In questo periodo dell’anno impera il “regalo” quel dono che rende speciale, ad amici e parenti, il Natale. Ma non sempre i doni sono azzeccati, o fatti con il cuore. A volte pare siano una sorta di obbligo al quale pur volendo non rusciamo a sottrarci, ed allora l’effetto è di certo controproducente….
‘L’Accademia Italiana del Galateo ha stilato una lista di alcuni importanti ed assennati consigli per non essere fuori luogo in questa ricorrenza. Per gli indecisi e gli ansiosi allora, ecco i consigli per arrivare a Natale con il pacchetto perfetto, perché … «Le buone maniere – spiega il presidente dell’Accademia, Samuele Briatore, autore di numerosi volumi fra cui il best seller “Le regole delle buone maniere” – ci sono utili sempre e in modo particolare sotto le feste»,
Nonostante il poco tempo a disposizione e le idee che spesso possono scarseggiare, però, è importante non cadere in errori banali dettati dall’ansia e dalla frenesia.
Non scodare mai un biglietto di accompagnamento al dono.
A volte potrebbe essere più gradito del regalo stesso Una frase personale, un pensiero sincero, qualcosa che faccia sentire unico chi riceve il dono: non c’è niente di meglio che una dedica pensata per far apprezzare ancora di più un regalo.
Un libro è sempre una buona soluzione ma cerchiamo di donare qualcosa che abbiamo già letto e che possa avere un significato per la persona che lo riceve,
Un buon libro rappresenta sempre un regalo gradito, vietatissimo però sceglierlo dalla copertina, per evitare gaffe e scongiurare brutte figure è bene optare per qualcosa di conosciuto, che magari si è amato.
Regalare piante … sì, ma solo se ne avete vista almeno una in casa di chi dovrebbe riceverle.
Le piante sono belle, arredano, sono un dono sentito, ricco di significati. Insomma un bel pensiero a patto che il destinatario sappia apprezzarle e prendersene cura, insomma che abbia il pollice verde!
Con il cibo si va sul sicuro: sì al locale, no all’esotico
Un buon olio, una marmellata particolare, una bottiglia di vino: un regalo “italiano” è difficile che induca allo sbaglio. Soprattutto quando si regala qualcosa da mettere in tavola, ma attenetevi ad una regola: : non si abbit ansia da prestazione: spesso un prodotto tipico, acquistato a pochi passi da casa non ha nulla da invidiare a qualcosa di più “internazionale”…
Sì al superfluo, ma solo nei regali. Dimentichiamoci il “dono utile” (sciarpe, cappelli, guanti, pigiami…) Non è un invito al consumismo, ma Natale è un’occasione per uscire dall’ordinario. Insomma, nessuno mette in dubbio che i calzini servano sempre, ma certo sotto l’albero non scaldano il cuore.
Abbiamo detto superfluo non brutto: attenzione alle suppellettili
Non si può mai star tranquilli: i soprammobili anche se superflui, non rappresentano quello che potremmo definire un “regalo azzeccato”, regola generale: adoperare parsimonia con tutto quello destinato a prendere polvere.
Se a caval donato non si guarda in bocca, è consigliabile non parlare dei dettagli sull’acquisto del vostro dono. Vietatissimo condire il momento dello scambio con chiacchiere inutili destinate solo a rendere esplicito quanto è pregiato, ricercato, costoso il nostro regalo.
Il tutto si ammanterebbe di cattivo gusto.
“Home made” sì, ma con attenzione: una dose di autocritica non guasta
A meno che non abbiamo qualità eccezionali, il “fatto con le nostre mani” sopra gli 8 anni è sconsigliato. Richiesti alti livelli di autocritica, o rare capacità artigianali
Anche al pacchetto: fa parte del regalo
No a griffe evidenti e sacchetti anonimi. Per l’involucro vale la stessa regola del biglietto, una bella carta, un fiocco fatto bene, faranno sentire ancora più speciale il destinatario del dono. Va bene la sostanza, ma anche la forma ha il suo peso…
E soprattutto, non riciclate regali mai graditi di anni precedenti…potrebbe essere che stiano tornano dal mittente…e allora sarebbe davvero una brutta figura…Buoni acquisti!