Le tartarughe sono animali speciali. Le prime avvisaglie di questo straordinario animale datano Triassico (250-220 milioni di anni fa) al tempo dei dinosauri. Quindi la sua esistenza costituisce un esempio di straordinaria resistenza ai cambiamenti climatici e alle attività umane.
L’ordine Testudines (Linnaeus, 1758) o Chelonia comprende “sauropsidi“ comunemente noti come tartarughe, in riferimento a specie che vivono in mare in acqua salata, e testuggini, per indicare specie terrestri e d’acqua dolce.
Comunemente il termine tartaruga indica entrambe le categorie ma, in realtà vi appartengono le specie acquatiche, d’acqua dolce, riconoscibili dalle membrane di pelle tra gli artigli, quelle marine con arti trasformati in pinne, dal carapace più basso e spesso carnivore mentre le testuggini (dal latino testudo) sono tutte le specie che si sono adattate alla vita terrestre, erbivore, con possenti artigli e con carapace generalmente più voluminoso.

Tuttavia, i pericoli che minacciano questa specie dalla lunga permanenza sul pianeta, sono costanti, sia sulla terraferma che in mare. Esistono più di 300 tipi di tartarughe che popolano il mondo, la cui bellezza e il modo unico di nidificare hanno reso il semplice avvistarle nel loro habitat un’esperienza molto apprezzata e ricercata.
24 anni fa, la ONG americana American Tortoise Rescue promosse l’istituzione di una data favorevole alla sensibilizzazione alla loro cura, il 23 maggio, quindi in loro onore vediamo cinque luoghi dove è possibile ammirarle.
Tartarughe alle Seychelles
Le testuggini delle Seychelles, come le lontane cugine delle isole del Pacifico, Galápagos furono osservate da Charles Darwin nel 1835, la loro fama deriva dalla longevità.
Pare che l’animale più vecchio del mondo al momento sia un certo Jonathan, una testuggine gigante di Aldabra trasferita nel lontano 1882 sull’isola di Sant’Elena nell’oceano Atlantico. Ha 187 anni ed è in forma. La testuggine gigante delle Seychelles (Aldabrachelys gigantea) può pesare fino a 250 chili ed è più socievole di quanto sembri.

Originaria dell’atollo di Aldabra, un’isola esterna delle Seychelles vicina al Madagascar, e di altre isole dell’Oceano Indiano, ha sofferto di una spietata caccia intensiva per tutto il XVIII e XIX secolo per via della carne e per l’olio. Ora sono specie protetta, ma il loro habitat è minacciato da un altro pericolo: essere sommerso a causa dell’innalzamento dei mari causato dal riscaldamento climatico.
Le loro dimensioni non sarebbero dovute a gigantismo insulare. L’aumento di stazza ha permesso di ridurre la disidratazione. Inoltre le loro riserve di acqua e di grasso possono offrire grandi vantaggi per la sopravvivenza in climi aridi e con poche risorse, rendendole molto resistenti.
L’atollodi Aldabra è protetto dall’influenza umana e ospita circa 100 000 tartarughe giganti, la più grande popolazione mondiale di questi animali. Popolazioni più piccole di A. gigantea, nelle Seychelles, sono presenti anche nel Sainte Anne Marine National Park, Isola di Moyenne e a La Digue,

Tartarughe in Madagascar
Il Villaggio delle Tartarughe ospita diverse specie di tartarughe marine sull’isola continente africana, il Madagascar, le cui spiagge, oltre all’impressionante biodiversità, sono tra le più rispettose dell’ambiente al mondo. Per questo motivo è meta gradita a chi ama ammirarle ma soprattutto tutelarle e proteggerle. La tartaruga radiata o tartaruga stellata, endemica del paese africano, versa in grave pericolo di estinzione. Essa ha un aspetto fra i più sorprendenti e riconoscibili, per via del suo guscio ricoperto da linee gialle a forma di stella.
Il sito offre esperte guide e la visita è aperta a un pubblico di tutte le età, quindi è un’esperienza consigliatissima da condividere con la famiglia.
Tartarughe in Sri Lanka
Il Paese insulare nell’Oceano Indiano ha molte attrattive che i viaggiatori non si stancano mai di scegliere: spiagge deserte, giungla e flora e fauna molto diverse. Sotto questo aspetto si distingue per riunire 5 specie di tartarughe che vivono sulle spiagge di Rekawa, Kosgoda e Hikkaduwa.
Se non avete mai visto un nido di tartarughe marine, Rekawa Beach è il posto dove andare. Con una guida del locale centro di conservazione e durante la notte, potrete osservare una sorta di rituale della femmina per liberare i suoi piccoli. È un processo molto particolare, che pochi hanno l’opportunità di sperimentare e di cui indubbiamente ne vale la pena.

La scienza indica che le tartarughe impiegano dai 5 ai 35 anni per maturare sessualmente, e a questo punto si spostano nelle zone di riproduzione dove avviene l’accoppiamento in alto mare e poi si dirigono verso le zone di nidificazione, generalmente molto vicine tra loro. Rekawa Beach è solo uno di questi posti. Lì la madre, strisciando, scava una buca per il suo corpo e un’altra per le uova che lascia coperte a covare fino a 70 giorni, tempo che dipenderà dalla temperatura della sabbia, elemento che determina anche il sesso delle uova. Quindi quelli più freddi sono inclini a produrre maschi e quelli più caldi, femmine.
Per completare il soggiorno, non c’è niente di meglio che fare un bagno nella spiaggia di Hikkaduwa dalle acque cristalline, dove vivono anche alcuni di questi animali, ed è consentito restare nelle vicinanze.
Tartarughe alle Isole Galapagos
Parlare di tartarughe ed escludere le Isole Galapagos sarebbe una totale ingiustizia. Il suo stesso nome si riferisce a questo rettile. Non invano lo chiamavano così, vi vivono migliaia di esemplari, alcuni con una longevità vicina ai 180 anni, motivo per il quale è stata dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 1978.
La libertà di sviluppo delle tartarughe qui è tale che sono le principali abitanti delle isole e, di conseguenza, una destinazione poco contaminata dalle attività umane che favorisce l’endemismo di molti esemplari come la tartaruga verde.
Il periodo migliore per vedere questo prodigio della natura va da dicembre a marzo, e Quinta Playa, sull’isola Isabela, che ne ospita la popolazione più numerosa, dove è consentito nuotare. La visita a questa destinazione è quindi quasi un obbligo per gli amanti di questi animali.
Tartarughe ai Caraibi: Cayo Largo del Sur, Isola della Gioventù, Cuba

Nei Caraibi, un luogo in cui incontrare la specie “caretta caretta” è Cayo Largo, a Cuba. Oltre alla consueta attrattiva delle spiagge di sabbia bianca e delle acque turchesi, la sua biodiversità fornisce un altro punto a favore. Gabbiani, iguane, aironi, colibrì e, naturalmente, le tartarughe convivono con 3 specie diverse: la caretta caretta, la tartaruga verde e la embricata.
Come nelle destinazioni precedenti, l’esperienza proviene da progetti di conservazione che si occupano di ideare diversi tour per assistere sia alla deposizione delle uova che al rilascio dei neonati, processo che è consentito fotografare e per il quale, dato il clima tropicale, si suggerisce indossare indumenti leggeri e comodi.
Tartarughe a Tenerife
Se avete il coraggio di immergervi completamente nella vita delle tartarughe, allora vi consiglio di fare il percorso in kayak da Los Cristianos a Palm-Mar, a Tenerife, che termina con lo snorkeling senza la necessità di un’immersione molto profonda. Naturalmente una destinazione come questa è circondata da una fauna marina molto più numerosa che potrete osservare anche durante il tour.
Ora, prima di intraprendere una di queste destinazioni, vi lasciamo con alcuni consigli per un’esperienza all’insegna del vostro benessere:
Restate a pochi metri dalla tartaruga
Cercate di non fare rumore, non brillare di luce o fare movimenti bruschi
Lasciate spazio alla tartaruga quando deve andare al mare
Evitare di formare cerchi attorno a loro e l’uso di dispositivi elettronici
massimo terracina