Venezia: il “Molino Stucky” pronto alla ripartenza dei meeting

Lo storico complesso industriale, oggi Hilton hotel, con 379 stanze e un grande centro congressi, sulla Giudecca, si attrezza per la ripresa

Una foto d’epoca del Molino

Il “poderoso” complesso, un tempo il molino della Serenissima, oggi riconvertito in albergo e affidato alla catena Hilton, riparte.
Riparte non solo con l’ospitalità ma anche con un programma di sanificazione dedicato, appositamente creato per il segmento “mice”.
«Il nostro claim è “Ripartiamo Insieme” e – spiega Antonello Dè Medici, general manager dell’imponente struttura, in carica da metà giugno – a parte le normali norme igieniche e di pulizia, Hilton propone un protocollo di procedure dedicate al settore meeting, che in questo momento sta soffrendo parecchio viste le restrizioni sanitarie e sociali applicate».

Antonello Dè Medici

La terrazza dell’hotel con la piscina e lo scorcio di Venezia sullo sfondo, nonché la suggestiva torre del vecchio molino sono ammalianti promesse di una location dal respiro mondiale.
Hilton Event Ready è la serie di procedure che la catena americana adotta per la maggior sicurezza possibile e per far ripartire un settore, parte della sofferente filiera turistica, davvero in affanno.
«Disponiamo del centro congressi più ampio di Venezia e di tutto il Triveneto – prosegue Dè Medici – con 2mila 500 metri quadri di spazi, dei quali mille della sala plenaria. Per sette anni siamo stati premiati quale “Europe’s and Italy’s leading conference hotel” ai World Travel Awards e nominati in questo sfortunato 2020, per cui non possiamo certo rassegnarci».

Le iniziative prese per riprendere l’attività “mice” sono tante, dalla garanzia dell’ingresso separato all’area meeting alla possibilità di avere buffet assistiti, meet in a box (il box personale per gli intervenuti) e comunque nell’area foyer di 750 mq.
Insomma tutto è pronto per riprendere le attività.
Resta il fatto che questa struttura profuma di storia, con una ristrutturazione che ha fatto scuola e una gestione che la rende una perla rara nell’arcipelago dell’accoglienza italiana.

L’interno dell’opificio

La storia di questo immobile parte da lontano ed è ricca di un fascino antico
Fu costruito tra il 1884 e il 1895 da Giovanni Stucky un illuminato e lungimirante imprenditore di nobile famiglia svizzera. Fu l’architetto Ernst Wullekopf a realizzare la sua idea, uno dei maggiori esempi di architettura neogotica applicata ad un edificio industriale che colpisce, a tutt’oggi, per le sue grandi proporzioni rispetto alla tradizionale architettura veneziana all’intorno.
L’idea di impiantare un mulino nella laguna veneta venne a Stucky in seguito all’osservazione del funzionamento di diverse imprese analoghe all’estero: l’imprenditore decise, quindi, di sfruttare le vie fluviali per un veloce trasporto del grano da destinare al mulino sull’isola della Giudecca.
L’impianto era avveniristico: illuminazione alimentata a gas, turnazioni dei dipendenti tutto il giorno, fino a 1500 maestranze, in grado di macinare, fino a 2mila 500 quintali di farina al giorno.
Nel 1895 il complesso fu ampliato e suddiviso in due aree: una, maggiore e a sviluppo verticale, con il mulino, i magazzini, i silos e gli uffici. L’altra costituita da edifici più bassi sede del pastificio. E allora assunse le sembianze attuali.
La decadenza del Molino Stucky ebbe inizio a partire dal 1910, fino alla chiusura del 1955 dopo un lungo periodo di crisi e un’aspra vicenda sindacale che vide lo stabilimento occupato per un mese dai cinquecento dipendenti rimasti.

Giovanni Stucky


Poi attraverso vari passaggi si arriva a metà degli anni 2000 quando Hilton e la proprietà si accordarono per ridare vita e lustro a questa meraviglia, simbolo dell’architettura industriale italiana, dotata dall’architetto della classica e caratteristica facciata neo-gotica con il nome del proprietario del mulino su cui campeggia un un gigantesco orologio. Oggi è un residence, centro congressi e hotel dalla capienza di 379 stanze, con ristorante di alto livello e piscina, ambedue panoramici e il centro convegni.
Fu reso operativo nel giugno 2007.
Il resto è la meraviglia di struttura che è oggi, permeata di modernità e fascino antico.

Un po’ come la Serenissima.

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