e divertenti imbarcazioni per famiglie o piccoli gruppi, che non necessitano di patente nautica, messe a disposizione da Charter Boat. di Rendez Vous Fantasia.
Dopo un lauto pasto si può ripercorrere la laguna, le barene, vedere Torcello al tramonto, e tornare sulla terra ferma a Dolo per riprendere l’esplorazione dei corsi d’acqua sul Brenta. Ville ogni dove…la cena in un tipico ristorante vicino alla vecchia chiusa in attesa che il giorno dopo una bella passeggiata in bicicletta ci faccia scoprire le belle ville venete e altri partner del Network “Slow Flow” Veneto Waterways experience.

Si inizia dal “B&B Dimora Naviglio”, il cui giardino posteriore è affacciato proprio sul Brenta, il calmo naviglio che rappresentò la via di comunicazione fluviale fra Padova e la Serenissima.
Un altro delizioso “retreat” dove soggiornare sempre in zona Dolo è Villa Gasparini che si distingue per il particolare arredamento delle deliziose stanze.
Oggi la Riviera del Brenta è un’area urbana della città metropolitana di Venezia che si estende lungo le rive del Naviglio omonimo.
È l’antico alveo naturale del fiume Brenta: si dirama da quest’ultimo all’altezza di Stra e, scorrendo sostanzialmente da ovest a est, sfocia nella laguna di Venezia vicino a Fusina.
È un’area di elevato valore storico-paesaggistico per la presenza di numerose ville venete, dalla forte influenza del Palladio.
È qui che si segue una guida per la pedalata slow organizzata da “Travel & Bike” utilizzando gli audio a distanza di Media Vox altro partner di “Slow Flow” che si dirige anche a una clientela estera che apprezza particolarmente l’area.
Pedalando dolcemente si arriva alla birreria artigianale Biofevari, parte dell’azienda “Ape Agricola” che produce il raro miele di barena. Sono 4 le varietà del nettare di luppolo impreziosito con il miele, altro prodotto artigianale della famiglia di Francesco Stefani.

Poi via verso l’ultima tappa del tour a Villa Foscarini Rossi dove si può visitare una delle perle nascoste della Riviera del Brenta: il Museo della Calzatura situato in un’ambientazione d’altri tempi. La villa, oggi parte del gruppo internazionale che annovera anche Louis Vuitton, ospita una sezione destinata agli eventi e il museo voluto da Luigino Rossi, aperto nel 1995, al 50° anniversario di un calzaturificio che negli oltre settant’anni di attività, ha collaborato con i marchi della moda più prestigiosi del panorama internazionale.

Il Museo della Calzatura raccoglie una collezione di oltre 1500 modelli di calzature femminili di lusso, prodotte dal calzaturificio negli anni, fra pezzi unici, iconici e sperimentali.
Da Stra si riparte su un altro battello fluviale di grande tradizione, quello del capitano Rudy Toninato di Delta tour la cui flotta è stata la prima a contare su un natante completamente elettrico, tornando verso Dolo.
Davanti a Villa Pisani, “la Regina delle Ville Venete” forse il canto del cigno della Riviera del Brenta, la cui costruzione, successiva a quelle di molte altre ville della zona, fu voluta dalla nobile famiglia veneziana dei Pisani, che ebbe nel doge Alvise Pisani il suo membro più famoso, si conclude un viaggio incredibilmente denso di meravigliosi scorci, storie di vita interessanti e piacevoli, luoghi permeati di storia.
Per meglio comprendere l’essenza “Slow Flow” di questa parte di Veneto e delle sue vie d’acqua.
