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Convento dei Neveri

Brescia, Bergamo e dintorni: una pianura lombarda tutta da scoprire!

Con l’arrivo della bella stagione i weekend “fuori porta” , nella pianura lombarda, diventano un appuntamento fisso per chi vuole godersi le innumerevoli bellezze che ci circondano e poter raggiungere questi luoghi in modo comodo, veloce e sicuro è un incentivo notevole per fuggire dal caos quotidiano.

L’Italia, si sa, offre da sempre scenari e borghi di infinita bellezza, tutti da scoprire anche con una semplice gita fuori porta, o con brevi soggiorni per chi ha più tempo.
È proprio in quest’ottica che l’ Associazione Pianura tutta da scoprire ha voluto come sponsor per il suo progetto “Castelli, Palazzi e Borghi Medievali della media pianura lombarda” A35 Brebemi-Aleatica che, sin dalla sua nascita, ha contribuito alla valorizzazione turistica del territorio che attraversa.

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Castello di Padernello

La pianura lombarda: i borghi e i castelli che proprio non ti aspetti

Un patrimonio inestimabile nel cuore della pianura lombarda, una preziosa eredità storica e architettonica immersa oggi in un paesaggio incantevole, abbracciato da parchi, borghi antichi, distese campestri, fontanili e specchi d’acqua. A partire da giugno sino a settembre l’Associazione organizza visite guidate in sette castelli e borghi medievali in ben 24 località distribuite in 4 province lombarde.

Visite guidate a giugno (poi da settembre a dicembre), oltre al primo sabato sera di luglio con una speciale apertura in notturna, saranno possibili in varie località. Qualche esempio? Su prenotazione, al Convento dei Neveri nel comune di Bariano: un libro le cui pagine di pietra raccontano una storia millenaria, prima villa romana poi mausoleo, da pieve longobarda a convento, un viaggio unico nella storia.

Domenica 2 giugno una giornata particolare dedicata al Caravaggio proprio nella cittadina famosa in tutto il mondo grazie al celebre pittore Michelangelo Merisi, noto come «Caravaggio», che trascorse proprio qui gran parte della sua infanzia.
Il programma prevede visite accompagnate al Palazzo Gallavresi, alla Pinacoteca Civica e al Convento di San Bernardino. Un’opportunità unica per riscoprire il territorio e i tesori di questo piccolo borgo che diede i natali a illustri pittori come Polidoro Caldara, Fermo Stella, Nicola e Vincenzo Mojetta, oltre che a Caravaggio.

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Castellodi Pagazzano

Sicuramente esaltante, tra questi luoghi, il Castello Visconteo di Pagazzano, dove si trova il Museo Archeologico Grandi Opere con i resti rinvenuti durante la costruzione della A35 Brebemi, recentemente premiato come miglior Museo Medievale dell’anno.
Ogni prima domenica del mese di giugno potrete scoprire e visitare i numerosi castelli che si trovano nella pianura padana.

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Centro storico di Martinengo

Oltre al già menzionato Castello Visconteo, nella pianura lombarda, una sosta a Brignano Gera d’Adda sarà l’occasione per visitare Palazzo Visconti che secondo un’antica leggenda si dice essere il castello dell’Innominato, descritto da Manzoni nella sua celebre opera.
Il complesso di Palazzo Visconti è costituito da tre parti che, pur essendo state costruite in tempi e con scopi diversi nei vari secoli, sono fisicamente correlate: il nucleo difensivo, il “Palazzo Vecchio” e il “Palazzo Nuovo”. Il primitivo nucleo difensivo, un fortilizio, fu costruito dai Visconti tra il XIII e il XIV secolo.

Tutt’oggi ben riconoscibile tra il “Palazzo vecchio” e il “Palazzo nuovo” e al suo interno conserva ancora parte dell’antico camminamento. Dal XVI secolo, i signori di Brignano ampliarono il castello originario trasformandolo in una sontuosa residenza.
Infatti, tra il XVI e il XVII secolo, costruirono l’attuale “Palazzo vecchio”, mentre tra il XVII e il XVIII è stata la volta del “Palazzo Nuovo”, progettato dall’architetto Giovanni Ruggeri, che arricchì l’edificio con notevoli apparati decorativi interni, un giardino con scale, belvedere e caffhaus (quest’ultimi ricavati sugli spalti delle mura difensive).

Questa trasformazione, nel corso del 18° secolo, portò il Palazzo Visconti ad essere considerato una delle più belle dimore della Lombarda.

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Castello di Malpaga

In provincia di Bergamo è il Castello di Malpaga a catturare la vostra attenzione.
All’esterno, una fortezza inespugnabile; all’interno, le testimonianze di una vita di corte dedita al bon vivre, all’arte e alla cultura! Inserito nel Parco regionale del Serio in uno splendido paesaggio di campi coltivati, boschi, rogge e cascine sullo sfondo delle Prealpi Orobie, il Castello di Malpaga è certamente una delle costruzioni più tipiche della Lombardia, per l’interesse architettonico, per le vicende storiche che vi si collegano e per i richiami dell’antica vita di corte che evocano una grande figura del Quattrocento: il condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni.

Con la sua intatta bellezza e l’inestimabile valore culturale, pur non essendo stato costruito, come altri castelli italiani, sulla cima di colline e di rocce scoscese, il complesso fortificato, nella pianura lombarda, con la sua cinta muraria merlata e l’imponente torre che si eleva a dominare la pianura, forma col paesaggio un componimento di grande e mirabile bellezza.

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Castello di Cassano d’Adda

Il Castello di Cassano d’Adda si presenta a prima vista in modo sicuramente originale, privo cioè delle fondamentali caratteristiche che accompagnano i castelli lombardi: nessuna merlatura, una sola torre, nessun bastione, nessun fossato. Questa singolare parvenza estetica altro non è che il risultato di una plurimillenaria storia di rimaneggiamenti e di abbandoni! Non è possibile datare con esattezza l’epoca della costruzione del maniero cassanese.

Si sa che nell’ottobre dell’anno 887 Carlomanno, re d’Italia e di Baviera, in viaggio da Milano a Verona, fece sosta “in Cassiano in curte Sancti Ambrosii”.
La curtis regia di Cassano sorgeva probabilmente sul sito dell’attuale castello, che non è lontano dall’antica chiesa di Sant’Ambrogio. Un’ultimo suggerimento è la visita alla Torre e al Palazzo Pallavicini-Barbò a Torre Pallavicina, un elegante e sontuoso palazzo rinascimentale in un piccolo villaggio rurale all’estremità meridionale della provincia di Bergamo.

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Palazzo Pallavicini-Barbò a Torre Pallavicina

L’interno del palazzo è caratterizzato da una successione di stanze riccamente decorate con notevoli soffitti a cassettoni lignei; tra queste spiccano le stanze dipinte dai fratelli Giulio e Antonio Campi, con motivi mitologici legati agli amori degli dei.
Elemento particolarmente interessante è lo scalone che conduce al primo piano, con pavimentazione in cotto e transitabile dai cavalli. Il palazzo e la torre sono circondati da un ampio giardino all’inglese di 25mila metri quadri, costellato di alberi secolari, testimoni degli eventi che, nel tempo, hanno distinto il luogo.

Un bel modo per trascorrere un fine settimana estivo!

elena volpato

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