Rovigo
Henri de Toulouse-Lautrec:Troupe de Mll Eglantine 1896

Rovigo: dall’arte alle eccellenze gastronomiche un territorio da scoprire

Rovigo é il capoluogo veneto più meridionale, un’esigua striscia di terra fertile e pianeggiante, stretta tra i due fiumi più lunghi d’Italia, il Po e l’Adige, che si protende verso il mare mostrando spazi di segreta bellezza. Tutto si conclude nel Delta del Po, oggi patrimonio dell’umanità e da sempre fonte d’ispirazione per registi e scrittori, da Bassani a Rumiz, da Visconti a Mazzacurati.

Rovigo: una continua scoperta

È un territorio con una storia antica, custode di numerosi reperti archeologici che documentano il Polesine dall’età del Bronzo al periodo rinascimentale.
La città è stata terra di conquista contesa dalle Repubblica di Venezia e dall’egemonia di Ferrara e, a testimonianza di questi passaggi storico-politici, restano visibili oggi l’antica fortificazione del Castello medioevale con mura e torri, come la Torre Donà e la Torre Grimani ed  alcuni palazzi nobili del centro storico come Palazzo Roverella, Palazzo Roncale e il Palazzo della Borsa dove si racconta la storia cittadina, oltre che la Torre dell’Orologio, la Colonna con il Leone alato Veneziano e il Palazzo della Gran Guardia.

Molto suggestive e uniche sono le antiche Porte della cinta muraria che rappresentavano la fortificazione medioevale di accesso, Porta San Bortolo e Porta San Agostino, due delle otto presenti all’epoca, e torre Pighin posta a difesa della città. La storia di Rovigo è compresa nella chiesa del Tempio della Beata Vergine del Soccorso, detta la Rotonda, testimonianza culturale e storica: un vero e proprio scrigno di opere d’arte.

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Tempio della Beata Vergine del Soccorso, la Rotonda – Archivio Rovigo CVB

A palazzo Roverella, maestosa testimonianza del periodo rinascimentale ed “estense” della città che si affaccia su piazza Vittorio Emanuele II, la piazza principale e cuore antico e moderno del capoluogo rodigino, sino al 30 giugno 2024 si può visitare la mostra su Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901), artista francese tra i più rappresentativi della Parigi di fine secolo. Un’esposizione che si sofferma sulla sua attività di pittore, con dipinti e pastelli provenienti da importanti musei americani ed europei, oltre che francesi. 60 opere dell’artista, su più di 200 opere complessive, rappresentanti la vivacità della scena artistica parigina. Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi, la mostra è curata da Jean-David Jumeau-Lafond, Francesco Parisi e Fanny Girard, direttrice del Museo Toulouse-Lautrec di Albi in Francia, con la collaborazione di Nicholas Zmelty per la sezione Manifesti e Incisioni, ed è prodotta da Dario Cimorelli Editore.

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 Henri de Toulouse-Lautrec: Etude de nude Femme assise sur un divan1882 Foto © F. Pons Musee Toulouse Lautrec Albi France

Palazzo Roncale invece, fino al 7  luglio 2024 celebrerà i 100 anni dalla morte di Giacomo Matteotti, uomo politico polesano, pubblico amministratore, attivo e impegnato nell’attività sindacale delle cooperative e nell’attività parlamentare, segretario del Partito Socialista Unitario.

L’esposizione  “Giacomo Matteotti (1885 –1924). Storia di un uomo libero”,  è promossa dal Comitato Provinciale per le Celebrazioni e sostenuta da Fondazione Cariparo che, in accordo con il Comune di Fratta Polesine e l’Accademia dei Concordi, promuove inoltre un prezioso riallestimento complessivo del percorso di visita della sua casa natale a Fratta Polesine, Monumento Nazionale dal 2017.

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Fratta Polesine (RO), Casa Museo Giacomo Matteotti,

Oltre agli spazi interni, ripensati non solo come luogo familiare ma anche fulcro della nascita di nuove idee, nell’inedito percorso c’è un’attenzione particolare riservata al giardino, proposto come spazio di riflessione e approfondimento, permettendo al visitatore di fermarsi nella quiete a leggere libri e testi reperibili all’interno. Sarà un’occasione per valorizzare il piccolo borgo di Fratta Polesine, scrigno di tesori d’arte e di bellezza con le sue tre ville storiche: Villa Badoer, capolavoro cinquecentesco del Palladio, Villa Avezzù, elegante dimora veneta e  Villa dei Carbonari, dove si formò uno dei primi nuclei della Carboneria italiana.  

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Palazzo Roncale, Rovigo

Palazzo Roncale, costruito tra il 1550 e il 1562 per volere di Giovanni Roncale, doveva essere il manifesto dell’avvenuta ascesa sociale della famiglia Roncale, trasferitasi in Polesine dalle valli bergamasche attorno al 1475 e arricchitasi tanto da entrare nel consiglio cittadino (1545). L’edificio contrappone alle caratteristiche architettoniche del primo rinascimento Ferrarese di Palazzo Roverella, l’imponenza del rinascimento veneto.

Ma questo territorio offre molto di più. Una terra fertile che, grazie alla presenza di tanti corsi d’acqua, produce un’alta gamma di prodotti appartenenti al settore orto-frutticolo e a quello della coltivazione di mitili nella Sacca degli Scardovari e Laguna di Caleri, distribuiti nel mercato italiano ed estero.

Sono ben 5 i prodotti certificati e tutelati dai rispettivi consorzi: Insalata di Lusia IGP, Aglio Bianco Polesano DOP, Riso del Delta del Po IGP, Radicchio Rosso Chioggia e Rosolina IGP, Cozza di Scardovari DOP. Prodotto di punta tra i mitili di altissima qualità (vongole e cozze) è l’Ostrica Rosa del Delta del Po che, grazie ad impianti innovativi, trova in queste acque un ambiente salutare e prolifico.

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La ciabatta Polesana

Da non perdere inoltre: la Zucca di Melara,  il Pane Biscotto di Loreo, il Pane di Villadose e Papozze, la Ciabatta Polesana di Adria, panettoni e altri dolci prodotti a Lendinara, le birre artigianali e agricole (Birrificio 1058, Rattabrew, Perké). Per degustare queste specialità non  dovrete far altro che accomodarvi nei vari ristoranti di Rovigo e dintorni, se invece volete portare a casa ricordi “goderecci”, passeggiando tra le vie e piazze della città troverete numerosi punti vendita dove acquistarli.

In Piazza Annonaria ad esempio, alla Bottega del Pane, si trova il pane cotto nel forno a legna senza lievito, con farine macinate a pietra, il pane biologico e prodotti tipici polesani mentre all’Angolo Verrde, sempre nella stessa piazza, la merce selezionata arriva direttamente da orti e coltivazioni: tantissimi prodotti tra frutta e verdura fresca stagionale a Kmzero. Per uno shopping davvero “gourmet” la scelta cade tra Corte Carezzabella, l’azienda agricola “Il profumo della Freschezza”, le distillerie Mantovani e l’azienda “Valier”noci.

Rovigo e il Polesine: il fascino di luoghi dai sapori antichi, custodi di piccoli e grandi tesori.
“La terra, il cui produr di rose le dié piacevol nome in greche voci” Ludovico Ariosto in “L’Orlando Furioso”.

massimo terracina

elena volpato

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