Venezia

MyMuseum 2.0: il digitale incontra l’arte a Venezia

È Venezia ad accogliere il progetto che mira ad eliminare le differenze e le barriere cognitive tra i visitatori: una nuova smart guide capace di contemperare, per la prima volta, le esigenze di pubblici normodotati e con diverse abilità in campo visivo, per un’esperienza che arricchisce, valorizzando le diverse peculiarità.

L’uso di “un’app” è oramai quasi una quotidianità per varie operazioni che durante le nostre giornate lavorative e non ci vediamo impegnati a fare e a volte siamo portati anche a dire: “Possibile che non si riesca a fare più niente senza l’app sul telefono?”

Venezia: un’app per diffondere il bello

Ma se l’app aiuta a diffondere cultura, arte, bellezza, a rendere accessibile la visita di un patrimonio artistico anche a persone con disabilità, che l‘uso del digitale sia benvenuto!

Realizzato con la collaborazione dell’Associazione Aniridia Italiana APS e dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS di Venezia e con il patrocinio del Consiglio Regionale del Veneto, il progetto ha come suo punto di forza l’inclusività: tutti i visitatori accedono agli stessi contenuti, con modalità personalizzabili in base alle proprie esigenze.

È sufficiente inquadrare un QR code con lo smartphone per attivare la guida, direttamente dal browser, senza necessità di scaricare nulla. Esperti del settore culturale hanno elaborato i contenuti, supervisionati da professionisti dell’accessibilità e testati da un focus group dell’Associazione Aniridia Italiana APS, facendo in modo che ogni descrizione, ogni racconto, ogni dettaglio sia pensato per essere compreso da tutti.

Lineadacqua, casa editrice veneziana attiva nei beni culturali, ha ideato il piano, coinvolgendo in un lavoro di squadra i rappresentanti di tre luoghi iconici per la cultura veneta: Alberto Toso Fei e Elisabetta Pasqualin per la Scuola di San Giovanni, Maria Agnese Chiari per San Rocco e Antonio Foscari (con la voce narrante di Ferigo Foscari) per La Malcontenta. Una narrazione coinvolgente, emozionale, comprensibile anche per chi è ipovedente, cieco o ha difficoltà cognitive, accompagnata da musiche originali di Federico Zanandrea e con effetti sonori studiati da esperti del cinema.

Tre capolavori veneziani da riscoprire con MyMuseum 2.0.

Scuola Grande di San Rocco: una Confraternita di laici fondata nel 1478. La profonda venerazione popolare nei confronti di san Rocco, la cui reliquia era già in possesso della Confraternita sin dal 1485, contribuì alla sua forte crescita fino a divenire la più ricca Scuola della città. Fu allora che si decise di edificare la nuova imponente sede monumentale chiamando poi il Tintoretto a dipingervi il suo più famoso ciclo pittorico con episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento.

Essa è l’unica delle antiche Scuole Grandi ad essere sopravvissuta alla caduta della Repubblica. Un luogo eccezionale dove oltre 60 dipinti sono conservati nella loro collocazione originaria in un edificio che dalla sua costruzione non ha quasi subito modifiche. Oggi il sodalizio è ancora attivo e persegue ancora gli antichi compiti caritativi, oltre a curare il suo notevolissimo patrimonio artistico.

Scuola Grande di San Giovanni Evangelista: un complesso monumentale con illustri esempi di arte e architettura del Gotico, Rinascimento e Barocco veneziano, ad opera del Codussi, Lombardo, Massari, Morlaiter, Palma il Giovane, Tintoretto, Longhi. La Scuola è sede dell’omonima confraternita laica da oltre sette secoli, nonché un museo aperto al pubblico che ospita eventi, convegni, conferenze, concerti, esposizioni, matrimoni, serate di gala.

Villa Foscari La Malcontenta: capolavoro di Andrea Palladio affacciato sulla Riviera del Brenta, con affreschi straordinari e un parco che invita alla contemplazione, è stata progettata nel 1559 a Malcontenta, località in prossimità di Mira nella provincia di Venezia, lungo il Naviglio del Brenta, per i fratelli Nicolò e Alvise Foscari, appartenenti a una delle famiglie più potenti della Repubblica di Venezia. La residenza ha un carattere maestoso, quasi regale, sconosciuto a tutte le altre ville palladiane, cui contribuisce la decorazione interna, opera di Giovanni Battista Zelotti e di Battista Franco. La villa è stata inserita nel 1996 nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, assieme alle altre ville palladiane del Veneto.

Un’esperienza unica che oltre ad essere un’innovazione tecnologica, è un passo avanti verso l’inclusione e il diritto di tutti alla cultura: le persone affette da disabilità visiva potranno finalmente godere di ciò che spesso resta invisibile, mentre chi non ha particolari difficoltà, scoprirà dettagli e storie che normalmente non si conoscono.

Un invito da non perdere, scaricate l’app e visitate questi capolavori, guidati da MyMuseum 2.0!

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