Weimar
L'interno dell'originale Romanisches-Café

WEIMAR, TRILOGIA: BERLINO KABARETT, DIVA, STASERA HO DECISO DI VENIRMI A TROVARE, GROTESK!

Il Kabarett dei tempi di Weimar: una trilogia, che racconta tre storie diverse ed è interpretata, gestita vorrei dire, da due artisti nella prima pièce e nei racconti successivi diventa un vero e proprio one man show.

I personaggi sulla scena fanno rivivere il Kabarett berlinese e l’epoca di Weimar, oltre cento anni fa, periodo difficile da raccontare mentre scorrono anni vivi, drammatici, concitati.
È un tempo “sospeso” con un “mood” assai speciale che vive ogni momento come fosse l’ultimo nel presagio di una fine drammatica.

Weimar e il kabarett in un progetto di Bruno Maccallini e Antonella Ottai

Weimar
Berlino:Romanisches-Café da una cartolina d’epoca

Siamo a Berlino negli anni Venti-Trenta del secolo passato, durante la breve storia, una parabola, della Repubblica di Weimar che conobbe una esistenza politica molto accidentata, anni tempestosi e un abisso nel quale si trovò a sprofondare. In quel breve tempo le arti, la politica e il pensiero furono brillanti e significativi. Coloro che contavano, che scrivevano, cantavano, sapevano parlare e intrattenere si ritrovavano la sera, la notte al Romanisches Café, uno dei caffè più celebri e celebrati della Berlino degli anni Venti, che storicamente rappresentò un luogo di ritrovo intellettuale di carattere internazionale.

Weimar
DIva

Il Kabarett-Cafè è esso stesso protagonista con la sua atmosfera e fascino, uno spazio di profonda libertà e critica sociale.

Karl, il capocameriere, è confidente e amico personale di molti dei protagonisti del nostro racconto. Karl, interpretato da un eclettico Bruno Maccallini, accompagna e sostiene con le sue battute la protagonista femminile di DIVA, la Nuova Donna nella quale confluiscono le tante diverse performance di cantanti, attrici, poetesse e personalità varie che, in tutti i campi, stavano rivoluzionando in quegli anni l’immagine del femminile. Tra di esse si possono ricordare donne come Else Laske-Schüler e Valeska Gert.

DIVA, UNA SINFONIA PER WEIMAR, le riassume tutte.

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Si affida perciò a un personaggio immaginario, nel quale prende consistenza una figura determinante, DIVA, interpretata da Chiara Bonome, donna dal pungente humour agro, sostenuta dall’accompagnamento di una colonna sonora che spazia dal repertorio popolare all’avanguardia con testi celebri e reportage d’autore nei quali emerge la modernità, ed è coordinata, nella sua interpretazione, da un gioco registico all’insegna dell’irriverenza.Karl, allo stesso tempo, ci offe un “dietro le quinte” di quanto ogni giorno animava il palcoscenico della capitale.

La seconda parte della trilogia si intitola STASERA HO DECISO DI VENIRMI A TROVARE, una narrazione monografica che narra la storia di Fritz Grünbaum, autore e cabarettista ebreo, che si intrattiene in scena con il suo alter ego comico. Vienna gli ha dedicato un monumento.

Bruno Maccallini, interprete anche di questa seconda pièce, gli dedica un omaggio raffinato e affettuoso, mettendo in luce la lotta tra il comico e gli eventi storici, intersecando la sua funambolica interpretazione con gli interventi musicali dal vivo della giovane musicista Livia Cangialosi

Weimar

In chiusura, è stato rappresentato GROTESK!, uno spettacolo ispirato agli artisti del cabaret berlinese degli anni  Venti e Trenta e che vede protagonista un conferenziere dallo humour nero – mago, comico e cantante – che  sfida il regime nazista fino a esserne inghiottito ma che continuerà a portare i suoi trucchi e sberleffi persino nei lager dove lo internano, contendendo l’ultima risata ai suoi carnefici, mentre la tragedia si mescola alla comicità e all’ultima storiella sugli ebrei raccontata da un ebreo.

Anche qui, la musica, sempre indovinata tra testi ora in italiano ora in tedesco, riflette l’atmosfera di Weimar.

Lo spettacolo, che rende omaggio alla complessità del periodo e ai personaggi più significativi, è tratto dal libro di Antonella Ottai “Ridere rende liberi, Comici nei campi nazisti” (Quodlibet ed.), incentrato sull’arte e la sorte di artisti del teatro leggero segnati inesorabilmente dall’avvento di Hitler al potere.

Weimar

Il progetto è stato firmato da Bruno Maccallini e Antonella Ottai e vede la regia di Maccallini per i tre spettacoli; le musiche originali sono di Pino Cangialosi.

GROTESK! Dal 21 Ottobre 2024 al Fat Cat di Monaco di Baviera e poi in tournèe in Italia iniziando dalla Liguria (prime repliche a La Spezia e Savona) per finire a Dicembre in Sicilia (Trapani).
DIVA a Roma in un teatro da definire nel 2025 e poi in tournèe stagione 2025-26, dopo i successi del Teatro Vascello del 22 23 24 aprile.

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