WhatsApp e il turismo: la nuova frontiera della comunicazione nel viaggio

WhatsApp: una app che usiamo tutti quotidianamente.
Una comunicazione alternativa, spesso amicale, ma con oltre 3 miliardi di utenti attivi in più di 180 paesi.
WhatsApp ha smesso da tempo di essere soltanto un’app di messaggistica personale; oggi rappresenta uno strumento strategico anche per il mondo del turismo, dove compagnie aeree, hotel, agenzie e piattaforme di viaggio stanno trasformando la semplice chat in un canale diretto di comunicazione con i viaggiatori.

L’obiettivo è semplice ma potente: dialogare con il cliente nello stesso spazio digitale in cui si relaziona ogni giorno con amici e familiari, garantendo così un contatto immediato, personalizzato e continuo, e soprattutto senza barrire.

Dal messaggio alla relazione: l’evoluzione del contatto turistico

Negli ultimi mesi, diverse aziende del settore hanno lanciato canali o assistenti dedicati su WhatsApp. Tra i casi più emblematici troviamo London North Eastern Railway, Air India e la piattaforma di offerte HolidayPirates, che utilizzano l’app per offrire assistenza in tempo reale, inviare conferme di prenotazione, gestire eventuali problemi e condividere contenuti esclusivi.

Questa evoluzione conferma una previsione formulata più di dieci anni fa da Phocuswright, secondo la quale i viaggiatori “esperti di messaggistica” avrebbero presto preteso un servizio clienti su canali chat, con risposte immediate e personalizzate.
Oggi, quell’anticipazione è diventata realtà: il turista moderno non vuole più chiamare un call center o attendere un’email, ma desidera risposte rapide e umane, nello stesso ambiente digitale in cui già trascorre gran parte del suo tempo.

WhatsApp: un canale dove il cliente si trova già

Secondo Meta, proprietaria di WhatsApp, la chiave del successo è tutta qui: le aziende stanno raggiungendo i clienti dove essi già si trovano.
“È fondamentale che le imprese si comunichino con i clienti nel luogo in cui vogliono essere serviti”, spiega Craig Goodfriend, responsabile vendite del gruppo Meta Business Messaging.
Attraverso WhatsApp, le imprese del turismo riescono a unire assistenza, marketing e vendita in un unico flusso conversazionale, migliorando l’esperienza del viaggiatore e la redditività aziendale.

Il caso HolidayPirates: dal canale alla community

Tra i casi di maggiore successo, spicca HolidayPirates, che ha fatto di WhatsApp il cuore della propria strategia di fidelizzazione.
Da quando la piattaforma ha migrato su WhatsApp Channels, la sua base di iscritti è cresciuta di otto volte, superando i 625.000 utenti.

Questo salto ha generato un forte incremento del ROI, con oltre il 4% del traffico web proveniente direttamente dall’app.

«WhatsApp non è un complemento, ma un elemento centrale del nostro ecosistema di comunicazione – racconta Mila Genova, direttrice marketing di HolidayPirates – La piattaforma offre un’immediatezza e un livello di coinvolgimento che nessun altro canale – nemmeno l’email – può garantire. La partita si gioca sul “tempo reale” e sulla tempestività oltre che connessione».

WhatsApp

Verso un turismo più “conversazionale

Il futuro del turismo passa dunque da una parola chiave: conversazione.
WhatsApp si afferma come lo strumento ideale per accompagnare il viaggiatore in ogni fase del suo percorso, dalla pianificazione alla post-esperienza. Prenotazioni, notifiche di volo, check-in automatici, suggerimenti personalizzati e assistenza continua: tutto avviene ormai nel flusso naturale di una chat.

In un mercato dove la relazione diretta fa la differenza, WhatsApp rappresenta non solo un canale di contatto, ma un nuovo modello di interazione tra brand e viaggiatore.
Un turismo più umano, più immediato e più vicino alle esigenze reali del cliente, costruito – letteralmente – una conversazione alla volta.

Buona conversazione in viaggio, allora.

immagini create con IA: courtesy Artguru, Grok

massimo terracina

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