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San juan Chamula, Chiapas, Messico

“Sueño Mexicano” 9 giorni per scoprire il Messico con Idee per Viaggiare

Il Messico: un mosaico di colori e sensazioni che prende forma lungo le strade del paese.
Le nuvole basse, fonte di ispirazione per canzoni e quadri e fotografie, si intersecano tra la vegetazione della giungla del Chiapas e sembrano scivolare sulle antiche scalinate dei Templi Maya che da secoli attendono il ritorno di Quetzalcoatl, il Dio dalle sembianze di serpente.
E ancora, gente che anima i mercati, bianche strade assolate delle città dello Yucatán, protagonisti di un grande affresco etnico
.

Questo viaggio dall’azzeccato titolo di Sueño Mexicano tocca  Città del Messico,  San Cristobal de Las Casas, Palenque, Campeche, Merida e la Riviera Maya, per un quadro completo in ogni sfumatura di un luogo magico che trasuda storia, paesaggi, allegria, mare, e tante emozioni tutte da provare di persona.

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La Casa Azul di Frida Kahlo

L’itinerario si sviluppa in 8 notti e 9 giorni, e vi consentirà di assaporare il fascino antico e moderno della megalopoli, la capitale sorta attorno all’antico Zòcalo, Città del Messico, sede del meraviglioso e stupefacente Museo di Antropologia per riscoprire le civiltà preispaniche.
Potrete incontrare virtualmente la carismatica artista Frida Kahlo, nell’emozionante visita alla sua Casa-Museo, nel caratteristico quartiere di Coyoacan, uno dei poli della vita notturna.

Un viaggio a ritroso nel tempo alla  piramide ellittica dell’Indovino, ad Uxmal,sarà il prologo ad un soggiorno finale sulla Riviera Maya.
Arrivati a Città del Messico la giornata è ormai andata per cui cena e un rinfrancante riposo vi attendono in un hotel di categoria superiore come tutti quelli del tour.

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Piazza della Costituzione, città del Messico

Riposati, e dopo una succulenta prima colazione local, si parte alla scoperta di Città del Messico
Sarà una guida che si esprimerà in Italiano la vostra fonte di sapere iniziando dalla visita dello Zòcalo, che in realtà si chiama Piazza della Costituzione.
Nel Centro Storico vi sono alcuni dei più importanti edifici religiosi e storici della città: la Cattedrale Metropolitana, situata al lato del Palazzo Nazionale, costruita su un sito Azteco al cui interno si può ammirare l’Altar de los Reyes, realizzato in oro in stile churrigueresco; il Palazzo Nazionale costruito sopra quelle che furono le abitazioni di Montezuma, nel cui cortile interno si possono ammirare gli spettacolari murales di Diego Rivera che narrano la storia del Messico; il Templo Mayor del periodo azteco della fondazione della città. Tour in ecoBici (360 minuti) esclusivamente per gruppi da 2 a 8 partecipanti.

Ci si sposta a Teotihuacan, l’antica capitale, ad una cinquantina di chilometri, dall’odierna.
Visitare il sito che fu uno dei più importanti centri di culto del periodo Classico meso-americano ed ebbe il suo maggior splendore tra il 250 ed il 600 d.C. è una emozione unica. La monumentale “Calzada de los Muertos” un viale che taglia in due il sito sovrastata dalle due “piramidi”, in realtà a forma piramidale a gradoni, ma templi funerari, testimonia che fu probabilmente la più grande città del periodo pre-ispanico.
“La Città degli Dèi” ha  queste due grandiose piramidi in omaggio alle divinità del Sole e della Luna, ed occupa una superficie di 4 kmq con grandi viali, piramidi e templi.

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La calzada de los Muertos, vista dalla Piramide della Luna

La Piramide del Sole terza per grandezza sul pianeta dopo quella di Cheope e di Chefren, a Giza, in Egitto, si trova sul lato orientale della Calzada de los Muertos, mentre la Piramide della Luna, che si trova al termine della Strada dei Morti, è più piccola rispetto a quella del Sole, ma la cima è alla stessa altezza. Interessanti sono anche le sculture di Quetzalcoatl, il serpente piumato, le teste di alcune divinità tra cui Tlaloc, il dio della pioggia, il Tempio di Quetzalcoatl, il Palazzo del Giaguaro con i suoi murales. 
Al termine rientro in hotel con una sosta lungo il percorso per visitare la Basilica di Nostra Signora di Guadalupe, il secondo Santuario mariano più visitato nel mondo dopo la Basilica di San Pietro in Vaticano.

La notte ritempra e la mattina seguente ancora spizzichi della capitale: al mattino visita al quartiere di Coyoacán, noto per le strade lastricate e l’architettura coloniale. Lungo le strade alberate si alternano caffè di lusso con dehor e gelaterie informali.

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Casa museo di Frida Khalo a Coyoacan (phcourtesy Museo di Frida Kahlo)

Oggi la zona coloniale di Coyoacan conserva ancora l’atmosfera bohemienne che le fu propria negli anni Cinquanta; si respira nelle piazze, nei giardini e nelle tipiche cantinas. Visita al Museo di Frida Kahlo, ospitato all’interno della celebre Casa Azul, luogo in cui l’artista messicana nacque e trascorse quasi tutta la sua vita. La casa conserva la vera essenza dell’artista e la sua personalità, racchiusa negli oggetti di vita quotidiana che lei amava e che raccontano tutto di lei: abiti, corsetti, gioielli e oggetti personali.

La seconda parte della giornata si impegna con la visita al Museo di Antropologia, nella zona residenziale di Chapultepec, uno dei più importanti al mondo.
L’edificio fu costruito negli anni ’60 su un progetto dell’architetto messicano Pedro Ramírez Vásquez dando spazio alle molteplici sale specializzate in archeologia nelle quali sono esposte importanti collezioni di oggetti delle culture preispaniche.
Vi sono anche sale etnografiche che mostrano l’arte delle differenti civiltà succedutesi in Messico e dei popoli indigeni sopravvissuti fino ai nostri tempi. Una visita al Museo è un’esperienza anche sensoriale imperdibile. 

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Canyon Sumidero

Città del Messico, oramai, non ha più segreti e allora via verso Tuxtla Gutierrez, per un assaggio di Chiapas, “El Estado Grande”. Arrivati dopo 90 minuti di volo, si prosegue per Chiapa de Corzo, da dove si parte per l’escursione in lancia nel suggestivo Canyon Sumidero, formatosi circa 12 milioni di anni fa, per l’erosione delle acque del Rio Grijalva, che attraversano questa profonda fenditura lunga circa 15 km, con pareti di roccia che s’innalzano per circa 1.200 m, habitat ideale per animali a rischio d’estinzione: la scimmia ragno, il coccodrillo di fiume, iguane. Una vegetazione lussureggiante ricopre le alte pareti del Canyon.

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Chiesa di Santa Lucia, San Cristóbal de las Casas

Da qui si prosegue per San Cristóbal de las Casas, città fondata dagli spagnoli e segnata da secoli di isolamento geografico. È qui che nel 1994 è iniziata la rivolta zapatista, una delle più belle città del Messico, per la sua armonica composizione urbana, con imponenti edifici religiosi decorati, oltre che con esempi del barocco spagnolo, anche da manufatti indigeni di etnia Tzotzil, Tzeltal e Lacandona, che risiedono tutt’ora nei dintorni della città. Le sue case con i tetti coperti da tegole rosse e le strade selciate riflettono la sua storia coloniale spagnola.

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San Cristóbal de las Casas, cattedrale

Sono già “volati” cinque giorni e da San Cristobal de Las Casas ci trasferiamo a San Juan Chamula – Zinancatan.
Si inizia con la visita della città, pervasa da un seducente fascino coloniale con il mercato locale, uno dei più tipici della regione, dove giornalmente centinaia di indigeni si ritrovano per vendere i loro prodotti.
Interesante la visita alle comunità indigene di San Juan Chamula e Zinacantán, distanti rispettivamente 10 e 22 Km da San Cristóbal de las Casas.

San Juan Chamula è il centro spirituale e amministrativo degli indios Chamula, mentre Zinacantan è un villaggio rurale dedito alla produzione di tessuti ed all’agricoltura. La visita offre l’opportunità di conoscere gli usi, i costumi e l’artigianato delle due comunità indigene appartenenti all’etnia Tzotzil e le loro abitudini religiose. La società Chamula è organizzata in base alla rotazione di cariche pubbliche: i “cargos”. Gli uomini che sono scelti sono obbligati a lasciare la loro casa per un anno e a servire la comunità, in genere come uomini politici o sacerdoti.

Dopo una notte ristoratrice, al mattino presto partenza per Palenque.
Una fermata a Ocosingo consentirà un abbondante e caratteristico “desajuno” per poi proseguire, satolli, per Agua Azul, dove vedrete le splendide cascate che originano dalle acque del Río Tulijá e scendono a “terrazza”, creando una serie di piscine naturali.
Il colore turchese intenso le rende uniche, e cambia a seconda dei sedimenti che l’acqua trascina.ù

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San Juan de Chamula, uomini in costume tradizionale in attesa della cerimonia

Non sempre è possibile però ammirarne tale colore, soprattutto se la portata dell’acqua non è abbastanza potente e le piccole piscine naturali lasciano scoperto il bordo bianco, formato da roccia calcarea.
La sosta offre l’opportunità di  fare il bagno nelle vasche naturali alla loro base, mentre si osserva lo splendido scenario offerto  dalla rigogliosa vegetazione tropicale. Poi overnight a Palenque.

Finalmente si visita la zona archeologica: le rovine di Palenque sono una delle zone più importanti del mondo Maya, considerate da molti come le più belle del Messico, soprattutto per la luce iridescente che dona un particolare fascino alla zona, nel cuore di una selva dal clima tropicale. Sorprendenti i templi e gli edifici che risalgono al Periodo Classico: fra le sue costruzioni più importanti: il Palazzo Reale, con la sua grande torre, che spicca sul resto dell’edificazione; i Templi del Sol, della Cruz e della Cruz Foliada, che circondano la Plaza del Sol ed il misterioso Tempio delle Iscrizioni, dove nel 1952 fu scoperta la tomba con il sarcofago superbamente intagliato di Re Pakal, il potente Re Maya della città

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Il sito di Palenque

Palenque è tutto quello che un sito archeologico dovrebbe essere: misterioso, solenne, ben conservato e imponente per la sua splendida collocazione in mezzo alla jungla. Nel pomeriggio partenza per Campeche, affacciata sulla baia omonima, nel Golfo del Messico, con un bellissimo lungomare e pittoreschi edifici coloniali ben conservati.

Passata la notte a Campeche, si parte per Uxmal per la visita della zona archeologica: un progetto maestoso, uno spettacolare ambiente selvatico, e piramidi e templi di pietra calcarea rosa la rendono una delle città antiche più affascinanti  della regione Puuc, che in lingua maya yucateca significa “colline”: le rovine, in effetti, si trovano proprio su un territorio collinare, uno degli insediamenti maya più importanti dello Yucatán, che raggiunse il massimo del proprio splendore durante il tardo periodo classico.

Uxmal significa “costruita tre volte”; questo nome fa riferimento alla costruzione della Pirámide del Adivino, o Piramide dell’Indovino. Questa costruzione dalla forma ovale è unica nel suo genere, ed è la struttura più alta dell’intero sito.

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Uxmal

Fu costruita in varie fasi e la sua influenza, che si ritiene fosse talmente forte da farsi sentire persino nelle zone più centrali del Messico, si riflette anche nel suo stile, caratterizzata da incisioni complesse, mosaici dai disegni geometrici incisi nella roccia e maschere di Chaac, il dio della pioggia.
Queste caratteristiche, nelle rovine di Uxmal, sono particolarmente evidenti, e si possono ammirare al meglio nel Cuadrángulo de las Monjas, o “Quadrilatero delle monache”, e nella decoratissima facciata del Palacio del Gobernador.

A differenza delle altre città maya dello Yucatán, Uxmal non disponeva di fonti naturali di acqua, per cui il dio della pioggia, Chaac, era particolarmente adorato e venerato dagli abitanti di questo antico centro. 
Nel pomeriggio proseguimento per Mérida e breve visita della città, vivace capitale dello stato messicano dello Yucatán, che  gode di un ricco patrimonio maya e coloniale. Il punto centrale della città è rappresentato da Plaza de la Independencia, circondata dalla Cattedrale di Mérida, simile a una fortezza, e dall’Iglesia de la Tercera Orden, in pietra calcarea bianca, risalenti all’epoca coloniale, e  costruite utilizzando resti di antichi templi maya.

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Chichen Itzà

Il tour si avvia al termine, che non poteva che essere sul mare limpido della Riviera Maya.
Al mattino partenza per Chichen-Itza,  il  sito  archeologico  più  maestoso del Mundo Maya,  un ibrido architettonico, testimonianza perfetta della grandezza raggiunta da quella civiltà.
Il suo nome deriva dalla parola Maya “Chi” che vuol dire bocca, “Chen” che significa bene e “Itzá” riferito alla tribù che abitava questa zona.

Fu un importante centro della cultura Maya-Tolteca tra l’XI ed il XII secolo, la cui fusione si ritrova nelle numerose  immagini di Chaac-Mool, nei rilievi di serpenti, giaguari, aquile e atlanti. Al popolo degli Itzá si deve la costruzione della grande piramide di Kukulkán, detta “El Castillo”, che domina il centro cerimoniale e la quale in realtà è un calendario Maya: la somma dei gradini è 364 e l’ultimo gradino che porta al tempio sulla sommità è il 365°, ovvero il ciclo solare completo.

Il Tempio dei Guerrieri, il Tempio di Chaac-Mool e il Campo del Gioco della Pelota appartengono alla fase di influenza tolteca. Degno di nota è l’Osservatorio a pianta circolare che rammenta la scala a chiocciola.
Tra gli altri edifici facenti parte del parco archeologico troviamo la Piattaforma dei Crani, il tempio dei Giaguari e il Cenote, pozzo sacro naturale di circa 60 metri di diametro dove avvenivano i sacrifici umani. Al termine trasferimento a Valladolid, e la possibilità per un suggestivo bagno in un Cenote.
Nel pomeriggio proseguimento per la Riviera Maya, dove prima della ripartenza potrete rilassarvi al caldo sole caraibico.

Si tratta di un tour di gruppo organizzato da Idee per Viaggiare con un minimo di 4 partecipanti, per avere la guida da Tuxtla Gutierrez alla Riviera Maya. Il tour sarà comunque effettuato da minimo 2 a massimo 15 partecipanti.
Per le partenze del 31 maggio, 14 e 28 giugno, le tariffe sono su richiesta per la coincidenza delle date nel periodo dei Mondiali di calcio.

Entonces, que lo disfrutèn!

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