Arisa è Arisa. Nulla da fare o da dire. La voce unica, il carisma, le sue paure e le sue fragilità, i suoi eccessi. Tutto si trasforma in musica con lei. Ed è una musica unica, che affascina e scalda la notte sanremese di fronte all’Ariston ed il cuore dei pochi coraggiosi che la hanno attesa per applaudirla e ascoltarla cantare nonostante una pioggia battente.
ARISA: meravigliosa a dispetto del meteo.
Il meteo davvero cattivo e inclemente ha obbligato gli organizzatori ad anticipare il concerto del Suzuki Stage che poi è andato in onda durante la diretta TV ha visto la trasmissione delle prove pomeridiane per “impraticabilità di campo”!
Mentre all’interno del teatro andava in scena la serata delle cover, davanti a una Piazza Colombo insolitamente triste e meno affollata di quanto avrebbe meritato, Arisa ha così dato vita ad un live che ha fatto dell’emozione il suo punto di forza, del contatto intimo e intenso un valore, del gioco di sguardi e dei gesti a distanza un momento magico.
Lei e il pianoforte. Una voce che scioglieva “la Notte” e la riscaldava. I suoi vestiti di scena coperti da un giaccone per tenerla al caldo,
I pochi che hanno avuto la forza e la fortuna di applaudirla non dimenticheranno facilmente un’esibizione che ha mescolato le lacrime dell’emozione a quelle del cielo in una Sanremo che per un attimo si è cristallizzata nell’ascoltarla sia pure per brevi istanti.
La Photogallery della serata è a cura di Renata Roattino @jhonninaphoto.























