I Thirty Seconds To Mars incantano Alba.

Thirty Seconds to Mars

Thirty Seconds To Mars: una serata di musica, emozioni e condivisione in piazza Manfred

ALBA – È stata una di quelle notti da ricordare a lungo. I Thirty Seconds To Mars, sul palco in piazza Menford. La band capitanata dai fratelli Jared e Shannon Leto, hanno infiammato la città con uno spettacolo travolgente, carico di energia, ma anche di grande intimità emotiva.

Fin dalle prime note, i Leto hanno saputo conquistare il pubblico con una performance potente e coinvolgente, fatta di musica, interazione e momenti di pura condivisione. Alcuni fan, scelti con cura, hanno avuto il privilegio di vivere lo show a pochi passi dalla band, direttamente sul palco. E durante il concerto, Jared ha continuato a sorprendere: ha invitato altri spettatori a raggiungerlo, trasformando lo show in una vera festa collettiva, viva e spontanea.

Tra un pezzo e l’altro, il frontman ha parlato molto con la platea: ha scherzato, raccontato aneddoti e condiviso emozioni. In un gesto tanto inatteso quanto memorabile, ha lanciato un vinile tra la folla, regalando un ricordo unico a un fortunato fan. I palloni gonfiabili hanno aggiunto leggerezza alla festa, mentre il gran finale ha visto una pioggia di coriandoli invadere la piazza, in un tripudio di colori e sorrisi.

Lo show

Sebbene lo show fosse in una versione più contenuta sul fronte degli effetti speciali – niente fiamme questa volta – non sono mancati i suggestivi fumi scenici, che hanno accompagnato la musica creando un’atmosfera avvolgente. Vietate le foto per gli addetti stampa, ma i fan hanno potuto scattare e riprendere liberamente, immortalando una serata davvero speciale.

Thirty Seconds to Mars

Jared, in splendida forma, ha raccontato con entusiasmo la sua giornata tra le colline di Langa: “Abbiamo camminato tra le vigne, visitato un po’ la città. È bellissima, mi è piaciuta molto”. Una dichiarazione accolta da applausi calorosi e cori affettuosi del pubblico.

Non era la prima volta che i Thirty Seconds To Mars si esibivano in Piemonte: nel 2018 avevano già lasciato il segno al festival Collisioni di Barolo. E adesso, anche Alba può dire di aver vissuto una notte magica con loro. Con meno scenografia, ma con lo stesso cuore. E forse, ancora più vicini.

Thirty Seconds to Mars: la galassia rock dei fratelli Leto

Nati alla fine degli anni ’90, i Thirty Seconds to Mars sono molto più di una band: sono un progetto artistico in continua trasformazione, capace di fondere musica, immaginario visivo e attivismo. Fondati nel 1998 a Los Angeles dai fratelli Jared e Shannon Leto, il gruppo ha attraversato oltre due decenni di carriera mantenendo intatta una cifra stilistica riconoscibile e una carica emotiva fuori dal comune.

Il nome della band prende ispirazione da un misterioso manoscritto che suggerisce, in chiave metaforica, quanto l’umanità sia già “a trenta secondi da Marte”, ovvero vicinissima a una nuova dimensione dell’esistenza. Un titolo visionario, perfettamente in linea con l’approccio creativo di Jared Leto, frontman e figura carismatica del gruppo, che insieme al fratello Shannon ha guidato il progetto in ogni sua evoluzione.

Una carriera in espansione

Dopo l’esordio come duo, la band si è arricchita nei primi anni 2000 con musicisti come Solon Bixler, Matt Wachter e soprattutto Tomo Miličević, che ha accompagnato i Leto per oltre un decennio. Oggi, dopo diverse trasformazioni, il progetto è tornato alla sua essenza originaria: Jared e Shannon, insieme sul palco e in studio.

Sei album: una traiettoria in crescendo

La discografia dei Thirty Seconds to Mars racconta un percorso sonoro e concettuale ricco di sperimentazioni:

  • 30 Seconds to Mars (2002): l’esordio dalle tinte space-rock, registrato in Wyoming con il celebre produttore Bob Ezrin. Un inizio sottotraccia, ma già potente.
  • A Beautiful Lie (2005): il successo planetario con hit come The Kill e From Yesterday, che consacrano la band a livello mondiale.
  • This Is War (2009): album di rottura, nato nel pieno di una battaglia legale con l’etichetta EMI, che diventerà il cuore del documentario Artifact.
  • Love, Lust, Faith and Dreams (2013): sonorità elettroniche, orchestrazioni raffinate e una visione più aperta e artistica del rock contemporaneo.
  • America (2018): album controverso e sperimentale, che apre la porta a influenze pop ed elettroniche più marcate.
  • It’s the End of the World but It’s a Beautiful Day (2023): il più recente lavoro, caratterizzato da brani brevi, una struttura snella e un messaggio di speranza.

Un suono che cambia, un’identità che resta

I Thirty Seconds to Mars hanno saputo attraversare il tempo abbracciando generi diversi – dal rock alternativo al progressive, dallo space rock all’elettronica – mantenendo una forte identità e uno stile riconoscibile. Con oltre 15 milioni di dischi venduti6 Kerrang! Awards9 MTV Europe Music Awards e un Guinness World Record per il tour rock più esteso della storia, il gruppo si è affermato anche grazie a show dal vivo iconici, ricchi di energia e partecipazione collettiva.

Non solo musica ma anche impegno, libertà, visione

Parallelamente all’attività musicale, i fratelli Leto si sono distinti per il loro impegno sociale e ambientale. Con il progetto abeautifullie.org, hanno promosso iniziative di sostenibilità e collaborazioni con organizzazioni come Habitat for Humanity. Il documentario Artifact (2012) ha poi raccontato la battaglia del gruppo per difendere la propria indipendenza artistica, diventando un simbolo della lotta dei musicisti contro le dinamiche opprimenti dell’industria discografica.

Più che una band, i Thirty Seconds to Mars sono un viaggio artistico, una costellazione in movimento. Dal primo sound atmosferico alle sperimentazioni più recenti, Jared e Shannon Leto continuano a reinventarsi, restando tra le realtà più influenti, sincere e audaci della scena musicale internazionale.

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